domenica 16 giugno 2013
Via le risorse al Tav Torino-Lione, al Ponte e al Terzo Valico in Liguria
IL GOVERNO crea un fondo da 2 miliardi di euro “per consentire nell’anno
2013 la continuità dei cantieri in corso, ovvero il perfezionamento degli
atti contrattuali finalizzati all’avvio dei lavori”. Così dovrebbe esserci subito
un effetto sui posti di lavoro. I soldi vengono
recuperati da altre grandi opere: 524 milioni
vengono tolti al Tav Torino-Lione, al cui
progetto restano soltanto 4 milioni per
il 2014. Non è la fine del Tav, ovvio, ma sembra
la garanzia che almeno per un altro anno
resterà tutto fermo. Altri 50 milioni arrivano
dal progetto del Ponte sullo Stretto di Messina,
che mai si farà ma continua ad assorbire
risorse, e 773 milioni dal Terzo Valico a Genova
(alcuni milioni si recuperano anche tra le
pieghe del trattato di amicizia con la Libia di Gheddafi firmato nel 2010).
Il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi precisa: “Non c'è nessun definanziamento
nè blocco di grandi opere, c'è un utilizzo temporaneo di
risorse già allocate, ma che non verrebbero utilizzate nel breve periodo”.
Tradotto: prendiamo i soldi per usarli per cose più utili, ma promettiamo
di rimetterli a posto appena possibile. Chissà come. Il fatto quotidiano 16 giugno 2013
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