Se l’Ilva di Taranto dovesse ancora violare le prescrizioni
dell’autorizzazione integrata ambientale
l’autorità giudiziaria potrebbe revocare la facoltà
d’uso degli impianti. Lo ha scritto il gip Patrizia
Todisco nel provvedimento con il quale, confermando
l’incarico ai custodi giudiziari guidati da
Barbara Valenzano, ha assegnato loro il compito di
verificare e documentare, con i carabinieri del Noe
di Lecce, lo stato delle aree e degli impianti ancora
virtualmente sotto sequestro. Intanto al termine
dell’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza
del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il ministro dello
Sviluppo economico, Flavio Zanonato, il ministro
dell'Ambiente, Andrea Orlando ha dichiarato
“il percorso previsto dall'Aia non è stato rispettato o
è stato solo parzialmente rispettato” e che quuindi
“bisogna reintervenire". Tra le possibilità il ministro
ha parlato del “modello blind trust dove si sospende
l'ordinario funzionamento dell'impresa per raggiungere
l'obiettivo indicato”. Oggi il premier Enrico
Letta riferirà al Parlamento sulla vicenda Ilva.
Fra. Cas. Il fatto quotidiano 4 giugno 2013
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