mercoledì 12 giugno 2013
Latina ambiente esuberi nella spa organico superiore al necessario
Esuberi anche nella spa
Escluso il ricorso agli ammortizzatori sociali, c’è il rischio di polemiche
Organico superiore al necessario, ora turni potenziati circa il 10% dei dipendenti non serve specie nei settori amministrativi Latina Oggi
Mercoledì 12 Giugno 2013
7 Latina
TRA coloro che non si fidano delle proposte
in campo per razionalizzare la gestione del
trattamento dei rifiuti c’è il Comune di
Latina. L’assessore all’ambiente Fabrizio Ci-
rilli ha detto più volte che un secondo impian-
to (quello progettato dalla società Indeco) a
Montello non è necessario perché esiste già
una rete di strut-
ture di tratta-
mento meccanico
biologico suffi-
ciente a «lavora-
re» tutti i rifiuti
prodotti in pro-
vincia di Latina.
Dunque un am-
pliamento degli
invasi, secondo
l’am m i n is t r az i o-
ne comunale, po-
trebbe essere fun-
zionale al tratta-
m e nt o
n e ll ’impianto di
Indeco di rifiuti provenienti da altre provin-
ce. E questo allungherebbe la vita delle
discariche, poiché parte dei rifiuti trattati
(circa il 40% per ora) deve comunque essere
conferito in discarica e la più vicina e ampia
sarebbe proprio Montello. Uno scenario che
imporrebbe ulteriori servitù sul territorio
anziché portare alla promessa chiusura dei
due invasi.
L’opzione del tmb
I timori
del Comune:
troppe servitù
Fabrizio Cirilli
ambiente
Circa il 10% dei dipendenti «non serve», specie nei settori amministrativi
Esuberi anche nella spa
Escluso il ricorso agli ammortizzatori sociali, c’è il rischio di polemiche
Organico superiore al necessario, ora turni potenziati
LA città non è pulitissima eppure
la società Latina Ambiente ha
personale in esubero, circa il
10% del totale pari a 270 unità.
Paradossale? Un po’ sì e un po’
no. Come molte altre partecipate
anche la Latina
Ambiente è stata
merce di scam-
bio clientelare ed
ha prodotto as-
sunzioni in nu-
mero maggiore
al necessario,
non tanto nei
comparti operati-
vi dei netturbini
veri e propri,
quanto in quelli
a m m i n i s tr a t iv i .
Circostanza che
viene categorica-
mente smentita
dai sindacati in-
terni e confede-
rali ma che è evi-
dente dai dati del
bilancio della so-
cietà. La quale,
diversamente da
quanto ha fatto
Acqualatina, non
intende ricorrere
agli ammortizza-
tori sociali per-
ché una scelta del
genere scatene-
rebbe critiche da tutti gli ambien-
ti, sociali e politici. Però, di fatto,
la Latina Ambiente negli ultimi
tempi ha cambiato l’organizza -
zione interna e ha aumentato i
turni. Ufficialmente si è trattato
di un potenziamento del servizio
di pulizia della città che pure
appare indispensabile. Ma nei
fatti è una delle risposte ai costi
di un organico che una società di
quelle dimensioni non si potreb-
be permettere. Sul dato inerente il
surplus dell’organico è stato
sempre mantenuto uno stretto
riserbo. In pratica la società ave-
va più personale di quello che le
serviva e per coprire questa situa-
zione c’era un tasso di assentei-
smo che è stato ridotto del 70%
ma comunque non basta; negli
stessi anni in cui l’organico si
gonfiava la Latina Ambiente ri-
correva a soggetti terzi, esterni,
per svolgere parte dei lavori inse-
riti nel capitolato d’appalto. An-
che questa prassi ha fatto lievitare
i costi della spa a livelli che
hanno profondamente segnato
sia il piano economico e finanzia-
rio che le bollette a carico dei
cittadini, posto che le seconde
sono strettamente legate al pri-
mo. Il risanamento dei conti della
Latina Ambiente dunque non
passerà dalla cassa integrazione
ma da un lieve cura dimagrante
sui costi che non si basa sui tagli
bensì su turni aggiuntivi che in
realtà potrebbero aumentare an-
cora se si volesse tenere più
pulita la città.http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/5284ffa4092e674a81b185bd1406dd27
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