venerdì 14 giugno 2013

taglio bollette e incentivi ai grandi gruppi energetici dal 2014

DOPO LA DENUNCIA DEL “FAT T O ” Z A N O N AT O TAGLIA LE BOLLETTE PASSERA AVEVA PROLUNGATO DI UN ANNO GLI INCENTIVI AI GRANDI GRUPPI ENERGETICI, OGGI IL MINISTRO DELLO SVILUPPO CANCELLERÀ IL SUSSIDIO DAL 2014 Il fatto quotidiano 15 giugno 2013 di Marco Palombi Non c’è più tempo, dobbiamo agire subito”. Enrico Letta ci prova a dare una missione alla sua permanenza a palazzo Chigi. Non è l’ossessione da tasse del Pdl la via scelta dal premier per entrare in contatto col Paese, ma la lotta alla disoccupazione, in specie giovanile. Per ora, però, siamo agli annunci e agli accorati appelli. Il vertice di ieri a palazzo Chigi tra i ministri del Lavoro e dell’Economia di Italia, Spagna, Germania e Francia, per dire, ha prodotto poco. L’idea era elaborare una proposta comune sul tema dell’occupazio - ne degli under 30 da portare al vertice europeo di fine giugno: il governo italiano ci arriverà, ha annunciato, con un decreto sul lavoro che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri la prossima settimana. Il ministro del Welfare Enrico Giovannini, incontrando i sindacati, ha chiarito i pilastri degli interventi: da un lato azzerare il cuneo fiscale (cioè niente contributi né tasse) per 18 mesi o 24 mesi per chi assume giovani a tempo indeterminato, dall’altro modificare la riforma Fornero per rendere meno difficile valersi di contratti flessibili. I soldi sul tavolo però sono davvero pochi: un miliardo in tre anni più o meno. E qui torna in ballo la trattativa europea: tra le proposte dei quattro, dovrebbe esserci quella di anticipare l’utilizzo immediato dei sei miliardi del programma “Youth guarante e ” proprio sull’occupazio - ne giovanile (all’Italia toccherebbero oltre 400 milioni l’anno nel 2014-15, pochi pure questi). COMUNQUE, in questo momento ciò che impedisce di assumere (o spinge a non rinnovare i contratti a termine) non è tanto il costo del lavoro quanto il tracollo dei consumi pubblici e privati. Si punterà sul credito agevolato per le piccole e medie imprese: la Banca europea degli investimenti (Bei), ha spiegato Saccomanni, dopo il recente aumento di capitale “può distribuire fino a 60 miliardi per finanziare l'occupazione nelle Pmi”. La Cassa depositi e prestiti, poi, presterà circa 5 miliardi a metà dei tassi di mercato alle aziende che acquisteranno nuovi macchinari industriali. Quanto a deroghe ai vincoli di bilancio non c’è neanche da pensarci. Dopo che Letta aveva parlato di “un’Europa che non può essere soltanto numeri”, il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schauble ci ha tenuto a precisare che “le regole di stabilità vanno mantenute”. Il collega italiando Fabrizio Saccomanni ha fatto l’eco: “Il consolidamento dei bilanci è una condizione essenziale alcuni numeri diffusi ieri da Bankitalia non sembrino dargli ragione: il fabbisogno della P.A. nel 2013 è infatti rimasto più o meno invariato, le entrate fiscali invece sono aumentate (ma meno di quanto aveva previsto Monti causa recessione), eppure il debito pubblico continua ad aumentare in senso assoluto e, quel che è peggio, in rapporto al Pil. L’ULTIMO PUNTO riguarda il Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio. Si dovrebbe discutere di semplificazioni e altri progetti a costo zero. Tra questi, secondo quanto annuncia il titolare dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, alcuni interventi che ridurranno gli oneri delle bollette elettriche per imprese e cittadini di 500 milioni l’anno. Se però, come par di capire, la faccenda riguarderà il 2014, allora il buon Zanonato si sta vendendo una cosa che non è merito suo (mentre è demerito di Corrado Passera che non sia già in vigore, come ha rivelato il Fatto Quotidiano il 23 maggio): come chiesto a dicembre dalla stessa Autorità per l’energia, infatti, il governo dovrà calcolare gli incentivi Cip6 sulle cosiddette fonti “assimilate” alle rinnovabili con un nuovo criterio che consentirà di dimezzare il contributo. Vale a dire che colossi della raffinazione tipo Erg e Saras intascheranno, appunto, 500 milioni in meno dalle bollette (puntuale è già arrivato l’allarme di Assoelettrica): questo sistema poteva essere in vigore già quest’anno ma, come denunciato dal Fatto , un decreto firmato da Passera il 24 aprile – cioè mentre Letta riceveva l’incarico - ha fatto slittare tutto al 2014. IL SUMMIT Molti buoni propositi nel vertice romano dei ministri del Lavoro ma niente deroghe al rigore Ipotesi di sconti fiscali per assumere giovani

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