L'episodio sarebbe accaduto nella piazza antistante il pub "Il passo carrabile" prima di un'esibizione. "Erano in venti con simboli di estrema destra, cinture e altri oggetti contundenti". Il racconto su Facebook, la band non sporgerà denuncia
di VIOLA GIANNOLI http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/07/news/velletri_aggrediti_i_99_posse_picchiati_dai_neofascisti-60550310/?ref=HREC1-1 Velletri. Ore 22.30. Pub "Il passo carrabile". Sta per iniziare il concerto di Zulù, il cantante dei 99 Posse. Un gruppo di persone però si avvicina e scatta la violenza. "Siamo stati aggrediti dai neofascisti" raccontano il frontman e un fonico della band in un comunicato stampa pubblicato questa mattina sulla pagina Facebook del gruppo."Subito dopo aver parcheggiato nella piazza antistante il pub, sono stati aggrediti con cinture e altri oggetti atti a offendere da un gruppo di una ventina di persone che esponevano simboli di estrema destra. La pronta reazione e l'intervento della sicurezza del locale hanno fatto sì che gli aggressori si dessero rapidamente alla fuga, impedendo che l'episodio avesse conseguenze più gravi delle contusioni, dei tagli e delle abrasioni superficiali riportate dai nostri compagni, che hanno rifiutato di essere trasportati in ospedale" scrivono i 99 Posse che comunque non sporgeranno denuncia alle forze dell'ordine.
"Erano venti contro due - spiegano ancora - Sono vigliacchi, capaci di farsi forza solo in branco e in schiacciante superiorità numerica. Purtroppo la serata non ha potuto avere luogo e ci scusiamo con i presenti che erano venuti ad assistere allo spettacolo" dicono.
"E' un fatto grave - commenta la band militante che ha composto canzoni come "Rigurgito antifascista" - che si inserisce in una sempre più preoccupante recrudescenza dell'estremismo fascista in Europa e in Italia. Il 5 Giugno a Parigi, nei pressi della centralissima Saint-Lazare - ricordano - è morto in seguito alle percosse ricevute da tre naziskin Clément Méric, studente della facoltà di Scienze Politiche di appena 18 anni. Nella notte dello stesso 5 giugno una molotov è stata lanciata contro il portone del centro sociale Astra 19 nel cuore del Tufello a Roma, al piano terra di una casa popolare abitata da decine di persone (nel giorno in cui ricorreva un anno dalla morte di Carla Verbano, mamma di Valerio, il militante comunista ucciso il 22 febbraio del 1980 da un commando di tre neofascisti, ndr). Anche in questo caso, chiara la matrice fascista, nel clima avvelenato della campagna elettorale per le Comunali a Roma" concludono Zulù e i suoi che hanno ricevuto già la solidarietà virtuale di centinaia di fan.
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