mercoledì 12 giugno 2013
ddl semplificazione di Realacci favorisce consumo territorio norme inciucio
Salvatore Settis
“Norme-inciucio
Sono contro
la Costituzione” Il fatto quotidiano 13 giugno 2013 di Sandra Amurri
Se il Ddl semplificazione, ancora in bozza, non verrà cambiato
il paesaggio subirà un altro schiaffo. Iniziamo dalla
riduzione dei tempi da 90 a 45 giorni per l'autorizzazione paesaggistica.
Ecco cosa ne pensa Salvatore Settis, docente alla
Normale di Pisa, uno dei più autorevoli e appassionati difensori
della tutela del paesaggio e dell'ambiente, e vincitore del prestigioso
premio letterario Gambrinus "Giuseppe Mazzotti": “È
completamento sbagliato. Già i tempi sono stretti e le sovraintendenze
non sono in condizione di lavorare visto il massiccio
ridimensionamento del personale dovuto a pensionamenti che
non vengono sostituiti”.
In cantiere c'è una procedura semplificata per ottenere l'autorizzazione
edilizia e anche un decreto del Presidente della Repubblica
sulle autorizzazioni paesaggistiche.
Come si può “semplificare” d'ufficio anche nelle aeree soggette
a vincolo individuale? Le cosiddette
semplificazioni non debbono mai essere
fatte a discapito della tutela del
paesaggio, proprio come recita il principio
sancito dall'art. 9 della Costituzione.
Sarebbe un altro modo per
mortificare il compito della sovraintendenza
che negli ultimi anni ha subito
tagli. Prima dal governo Berlusconi,
poi da quello Monti. Semplificare
non equivale ad andare contro la
Costituzione.
Lei ha criticato duramente la proposta
di legge di Realacci su “Contenimento
dell'uso di suolo e rigenerazione urbana” e lui le ha risposto.
Soddisfatto?
No. Realacci può rispondere ciò che vuole: è una legge sbagliata
che non è contro il consumo di suolo ma lo incrementa. Ripeto:
è un bel titolo, peccato che il testo abbia invece l’aspetto di un
patto scellerato fra guardie e ladri di territorio. Alcuni firmatari
della proposta Realacci mi hanno confessato di aver firmato
sulla fiducia, senza capirne il senso. Mi chiedo: per quanto “lar -
ghe” siano le intese su cui si regge il governo, come possono
passare inosservate queste norme-inciucio? sono attentati al
paesaggio e all’ambiente nonostante il ministro dell'Ambiente
Orlando abbia definito prioritario il rischio idrogeologico, la
tutela degli ecosistemi, la riduzione del consumo di territorio, la
panificazione delle risorse idriche. La domanda è: nel buio delle
“larghe intese”, come lavora questo Parlamento eletto con il
Porcellum? Come può essere legittimato non dico a varare, ma
anche solo sognare una qualsiasi riforma della Costituzione?”.
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