sabato 29 giugno 2013
Green Italia, i “ve rd i ” b i p a r t i s an ECOLOGISTI DI DESTRA E SINISTRA SI UNISCONO. E LANCIANO LA SFIDA NEL PD
Il fatto quotidiano 29 giugno 2013
FONDATORI
Democratici come
Ferrante e Della Seta
con ex An come
Granata e Perina:
“Rivalutiamo bellezza
e innovazione”
di Sara Nicoli
Un “eco candidato” per la segreteria del
Pd? La corsa alla successione di Epifani
si arricchisce di un elemento “verde”. È
“Green Italia”, nuova frangia politica del Pd
di stampo ecologista con ambizione di trasformarsi
in vero soggetto politico per colmare
il vuoto lasciato, ormai da anni a sinistra,
dai Verdi. Ieri la presentazione del
manifesto di Green Italia, oggi l’assemblea
nazionale degli Ecodem, gli ecologisti del
Pd, nella sede di Sant’Andrea delle Fratte,
con la partecipazione del segretario democratico
Guglielmo Epifani e del ministro
dell'Ambiente Andrea Orlando. Non sarà
un’assemblea ‘qualsiasi’, ma un’assise nella
quale si manifesterà il disagio degli Ecodem
che intendono “lanciare un ultimatum” alla
segreteria; quest’anima ecologista del partito
ha spazi sempre più marginali nelle decisioni
politiche, come ne sono chiaro riflesso
i componenti entrati nell'esecutivo
Letta. Un “ultimatum”, dunque, che vede
gli Ecodem lanciati verso un congresso “da
protagonisti”, al punto da dirsi pronti a
“portare un nome per la segreteria”. Che,
probabilmente, verrà svelato proprio oggi.
INTA NTO, ci si interroga sulla sostanza. E
cioè sul come far risorgere il tema ecologista
e della green economy dentro il più grande
partito della sinistra italiana. Questione non
da poco. Tra gli eletti Pd provenienti dai
Verdi (come Ermete Realacci, tanto per citarne
uno) il malumore, d’altra parte, è alto
da tempo, tanto che ormai si parla apertamente
della possibilità di emersione di “una
componente autonoma da 10-15 deputati"
alla Camera, giusto per non farsi scippare le
questioni ecologiste dagli outsider grillini.
Una eco-pattuglia pronta che, però, ha bisogno
di “un segnale” per emergere e che
dovrebbe partire dalla segreteria. Durante la
presentazione di Green Italia (che annovera
tra i “fondatori” ex parlamentari Pd, come
Roberto Della Seta e Francesco Ferrante,
esponenti politici provenienti dall'area di
destra come Fabio Granata e Flavia Perina e
la presidente dei Verdi europei Monica
Frassoni, insieme con figure storiche dell’ambientalismo
italiano come Grazia Francescato),
il segretario democratico Epifani
ha spiegato infatti che il Pd vuole orientare
proprio sull’ambiente “l’azione politica nel
Paese per i prossimi anni”, aggiungendo che
il contributo dato in questi anni dagli Ecologisti
Democratici “ci ha cambiati sostanzialmente,
nella testa e nelle convinzioni”.
“Green Italia – gli ha fatto eco Roberto Della
Seta – è un azzardo necessario. Dobbiamo
convincere i cittadini, e prima ancora la politica,
che difendere l'ambiente è tutt’uno
con la prospettiva di benessere oggi più vera
e concreta. Serve a creare lavoro, a combattere
ingiustizie, a guarire l’Italia dalla sua
‘depressione’”. Una partecipazione trasversale
quella a Green Italia, che vede mescolati
rappresentanti dell’imprenditoria verde e
dell’associazionismo, e persone con radici
politiche assai diverse. Per Fabio Granata,
Green Italia “non è una rifondazione verde.
È un progetto politico legato alle specificità
italiane, ovvero la bellezza e lo spirito innovativo.
La trasversalità riguarda il passato,
perché sul futuro con chi affronta questa avventura
di Green Italia abbiamo identica visione”.
Insomma, in attesa di un green new
deal, si guarda però al congresso Pd, nella
speranza che il nuovo soggetto basti ad evitare
che la componente Ecodem del Nazareno
si arrocchi creando l’ennesima corrente
in un partito dove ormai si rischiano i vortici.
La sfida è partita, oggi l’assemblea nazionale
per le prime risposte.
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