domenica 24 febbraio 2013

appello al voto contro l'analfabeta politico di Bertold Brecht

L’ANALFABETA POLITICO Il peggiore analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non sente, non parla, nè s’importa degli avvenimenti politici. Egli non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche. L’analfabeta politico è così somaro che si vanta e si gonfia il petto dicendo che odia la politica. Non sa l’imbecille che dalla sua ignoranza politica nasce la prostituta, il bambino abbandonato, l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi, che è il politico imbroglione, il mafioso corrotto, il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali. Bertolt Brecht

Travaglio: la truffa elettorale del Pd. Grillo e Ingroia gli unici mai con B

Ingroia-Grillo, gli unici mai al governo con B. Opposizione di Marco Travaglio Lunedì, salvo clamorose sorprese, il Pd sarà il primo partito e avrà il diritto- dovere di formare il nuovo governo, o almeno di provarci. Il tutto anche grazie alla truffa del “voto utile” contro la presunta rimonta di B., mai esistita se non nella propaganda di Bersani e di B. Il primo interessato a ricattare i suoi elettori disgustati con lo spauracchio che da 20 anni consente al centrosinistra di campare di rendita, e a sottrarre voti a Ingroia e Grillo in nome dell’antiberlusconismo. Il secondo ansioso di dimostrare di non essere finito e di recuperare almeno parte di quel 40% di elettorato che lo portò al governo nel 2008. Bersani ha già detto che, comunque vada, governerà con Vendola e Monti. Quest’ultimo, essendo determinante (e non è detto che i suoi senatori bastino a fare maggioranza), detterà le sue condizioni: massima continuità con le sue politiche inique. Perciò mi auguro che l’ammucchiata Bersani-Monti-Vendola, magari con qualche berlusconiano in libera uscita, quintessenza dell’eterno inciucio di Casta, sia condizionata, arginata, controllata e incalzata da un’opposizione irriducibile e intransigente, dunque nuova e non ricattabile: quella dei ragazzi di 5Stelle, che fra l’altro rifiutano il finanziamento pubblico. E mi auguro che i seguaci di Grillo trovino in Parlamento una “nave scuola”, un punto di riferimento più preparato e strutturato di loro: Rivoluzione Civile, dove Ingroia, ma anche Di Pietro e i Verdi, garantiscono esperienza e competenza su temi cruciali come legalità, antimafia e ambiente. Rafforzare 5Stelle e Rc è l’unico voto utile per evitare che B. sia determinante anche nella prossima legislatura: non solo per il governo, ma anche per l’elezione del capo dello Stato e per la guida delle commissioni di garanzia. Dunque voterò per gli unici due leader che non hanno mai fatto alleanze con B. (e non hanno mai governato in assoluto): Ingroia alla Camera e Grillo al Senato. Il fatto quotidiano 24 febbraio 2013

elezioni camera Rivoluzione Civile, quel 4 per cento in bilico

SOPRAVVIVENZA La quota che vale la Camera è data “alla portata” Per il Senato si punta (quasi) tutto sulla Campania di Luca De Carolis La grande paura è quella di restare fuori del Parlamento, per un pugno di voti. La rabbia è per “l’oscuramento subito dai media”, che li avrebbe relegati a scomodi paria. Alla vigilia del voto, tra candidati e soldati semplici di Rivoluzione Civile sensazioni e speranze sembrano uniformi. La soglia del 4 per cento, quota per l’accesso alla Camera, pare alla portata. Mentre acciuffare l’8 per cento almeno in una regione, cifra minima per l’approdo in Senato, sarà affare complicato. L’UNICO , concreto spiraglio per palazzo Madama pare in Campania. Non a caso, venerdì sera Antonio Ingroia ha chiuso la campagna elettorale a Napoli, assieme a Luigi De Magistris. Ieri mattina il candidato premier di Rivoluzione Civile è rimasto in città per una passeggiata in centro, con annessa visita all’artista che l'ha ritratto in una statuetta per il presepe. Questa mattina Ingroia voterà a Palermo, poi in serata sarà a Milano, per assistere al derby a San Siro. Facile che in tribuna incroci Silvio Berlusconi. Gli occhi dell’interista Ingroia saranno sul prato verde, la testa inevitabilmente alle urne. Perché quel 4 per cento vale come la sopravvivenza di un progetto. Da Rivoluzione Civile, sondaggi e umori alla mano, ripetono che il traguardo è vicino: “Per Ingroia ci sono state sale piene ovunque: con il 4 per cento dovremmo prendere attorno ai 17 deputati”. Qualcuno parla di impresa possibile per il Senato anche in Toscana. “Sono fiducioso” riassume Maurizio Zipponi (Idv), candidato alla Camera in tre regioni. Che sostiene: “Rivoluzione Civile prenderà diversi voti a Sel, destinata ad allearsi per forza con Monti. E questo drenerà consensi verso di noi, vero partito d’opposizione. Poi ci sono altri fattori positivi: l’appoggio di Rinaldini (ex segretario generale della Fiom, ndr) e l’appello per Rivoluzione Civile di Michele Santoro”. Va bene: ma Grillo quanti voti vi toglierà, dopo aver riempito piazza San Giovanni? “Quasi nessuno, gli elettori indecisi tra noi e i Cinque Stelle hanno già deciso da tempo. Casomai toglierà altri voti al Pd”. L’ostacolo grande come una montagna rimane il Senato. “Ma almeno in due - tre regioni ce la giochiamo” as - sicura il responsabile Lavoro Idv. In Campania sulle liste c’erano state tensioni tra Ingroia e De Magistris. Era insoddisfatto, il sindaco. “Ma è tutto passato, sono cose che possono succedere quando attorno a un tavolo discutono ex pm” scherza Zipponi. Giovanni Favia, ex M5s, è candidato alla Camera in tre regioni. Accusa: “Contro Rivoluzione Civile c’è stato un tentato omicidio politico. Ci hanno tagliato fuori da ogni dibattito, e le rare volte che ci hanno dato spazio era solo per polemiche. Io mi sono dovuto difendere in tv dal fango che mi gettavano addosso, dei nostri programmi non sono riuscito a parlare”. Ma cosa si aspetta dalle urne, il Favia inseguito dal passato? “Vedo buoni segnali. E comunque il nostro progetto è appena iniziato”. Non per insistere: ma Grillo? “C’è sicuramente una parte di elettorato in bilico tra noi e lui. Ma quello per Rivoluzione Civile è il vero voto utile”. Paolo Ferrero, candidato in Piemonte: “Noi siamo l’unica alternativa a Pd e Pdl, e proprio per questo giornali e tv ci hanno oscurato, arrivando persino a pubblicare sondaggi falsi che ci dipingono sotto il 4 per cento. I potentati vogliono una maggioranza e un’opposizione liberali, quindi puntano ad affossarci”. Ma quanto peserebbe Rivoluzione Civile in Parlamento? “Dipende dai voti del Pd: più ne prende, meno seggi rimarranno. Noi comunque siamo qui, gli unici a parlare di certi temi sociali. Il fatto quotidiano 24 febbraio 2013

sabato 23 febbraio 2013

discarica Borgo Montello la bonifica zoppa, Arpa chiede controlli

Cosa c’è dietro il rinvio della conferenza di servizi. I rischi per le falde La bonifica «zoppa» L’Arpa chiede più controlli sugli interventi a Montello COSA manca veramente alal discarica dei rifiuti di Borgo Montello (che in realtà sono due)? Cosa spaventa di questo mostro di cinquanta ettari alle porte della città? Una verità che finora è venuta solo di striscio: la possibilità che venti e più anni di abban camento allegro e a b b a s t a n z a fuori controllo di rifiuti urbani abbia ser i a m e n t e c om p ro me sso le falde acquifere. Come già emerg e d a l processo in corso contro uno dei gestori. E come tem e l ’ A r p a che, infatti, n e l l ’ u l t i m a conferenza di servizi sulle autorizzazioni al conferimento ha tentato una stretta sui vincoli di bonifica in corso a Montello e chiesto comunque un potenziamento del monitoraggio circa le attività di protezione delle falde. E’ possibile che gli organi di controllo non si fidino fino in fondo dell’intervento in essere a tutela delle falde acquifere o che si sia già capito che siamo alla vigilia di un ulteriore ampliamento dei siti e in questo caso tutti gli interventi fatti potrebbero essere superati dalle necessità future. Il nodo mai superato riguarda ciò che è successo in passato. Secondo quanto emerso in Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel Lazio, le prime discariche di Montello sono state «semplicemente» coperte e si è continuato ad abbancare. Di anno in anno sono cresciuti i volumi e conte mporaneamente sono aumentate le prescrizioni a tutela rete idrica, delle falde, dei canali. Ma per alcuni versi e r a o r m a i troppo tardi. Il potenziamento del m on it or ag gi o sulla bonifica c h i e s t o i n questi giorni da Arpa Lazio conferma che i problemi non sono affatto superati, anzi si rischia di dover i n t e r v e n i r e con un piano più potente e credibile ma anche più costoso. Se si guarda a cosa è successo all’inizio della bonifica dei siti, con la lite tra i gestori per stabilire chi doveva pagare cosa, si può immaginare quale scenario si presenterà in caso di seria modifica del piano di bonifica instaurato. http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=2e2b03f98ae7e2bf425992b8d7d26a9f

elezioni 2013 tutti i fac simile

fac simile senato tutto il Lazio. Per votare barrare il simbolo prescelto non si possono scrivere preferenze e candidati
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/Sen.%20Rep.%20Lazio%20.pdf

fac simile camera dei deputati Lazio 2 (province Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo) Per votare barrare il simbolo prescelto non si possono scrivere preferenze e candidati
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/CAMERA%20LAZIO%202.pdf


fac simile elezioni regionali Lazio provincia di Latina. Si può votare il simbolo (spazio a destra) e il voto va al candidato presidente della lista corrispondente. Si può scegliere un candidato scrivendo il nome affianco al simbolo (spazio a sinistra)
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/SCHEDA%20REGIONALI%20%20INT.pdf

Fac simile Lazio 1 camera dei deputati (provincia di Roma)
http://www.mondoinformazione.com/wp-content/uploads/2013/02/fac-simile-2013-scheda-camera-Lazio-1-450x134.jpg

giovedì 21 febbraio 2013

Bonessio (rivoluzione civile) e il ricorso contro Monti dell'Ortaccio

VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA 

RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE) ALEMANNO NON RESISTE A RICHIAMO ELETTORALE E RICORRE CONTRO COMMISSARIO DA LUI VOLUTO

«Al richiamo elettorale ecco che Alemanno s'è desto e ricorre al Tar contro il commissario Sottile. - afferma il Presidente dei Verdi del Lazio e candidato capolista per Rivoluzione Civile alla Regione, Nando Bonessio - Ma siamo sicuri che questo Alemanno che va contro il commissario Sottile su Monti dell'Ortaccio, sia lo stesso che pregava sotto a Palazzo Chigi, assieme alla Polverini, per chiedere il commissariamento della questione rifiuti nel Lazio?».

Bonessio (rivoluzione civile) Regione Lazio dovrà favorire ricerca scientifica senza animali

ANIMALI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE), REGIONE LAZIO DOVRA' FAVORIRE RICERCA SCIENTIFICA SENZA ANIMALI


"Basta con la vivisezione. Questo abbiamo voluto ribadire con la manifestazione al Pantheon questa mattina, con gli Animalisti italiani, ed altre associazioni animaliste, annunciando la proposta di legge che Rivoluzione Civile presenterà in parlamento". Lo dice Nando Bonessio, capogruppo di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. "Vogliamo abolire la pratica della vivisezione, inutile e crudele, promuovendo l'innovazione e la buona scienza che non prevedano l'utilizzo degli animali".


"Vogliamo portare i temi della tutela e dei diritti degli animali anche nella Regione Lazio, attraverso l'approvazione di un Testo unico sulla tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, in modo da fornire alla pubblica amministrazione strumenti chiari e concreti di contrasto allo sfruttamento illegale degli animali. Vogliamo disincentivare tutte quelle forme di sfruttamento degli animali, quali manifestazioni popolari o itineranti, zoo, circhi e delfinari. Infine - conclude Bonessio -, la Regione Lazio dovrà incentivare l'utilizzo di metodi di ricerca sostitutivi degli animali in università e istituti pubblici".


 
ROMA 20 FEBBRAIO 2013


UFFICIO STAMPA


Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris
 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

Bonessio (rivoluzione civile) adesione manifestazione No Inceneritore Albano

VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA 




RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE), ADERIAMO A MANIFESTAZIONE COMITATO NO INC. CONTRO INCENERITORE ALBANO



“Aderiremo domani, 22 febbraio, alle 10.30, alla manifestazione organizzata dal comitato No Inc. contro l'inceneritore di Albano sotto la sede romana del Gestore dei Servizi Energetici, in Viale Maresciallo Pilsudski. È necessaria una svolta radicale e passare dal dannoso modello cassonetto-discarica-inceneritore , asservito alla lobby politico-economica della “monnezza”, al modello basato sulla Riduzione, sul Riuso, sulla Raccolta porta a porta e sul Riciclo dei materiali. Solo con questo modello di gestione si può arrivare a un ciclo sostenibile dei rifiuti, cosa che ridistribuirebbe le risorse sul territorio, in termini di minor inquinamento e maggior lavoro in tutto il Lazio”. Lo dichiara Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio.


 
ROMA 20 FEBBRAIO 2013

Bonessio (rivoluzione civile) contro regalo Polverini all'assalto parco Appia Antica

VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA 

EDILIZIA
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE) DA POLVERINI ARRIVA REGALO DI FINE STAGIONE A LOBBY COSTRUTTORI. NUOVI 500MILA METRI CUBI NEL PARCO DELL'APPIA ANTICA
 
«É incredibile come a poche ore dal voto la Giunta Polverini prosegua con lo scempio del territorio. - afferma il Presidente dei Verdi e capolista alla Regione Lazio per Rivoluzione Civile, Nando Bonessio - Abbiamo fatto un interrogazione urgente, che invieremo anche alla Procura della Repubblica, perchè secondo noi la Delibera di Giunta regionale n. 16 del 15 febbraio 2013, Programma Integrato di Intervento in località "Divino Amore" in variante al P.R.G. di Marino, per la realizzazione di 480.000 metri cubi nel Parco Regionale dell’Appia Antica è illegittima poichè viola la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente (VAS).  L'area del Divino Amore inserita con il Piano di Assetto nel Parco dell’Appia Antica comprende per lo più contesti agricoli periurbani (circa 1.000 ettari) con grandi qualità paesistiche e storico-archeologiche che costituiscono il criterio base del progetto del parco dell’Appia Antica. Bisogna annullare questa delibera che è un vero e proprio attentato a una zona tra le pregiate della Provincia di Roma e che rappresenta un vero e proprio "regalo di fine stagione" alla lobby dei costruttori».

martedì 19 febbraio 2013

vota Bonessio alla Regione Lazio con rivoluzione civile

Regione Lazio vota rivoluzione civile Antonio Ingroia, Sandro Ruotolo candidato presidente e capolista (per gli elettori in provincia di Roma) Nando Bonessio presidente regionale dei verdi
http://www.youtube.com/watch?v=pDKWuYMJSao


Regio

provincia di Roma la parentopoli del pd e di Zingaretti

Il concorso dei “figli di” Ultima grana per il Pd di Eduardo Di Blasi L’interrogazione che il senatore Alberto Filippi, leghista passato con La Destra di Francesco Storace negli ultimi tornanti della legislatura, ha presentato a Palazzo Madama il 18 dicembre scorso, per adesso non ha avuto risposta. Vicentino di Arcugnano, classe 1966, il senatore chiedeva al ministero della Pubblica amministrazione dell’incredibile coincidenza di parenti e “figli di” che comparivano in calce alle graduatorie di due concorsi banditi dalla Provincia di Roma nel 2008. Il primo, 15 posti per “istruttore amministrativo categoria C” (stipendio di 1.100 euro al mese circa) ha tenuto le proprie graduatorie aperte sino al giugno 2012, consentendo un contratto a tempo indeterminato a 147 persone. Il secondo, 20 posti per “operatore di centro di formazione, categoria B3” (8-900 euro mensili), ha invece scalato la graduatoria fino alla casella 77. “Tra gli istruttori amministrativi – leggiamo nell’interrogazione – figurerebbero Maria Teresa Giuliano, figlia di un sindacalista della Uil, Sara Fratoni, figlia della dottoressa Maria Budoni, a sua volta segretaria del presidente della Provincia Nicola Zingaretti, Eleonora Formaggi, figlia di un rappresentante sindacale unitario (Rsu) della Cgil eletto nella Provincia di Roma, Valerio Vanzo, figlio del proprietario del ristorante tavola calda “Bibo Bar”, luogo frequentato da dirigenti e politici della Provincia, Marta Loche, figlia del segretario dello scomparso ex presidente della Provincia, Fregosi, Carlo Carrino, figlio di un dirigente della Provincia, Raffaello Toppi, figlio di un dirigente della Provincia, Eleonora Socci, figlia di un altro sindacalista della Provincia, Francesco Zacco, figlio del direttore della Deas, società specializzata nelle selezioni concorsuali pubbliche di cui si è avvalsa in passato la Provincia (in realtà Zacco non è il figlio, ma proprio il consulente dei precedenti concorsi ndr. ), Andrea La Spina della Cimarra, figlio del capo del cerimoniale del Campidoglio al tempo del sindaco Walter Veltroni”. E ancora: “Diana Toscano, figlia di un sindacalista della Cgil, Simona Cavallaro, figlia di un dipendente della Provincia, Federica Piccini, figlia di un dipendente della Provincia, Chiara Grimaccia, figlia di un ex dipendente della Provincia, ed infine Chiara Capitani, figlia di un dipendente della Provincia”. TRA GLI “O P E R ATO R I dei centri di formazione risulterebbe di nuovo Marta Loche, ma anche Andrea Alfarone, figlio di un componente della segreteria del consigliere regionale Bruno Astorre” nonché “numerosi congiunti di semplici dipendenti della Provincia, come Valeria Pompi, moglie di un dipendente, Monica Miriello, sorella di un dipendente, Alessio Ilari, figlio di un dipendente, Manuela Pisciarelli, figlia di un dipendente e sindacalista della Uil, Giorgia Sanetti, figlia di un dipendente, Olimpia Prosperini, cognata di un dipendente sindacalista della Cisl”; A essere chiamato in causa è Nicola Zingaretti, all’epoca presidente della Provincia (il concorso fu in verità bandito un paio di mesi prima del suo arrivo a Palazzo Valentini). La risposta dei suoi, oggi impegnati nella campagna del Lazio anche contro Storace, è la seguente: “Al primo concorso parteciparono 11 mila persone, al secondo 2.528: dopo i quiz, la prova scritta e l’orale svolto in forma pubblica, furono selezionati rispettivamente 372 e 326 idonei. La graduatoria è poi scalata negli anni perchè abbiamo aperto tre centri per l’impiego nelle università e il progetto di Porta Futuro. Poi ci sono stati i pensionamenti. Il risparmio di questa operazione – affermano – è stato di 6 milioni di euro” Il fatto quotidiano 20 febbraio 2013

Lazio al voto dopo il massacro di batman dello scandalo infinito pdl

ma anche dello shopping con la scorta della Polverini delle infinite cene al ristorante della destra di Storace dei soldi sprecati dall'udc e dalla mancata attenzione del pd che non ha potuto ricandidari i suoi consiglieri uscenti perchè ritenuti (dal pd) inadatti e non candidabili REGIONE LAZIO, LA BATTAGLIA SULLE MACERIE DI BATMAN ZINGARETTI IN TESTA, STORACE INSEGUE, BARILLARI PIÙ INDIETRO ELECTION DAY SONO DODICI i candidati alla Presidenza della Regione Lazio. Oltre Nicola Zingaretti e Francesco Storace, ci sono Giulia Bongiorno (Monti, foto 1), Sandro Ruotolo (Riv. Civ, foto 2), Davide Barillari (M5S, foto 3), Giuseppe Rossodivita (Radicali, foto 4), Alessandra Baldassari (Fare), Simone Di Stefano (Casapound), Roberto Fiore (Fn), Luca Romagnoli (Ft), Luigi Sorge (Pcl) e Pino Strano. di Enrico Fierro Altro che “nuovo inizio”, il Lazio ha bisogno di essere rivoltato come un calzino. Dalle dune di Sabaudia ai monti della Ciociaria, dalle terre dei “burini” alle sterminate e multietniche periferie del capoluogo-capitale, la regione è dentro il vortice di una crisi mai vista prima. Economia a picco, credibilità della sua classe politica sotto zero. Hanno voglia a presentarsi con i loro sorrisi ringiovaniti dal Photoshop i dodici aspiranti alla poltrona più importante della Pisana, sbirciando i manifesti elettorali i romani e i laziali in genere (due categorie a parte) vedranno sempre una faccia sola, quella di Francone “er Batman” Fiorito. Il suo volto barbuto, i modi spicci, le cene alla Trimalcione, l’accento romanesco esibito come orgoglioso tratto identitario, saranno ancora per anni la maschera impressa sulla faccia della politica e dei politici laziali. Perché è vero che Fiorito faceva la bella vita con i soldi dei consiglieri regionali del Pdl, ma erano fondi pubblici, tanti, tantissimi, che generosamente tutti i partiti si sono assegnati e allegramente spartiti alla Pisana. Senza mai dividersi, senza discussioni, evitando litigi. IN POCHI, i Radicali, denunciarono, in tanti fecero finta di non vedere, tutti incassarono punto e basta. E allora “il nuovo inizio” di Nicola Zingaretti, ex golden boy della sinistra, da giovanissimo segretario della Fgci, da adulto eurodeputato e supervotato presidente della Provincia di Roma, rischia di non bastare. Il messaggio – lui, il fratello del Commissario Montalbano, che abbraccia i vecchietti alla Asl, incoraggia i disoccupati, consola gli ammalati – all’inizio aveva anche fatto breccia, i sondaggi, anche gli ultimi pubblicabili, lo portano avanti, vincitore, ma qualcosa si è appannato. Sempre i sondaggi, gli ultimissimi che non possono essere pubblicati, ora mostrano uno scenario diverso: Zingaretti è sempre in testa ma cala, Francesco Storace, l’ex governatore scelto da un Pdl alla frutta come candidato-Kamikaze, invece, sale. E pure velocemente. Colpa di una clamorosa denuncia del radicale Giuseppe Ross odivita , candidato anche lui alla Presidenza. Zingaretti, si legge nell’esposto, il giorno prima di essere candidato alla Presidenza della Provincia, sarebbe stato assunto dal Pd con uno stipendio da 8 mila euro lordi mensili. Un’assunzione poi scaricata sull’ente che per legge deve versare contributi e tfr alla fine del mandato, a conti fatti qualcosa come 100 mila euro di soldi pubblici spesi. Una brutta storia, un colpo basso per Zingaretti precipitato nell’abisso degli odiosi privilegi della casta alla amatriciana. “È una vergognosa macchina del fango”, è la risposta sdegnata del candidato del centrosinistra. Intanto in procura è stato aperto un fascicolo e Ciccio Storace gongola e rispolvera i toni di quando era “Epurator”. “È una storia triste, a me fecero il culo, a lui nessuno lo tocca sulla spalla e gli dice ahò ma che hai fatto? L’ho detto a Gianni (Alemanno, ndr), se io conquisto la Regione e tu ti riprendi il Comune, risorge la destra in Italia”. “Ora credici”, è lo slo gan scelto dall’ex colonnello di Fini (anche se ora Gianfranco, che si è alleato con l’Udc candidando Giulia Bongiorno, lo definisce “una minestra riscaldata” che in Lazio ha già perso una volta), e lui davvero ci crede. QUATTRO MILIONI di elettori e il voto per la Regione che, grazie all’election day, si trascina quello per le politiche. Il Senato, soprattutto. È a Palazzo Madama che si faranno i giochi per il futuro governo e di senatori il Lazio ne elegge 28, 16 vanno alla coalizione che vince, 12 all’opposizione. Per questo i giorni che ancora ci separano dal voto saranno giorni di fuoco. Con il Pdl e Storace che premeranno l’acceleratore sul voto utile appellandosi ai militanti di CasaPound (candidato Simone Di Stefano), della Fiamma Tricolore (Luca Romagnoli) e di Forza Nuova (Roberto Fiore ). Identici appelli arriveranno dal Pd alle altre formazioni della sinistra come “Rivoluzione civile” di Antonio Ingroia che corre da sola e candida come presidente il giornalista Sandro Ruotolo . Battaglia tutta aperta in una regione sull’orlo del baratro. Le cifre della crisi sono impietose. Nel Lazio l’Irap e l’Irpef sono tra le più alte d’Italia, la sanità, deficit ereditato dalla gestione Storace di 10 miliardi, è commissariata. A Roma, dati Confcommercio, chiudono 60 imprese commerciali al giorno, 90 nell’intera regione, un salasso per un territorio che dal 2009 a oggi ha perso 100 mila posti di lavoro e ha visto la cassa integrazione arrivare a 90 milioni di ore. Che fare? “Mandare tutti a casa”, è la ricetta di Davide Barillari, aspirante governatore del M5S. Nessuna alleanza preelettorale, la certezza anche qui di un boom elettorale, nonostante i dati dei sondaggi, che sono buoni ma non utili per conquistare il vertice della Pisana. “I sondaggi ci sottostimano”, replicano sicuri i “grillini”, che hanno già raccolto 320 curricula di aspiranti assessori e aspettano venerdì. Grillo a Piazza San Giovanni, un milione di persone, lo tsunami che travolge Montecitorio, la Pisana e il Campidoglio. Sì, perché nel Lazio le elezioni non finiscono mai. A maggio si vota e Gianni Alemanno si gioca la poltrona di sindaco. Il fatto quotidiano 20 febbraio 2013

lunedì 18 febbraio 2013

fac simile scheda elettorale regione Lazio provincia di Roma

Per Sandro Ruotolo presidente della Regione Lazio con Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia vota e scrivi Bonessio Nando Ferdinando

appuntamenti elettorali Nando Bonessio rivoluzione civile Lazio

VERDI REGIONE LAZIO AVVISO STAMPA GLI APPUNTAMENTI DI NANDO BONESSIO CANDIDATO CAPOLISTA ALLA REGIONE LAZIO PER RIVOLUZIONE CIVILE MARTEDÌ 19 FEBBRAIO 2013 11:00 Nando Bonessio e Sandro Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire) 16:00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità "SPORCHI DA MORIRE", di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma. 18:00 Iniziativa Rivoluzione Civile, Sala Consigliare del Municipio, via Badenpowell, Guidonia 20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido. MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013 11:00 manifestazione animalista P.zza del Panteon, Roma. 14:00 Incontro con i rappresentatnti comitato contro la discarica Guidonia-Inviolate, sede Naz. Verdi, via Salandra 6, Roma 17:30 Incontro con i cittadini al IV Municipio, dove si discuterà anche dei problemi relativi ai rifiuti, via Talamello1, Roma. 20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido. GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013 18:00 inaugurazione della sede nazionale degli Animalisti italiani, Via Inghirami 18, Roma. ROMA 17 FEBBRAIO 2013 UFFICIO STAMPA Giulio Finotti 340 2734910 Sergio Ferraris 347 3803887 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

Ama Bonessio (rivoluzione civile) con gestione schizofrenica risultato fallimentare

VERDI REGIONE LAZIO COMUNICATO STAMPA AMA BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE): AMA, CON GESTIONE SCHIZOFRENICA RISULTATO FALLIMENTARE ERA GIA' SCRITTO "C'era da aspettarselo". Così Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio commenta la notizia che vedrebbe le casse dell'AMA vuote. "Ce lo aspettavamo perchè quando si vuole tenere un'azienda in una mission indiustriale così schizofrenica, perseguendo da un lato l'aumento della differenziata, e dall'altra l'aumento del ricorso agli inceneritori, si ottiene come risultato quello di avere un'azienda non competitiva in nessuno dei due versi". "L'AMA ha mantenuto obiettivi in contrasto, quando bisognava scegliere, cosa che Alemanno non ha fatto, disperdendo ingenti somme di denaro su una finta differenziata, continuando a perseguire poi la strada degli inceneritori". "Se a questo si aggiungono i vari scandali 'Parentopoli' - conclude Bonessio -, si capisce che il risultato era già scritto". ROMA 18 FEBBRAIO 2013 UFFICIO STAMPA Giulio Finotti 340 2734910 Sergio Ferraris 347 3803887 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

sabato 16 febbraio 2013

il paese infetto le emergenze rifiuti Lazio Campania

DOMANI SUL FATTO PAESE INFETTO Da l l ’Ilva di Taranto al cielo di Torino, dalle emergenze rifiuti ancora aperte in Campania e nel Lazio. Le inchieste del Fatto del Lunedì vi racconteranno di un Paese che sembra non avere regole ambientali. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013

Clini il governo fa il regalo a chi inquina per 15 anni niente controlli

Clini libera tutti: il governo fa un regalo a chi inquina BLITZ SULL’AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE: 15 ANNI SENZA CONTROLLI LA DENUNCIA ANGELO BONELLI RIVOLUZIONE CIVILE “È un dono elettorale per un sistema produttivo che lo stava aspettando con ansia di Marco Palombi Un vero servitore dello Stato non dorme mai, nemmeno mentre tutti gli altri sono distratti dalla campagna elettorale, da Sanremo o dal gran rifiuto di Joseph Ratzinger. E infatti il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha portato e fatto approvare venerdì in Consiglio dei ministri il decreto che istituisce la nuova Autorizzazione unica ambientale (Aua) per le Piccole e medie imprese, che ingloba una serie di adempimenti burocratici in vigore fino ad oggi. Bene, si dirà, semplificare è giusto. Vero in generale, ma il diavolo – al solito – si nasconde nei dettagli e la linea che separa uno snellimento burocratico dalla deregulation è sottilissima: “Più che una semplificazione – denuncia Angelo Bonelli, leader dei Verdi e candidato di Rivoluzione Civile – è un tana libera tutti per chi inquina, un regalo elettorale per un sistema produttivo che lo stava aspettando con ansia: l’interesse dell’impresa a risparmiare tempo e denaro è prevalente rispetto alla tutela dell’ambiente e della salute”. Non ci si lasci nemmeno ingannare dal fatto che le nuove norme riguarderanno solo le Pmi. Questo non è affatto un provvedimento di nicchia: piccole e medie sono quelle imprese che hanno meno di 250 dipendenti e una cinquantina di milioni di fatturato annuo, a spanne l’80% di chi produce in Italia. ORA VEDIAMO nel dettaglio quali sono gli aspetti più preoccupanti di questa norma. Intanto, all’articolo 3, la lunghezza straordinaria di questa nuova autorizzazione: si passa dai cinque anni attuali a ben 15. Curiosamente lo stesso governo ammette che tanto il Consiglio di Stato quanto le commissioni parlamentari gli avevano fatto presente che quel lasso di tempo è un po’ troppo lungo: purtroppo “non è stato possibile accogliere tale suggerimento in quanto alla predetta riduzione conseguirebbe un aumento degli oneri a carico delle imprese” e questo contrasta con la lettera del decreto. Semplificazioni di febbraio, che è la fonte primaria di questo regolamento. In questi 15 anni, potrebbe pensare qualcuno, ci saranno però allora frequenti controlli e un rilevante apparato di sanzioni per chi non rispetta le regole. Macché: all’articolo 9 si prescrive che ci sarà solo un monitoraggio annuale sull’at - tuazione della nuova Aua (vale a dire sul fatto se la semplificazione funziona). Controlli e sanzioni? Non ci sono. Anche stavolta il governo ammette nella sua relazione che entrambi gli erano stati richiesti dalle Regioni, ma – purtroppo anche stavolta – non si può perché ci si è dimenticati di inserirli nel dl Semplificazioni e quindi il regolamento non li può creare dal nulla. E così potranno lavorare per 15 anni praticamente senza controlli robette come inceneritori, discariche, fonderie, raffinerie e impianti pericolosi d’ogni genere. Lo si evince anche dalle correzioni all’ar - ticolato originale che Il Fatto Quotidiano ha potuto visionare: la prima formulazione escludeva infatti dal rinnovo semplificato “scarichi di sostanze pericolose”, “emissione di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o di sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate” e via dicendo, previsione poi cancellata con un bel tratto nero in orizzontale. NON BASTASSE, grazie alla soppressione di un comma del Codice Ambientale, la nuova Autorizzazione unica potrà essere per così dire parcellizzata, ovvero concessa senza “consi - derare l’insieme degli impianti e delle attività” presenti nello stabilimento che la richiede. Non manca nemmeno qualche elemento pazzoide: le regioni potranno infatti “definire ulteriori criteri per la qualificazione delle modifiche sostanziali” e altri cambiamenti minori, finendo in sostanza per complicare la giungla normativa e costringendo imprese che lavorano su più territori a seguire regole diverse per ottenere lo stesso via libera. Infine, una nota di colore: il governo che voleva abolire le Province – e il premier che vuole abolirle se gli italiani lo voteranno – ha deciso che il soggetto a cui fa capo il rilascio della nuova Aua saranno... le Province. L’attivismo di fine mandato di Clini, peraltro, non si limita alla deregulation ambientale per le Pmi, ma include un controverso decreto che permetterà ai cementifici di bruciare nei loro impianti il cosiddetto Css (combustibili solidi secondari). Il dl ha avuto il parere contrario della commissione Ambiente della Camera, ma il ministro ha già annunciato che questo non sarà sufficiente a fermarlo: quel parere non è vincolante. La curiosa motivazione dei tecnici del ministero è che molti cementifici già bruciano il petcoke, che è molto più inquinante del Css, quindi con le nuove regole ci sarebbe un miglioramento delle emissioni in atmosfera. Ora, a parte l’idea che il problema dei rifiuti si risolve solo con la combustione, c’è il fatto che bruciando Css i cementifici inquinano assai di più rispetto ai “normali” inceneritori e possono per di più farlo a norma di legge, visto che hanno limiti di emissione più alti. “Clini dovrebbe dare a Monti consigli per l’Agenda green – conclude Bonelli – ma tra decreti sull’Il - va, silenzio assenso per costruire persino in aree protette, tagli ai parchi nazionali e questi ultimi atti può al massimo scrivergli l’Agenda black”. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013

Ilva Taranto nube nera a causa di un guasto

DALLO STABILIMENTO Ilva di Taranto ieri mattina è uscita una nube di fumo nero a causa di un problema tecnico registrato all’altoforno n. 5. “L’evento, della durata meno di un minuto, è stato determinato dall’improvviso blocco di una turbina conseguentemente all’apertura di un interruttore ausiliario di un quadro e l e t t r i co” si legge su una nota diffusa dall’azienda. Il blocco ha causato “l'avaria del sistema di regolazione della pressione del gas di bocca dell’altoforno, facendo così scattare i sistemi di sicurezza con l’apertura automatica dei 'Bleender' (valvole di sicurezza) a causa dell’aumento di pressione”, si legge sempre sulla nota. L’azienda inoltre fa sapere che non si sono registrate emissioni di sostanze pericolose e che non ci sono stati danni a persone o agli impianti. Dell’accaduto è stata informata anche la direzione provinciale dell’Arpa. Sempre ieri Fabio Matacchiera, attivista del Fondo antidiossina Taranto, al procuratore ha detto che "le immagini relative alle massicce emissioni inquinanti nelle ore notturne dimostrano che la situazione non è affatto cambiata. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013

Bonessio (rivoluzione civile) appuntamenti campagna elettorale

DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013
11:00 Manifestazione per l’ordinanza di sospensione dell’installazione dell’antenna di telefonia mobile, via Carmelo Maestrini, Casal Brunori, Roma in prossimità del parco pubblico.
12:30 Aperitivo elettorale, Via dei Pinceni 23, Roma (San Lorenzo).

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
14:00
 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20:30 Nando Bonessio e Angelo Bonelli presentano la candidatura al Senato nelle liste di Rivoluzione Civile di Francesco Alemanni. Teatro Centrale, via Celsa 6, Roma.


MARTEDì 19 FEBBRAIO 2013 
11:00 Nando Bonessio e Sandro Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16:00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità “SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.

MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013
20:20 
Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.


GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013
18:00 I
naugurazione della sede nazionale degli Animalisti italiani, Via Inghirami 18, Roma.

i verdi del Lazio contro il randagismo

randagismo
http://www.animalisti.it/

verdi ecologisti rivoluzione civile Ingroia contro vivisezione

 http://www.giornalettismo.com/archives/777561/loredana-cannata-si-spoglia-in-piazza-contro-la-vivisezione/

LOREDANA CANNATA: NO ALLA VIVISEZIONE – Loredana Cannata indossava solo lingerie e ha lanciato il suo dissenso da dietro le sbarre di una gabbia piazzata nella centralissima Via Toledo di Napoli mentre gli attivisti distribuivano materiale informativo. Sul luogo foto shock di animali utilizzati come cavie per la sperimentazione. Pupia Tv ha pubblicato un servizio dove l’attrice spiega: “Sono qui per dire che la vivisezione è una tortura immonda e un pericolo per la nostra salute. Sono qui per dire che vogliamo una scienza vera, una ricerca vera e che si scriva la fine di questa tortura immonda”.

rifiuti zero Bonessio (rivoluzione civile) programma elezioni regionali Lazio

Scheda Rifiuti PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 carta riciclata 100% Perseguire e realizzare l’obiettivo RIFIUTI ZERO: zero scarti, zero inceneritori e zero discariche. Cancellazione definitiva del Piano Regionale Rifiuti, incentrato sulla filiera TMB‐inceneritori‐discariche, approvato dal centrodestra e già annullato, in prima istanza, dal TAR del Lazio. Appoggio politico e istituzionale, in caso di riproposizione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio di Stato, al Referendum indetto dai Comuni del Lazio per l'abrogazione del Piano stesso. Stesura e approvazione di un nuovo Piano Rifiuti, partecipato dai comitati e dalle associazioni, fondato sulla strategia delle 4R: Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata e Recupero, con impianti a freddo, della materia differenziata. Costruzione di una politica per i rifiuti nel Lazio basata sui seguenti punti: 1. Proposta di Legge per istituzionalizzare e rendere obbligatori accordi degli Enti Locali con le aziende produttrici di beni di consumo al fine di limitare la percentuale di imballaggi per ogni prodotto commercializzato. 2. Raccolta Differenziata porta a porta spinta, obbligatoria e contestuale, in tutti i Comuni della Regione, con modalità e tecnologie analoghe in modo da contenere i costi e facilitare l’impegno dei cittadini. 3. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte annualmente, per la lavorazione a freddo dei materiali recuperati dalla raccolta della “frazione secca”. 4. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte annualmente, di compostaggio aerobico della “frazione organica”. 5. Obbligo della realizzazione per i Comuni o i Consorzi di Comuni di “isole ecologiche”, una ogni 80.000/100.000 residenti, dove poter conferire i rifiuti ingombranti e speciali (inerti, RAAE, etc.) non differenziabili alla fonte. 6. Ritiro definitivo dello studio regionale preliminare per l’individuazione dei siti di nuove discariche: Pian dell’Olmo, Quadro Alto, Pizzo del Prete, Monti dell’Ortaccio, etc. Cancellazione dei progetti di realizzazione di nuovi inceneritori e impianti TMB, a partire da quelli di Albano e Paliano, con l’utilizzo delle risorse previste a tale scopo per la realizzazione di impianti a freddo per la lavorazione dei materiali differenziati e per la frazione organica. Immediata delocalizzazione dell’impianto TMB di via Salaria. 7. Passaggio alla “tariffa puntuale” (ognuno paga il servizio di raccolta in base alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti). 8. Chiusura delle megadiscariche esaurite e poste a ridosso dei centri abitati come Malagrotta, Roncigliano, Cupinoro, ecc. applicando la Legge che prevede l’obbligo di bonifica ambientale a carico dei gestori che hanno speculato sulla gestione spesso illegittima di questi impianti. 9. Per evitare l’emergenza rifiuti, usata strumentalmente per giustificare e forzare la scelta dell’incenerimento, attivazione di provvedimenti transitori, che prevedano per un tempo limitato, anche il trasferimento e il trattamento dei rifiuti fuori dai confini regionali, in attesa della realizzazione dell’impiantistica necessaria al riciclo. 10. Sospensione del rilascio della VIA per quegli impianti (cementifici) che hanno avviato richiesta per la procedura autorizzativa all’incenerimento del CSS (Combustibile Solido Secondario) derivante da RSU e da rifiuti industriali. 11. Cancellazione, del progetto della megacentrale a biogas di Maccarese, alimentata dalla frazione organica dei RSU, in relazione alla localizzazione proposta e alle dimensioni dell'impianto. 12. Approvazione di politiche rivolte ad incentivare l'economia del riuso e riciclo, favorendo la nascita di imprenditorialità dal basso, come le cooperative sociali specializzate nel settore, che sviluppi piattaforme tecnico‐amministrative finalizzate a un modello economico e produttivo basato sulla riduzione dei rifiuti.

diritto alla casa e abitare Bonessio (rivoluzione civile) Lazio

http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-DIRITTO-ABITARE.pdf Diritto alla casa e all’abitare PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 PIANO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA ABITATIVA Approvazione in tempi brevissimi di un “Piano Straordinario per l’emergenza abitativa”. A tal fine si avvierà il censimento del patrimonio abitativo pubblico e del fabbisogno abitativo (sfratti in esecuzione, sfratti emessi, richieste di assegnazione inevase, contratti di affitto in scadenza). Inoltre si dovrà elaborare un piano pluriennale per rispondere al fabbisogno abitativo per i prossimi anni. Approvazione in tempi brevi una legge regionale sul diritto all’abitare che rilanci decisamente il mercato degli affitti. Costituzione di un cospicuo Fondo regionale per i Comuni, al fine di coprire interamente la richiesta di contributi per il sostegno all’affitto (buono casa). Riqualificazione degli stabili pubblici in disuso e in degrado, per riqualificarle in nuove unità abitative anche con i FAS (Fondi Aree Sottosviluppate). Recupero degli edifici inutilizzati (beni confiscati alla mafia, caserme, scuole, beni demaniali), rideterminazione dell'uso abitativo dei centri storici e delle parti di città ormai svuotate. Indirizzare adeguati finanziamento di bandi per l’attuazione dell’autorecupero del patrimonio immobiliare previsto dalla L.R. 11 dicembre 1998 n. 55 “Autorecupero del patrimonio immobiliare”. Prevedere l’obbligatorietà di quote consistenti di edilizia residenziale da destinare all’affitto permanente per le fasce sociali meno abbienti, partendo dal presupposto che il diritto alla casa, e all’abitare fa parte dei diritti di cittadinanza. Valorizzazione del ruolo sociale dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (A.T.E.R.), suo rifinanziamento per far uscire il patrimonio edilizio dalla condizione di degrado. Ruolo attivo delle A.T.E.R nelle dismissioni degli immobili pubblici e del patrimonio privato degli enti privatizzati in funzione del diritto all’abitare, che privilegi l’affitto rispetto all’acquisto, che garantisca alloggi a canone sociale, a chi ne ha bisogno, e a canone convenzionato in relazione al reddito. Revisione dei criteri per l’accesso all’Edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.2 Intervento fiscale e urbanistico che imponga ai privati l’immissione sul mercato immobiliare delle migliaia di appartamenti sfitti. Finanziamento cospicuo del Fondo regionale di sostegno (microcredito) per la manutenzione ecosostenibile del patrimonio edilizio esistente.

urbanistica stop consumo suolo Bonessio (rivoluzione civile) Lazio

http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-Urbanistica.pdf NUOVE REGOLE PER L’URBANISTICA, VERSO L’OPZIONE ZERO PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 GOVERNO DEL TERRITORIO E TUTELA DEL PAESAGGIO Rilancio del ruolo della Regione per attuare un concreto governo del territorio attraverso la programmazione territoriale e urbanistica, per contrastare modelli fondati sulla speculazione, sia con l’edificazione incontrollata sia con insediamenti inquinanti. L'utilizzazione delle risorse territoriali ed ambientali concepite come beni comuni, dovrà essere orientata per “L’OPZIONE ZERO” ovvero mirata per lo “STOP AL CONSUMO DI TERRITORIO”, per garantire la salvaguardia e il mantenimento dei beni comuni e l'uguaglianza di diritti all'uso e al godimento dei beni comuni, nel rispetto delle esigenze legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future, a tal fine si modificherà la legge regionale 22 dicembre 1999 n. 38 “Norme sul governo del territorio”. Gli strumenti della pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio dovranno garantire che gli interventi assolutamente indispensabili di trasformazione del territorio, assicurino il rispetto dei requisiti di qualità urbana, ambientale, edilizia e di accessibilità al fine di prevenire e risolvere i fenomeni di degrado. Cancellazione immediata e completa del Piano casa ovvero della L.R. 13 Agosto 2011, n. 10, “Modifiche alla legge regionale 11 agosto 2009, n. 21 (Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale) e della legge regionale 21/2009. Definizione di una normativa sulla destinazione d’uso dei suoli. Proponiamo norme regionali di rafforzamento delle tutele delle aree agricole nonché, delle aree di tutela ambientali, delle fasce di rispetto del litorale laziale, delle Aree Naturale Protette e degli spazi verdi nelle aree urbane. Eliminazione “delle grandi opere”, come i due inutili e devastanti corridoi Autostradali: Civitavecchia – Livorno e Roma-­‐Latina e del progetto di raddoppio del GRA di Roma, il raddoppio dell'aeroporto di fiumicino, i nuovi porti turistici. Rilancio del settore dell’edilizia attraverso il recupero dei centri storici, la manutenzione, la ristrutturazione e l'efficientamento energetico, con l’obiettivo di bloccare il consumo di territorio. PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.2 Messa in sicurezza degli immobili dal punto di vista del rischio idrogeologico e di quello sismico (scuole, ospedali, edifici pubblici). Offerta diversificata di poli produttivi e di servizi attraverso operazioni di ridistribuzione delle funzioni pubbliche e private e quindi di decentramento, che oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini ed evitare il fenomeno del pendolarismo, riqualificherà gli spazi pubblici e le parti degradate dei tessuti residenziali. Intensificazione dei programmi di recupero urbano, utilizzando di più e meglio i FAS (Fondi Aree Sottoutilizzate). Entro 90 giorni della prossima consiliatura proponiamo di approvare il regolamento di istituzione dell’Osservatorio regionale del territorio. Strumento di partecipazione delle comunità territoriale alla difesa del suolo e per l’attuazione di una corretta pianificazione urbanistica regionale e locale. Revisione e aggiornamento della legge regionale 22 dicembre 1999 n. 38 “Norme sul governo del territorio” con l’introduzione nella norma dell’espresso divieto immediato, di procedere a qualsiasi variante, anche di carattere “puntuale”, degli strumenti urbanistici vigenti per i Comuni che non abbiano provveduto all’adozione del Piano Urbanistico Comunale Generale (PUCG) o all’adeguamento del proprio Piano Regolatore al Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG). Ribadire l’inderogabilità dei principi del D.M. n° 1444 del 1968 “Limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi da osservare ai fini della formazione dei nuovi strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti. Nuove linee guida regionali per definire e limitare gli accordi di programma alle funzioni stabilite dalle norme originarie” Eliminare le distorsioni introdotte dalla Giunta Polverini nell’applicazione dei Programmi Integrati previsti dalla L.R. 22/97 “Norme in materia di programmi integrati di intervento per la riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale del territorio della Regione” escludendo in maniera inequivocabile l’utilizzo delle aree agricole dalla possibilità di edificazione e dal calcolo della volumetria ammissibile. Varare un piano di repressione degli abusi edilizi grazie al monitoraggio satellitare dell'intero territorio del Lazio. In particolare, si dovrà dare concreta attuazione alla L.R. 15/2008 “Vigilanza sull'attività urbanistico-­‐edilizia”, incrementando, in primo luogo, il personale della struttura dedicata, laddove appare evidente come l’attuale PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.3 organico di sette persone sia assolutamente insufficiente se rapportato all’intero territorio regionale. È necessario, inoltre, rafforzare, tramite l’esercizio dei poteri sostitutivi della Regione previsti al capo IV della L.R. 15/2008, il controllo sui Comuni, vigilando in maniera costante, grazie alla collaborazione dei cittadini e delle associazioni oltre che dell’Osservatorio regionale del territorio, sull’inerzia dei Comuni nella repressione degli abusi e fissando tempi rapidi e certi per l’annullamento dei permessi di costruire e delle delibere comunali illegittime. Revisione e aggiornamento della legge regionale 6 Luglio 1998, n. 24 Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico. Approvazione definitiva entro 90 giorni del Piano Territoriale Paesistico Regionale . Gli strumenti della pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio si dovranno conformare alle disposizioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale, avente la finalità di garantire la tutela e la valorizzazione dei Beni Culturali e del Paesaggio, nonché in generale del patrimonio naturale, storico e culturale presente nel territorio della Regione. Confiscare e assegnare a utilizzi sociali tutti gli edifici riconosciuti come abusivi e non cruciali dal punto di vista del territorio, e abbattere tutti gli altri. LOTTA A CARTELLONE SELVAGGIO Approvare una legge regionale per contrastare efficacemente il problema cartellone selvaggio. La legge regionale darà disposizioni vincolanti per i Comuni che dovranno adottare il Piano generale degli impianti pubblicitari su cartografia in scala 1:2.000 (base catastale tipo Google-­‐maps) e pubblicarlo sul proprio sito internet. In questo modo l’imprenditore o la società che programma una campagna pubblicitaria cercherà e affitterà direttamente dal sito del comune gli spazi liberi che più lo soddisfano, sicuro di non affittare un cartellone abusivo.

green jobs 25 mila posti di lavoro Bonessio (rivoluzione civile) programma Lazio

http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Green-Jobs.pdf Green Jobs PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 É necessario identificare e stimolare quei settori occupazionali che danno vantaggi in termini di ricasco ambientale, i Green Jobs e dal punto di vista sociale, i Social Jobs, favorendo la conversione delle attività produttive decotte e in crisi, verso questi settori. Ciò permetterà di consolidare il mercato del lavoro del Lazio con ricaschi ambientali e sociali positivi. In questo quadro il pubblico deve consentire l'innesco di questa nuova imprenditorialità diffusa varando piani di adeguamento energetico e sismico del proprio patrimonio edilizio e un piano di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico. Il settore delle rinnovabili, con un quadro favorevole sia a livello nazionale sia regionale potrebbe produrre entro il 2020 circa 25mila posti di lavoro.

fac simile scheda elettorale regione Lazio Roma

questo è il fac simile per votare per il rinnovo del consiglio regionale del Lazio nella provincia di Roma esprimendo la preferenza per Ferdinando (Nando) Bonessio che si candida con Rivoluzione Civile di Ingroia con Sandro Ruotolo candidato a presidente della Regione Lazio

giovedì 14 febbraio 2013

Pontinia risparmio energetico M'illumino di meno

Pontinia M'illumino di meno venerdì 15 febbraio

domani alle ore 18 in aula consiliare M'illumino di meno, con risparmio energetico, riduzione dei consumi, efficienza energetica, energia rinnovabile: solare e fotovoltaico, sistema economy system, adesione al patto dei sindaci, riduzione delle emissione, aumento della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, recupero materie prime, uso razionale dell'acqua dopo il referendum. Facciamo diventare Pontinia un comune virtuoso e moderno, aumento posti di lavoro nel rispetto della salute e del territorio. A cura di comune di Pontinia e associazione Generazione Attività Progetti

discarica Borgo Montello petizione europea Bruxelles risponde


Regione Lazio Antonietta Pagani la candidata verde con Rivoluzione Civile

mercoledì 6 febbraio 2013 http://www.agropontinonotizie.com/2013/02/antonietta-pagani-candidata-regionale.html

Antonietta Pagani: Candidata regionale Lazio per la provincia di Latina.



I Verdi Eco-civici di Sermoneta costituiscono il comitato elettorale per le liste di 'Rivoluzione Civile-Ingroia' presente nelle elezioni Politiche in Parlamento per camera e senato e Regionali per il Lazio. Tale comitato si prefigge di raggiungere/ottenere buoni consensi elettorali in conformità ad un programma sui temi della legalità e moralizzazione della politica, attenzione al sociale ed ai temi ecologisti (raccolta differenziata spinta a Rifiuti zero, 0 scarti, 0 inceneritori, 0 discariche; attenzione alla tutela del territorio - parco dei monti Lepini, biodiversità, prevenzione dissesti idrogeologici). I Verdi con Angelo Bonelli (portavoce nazionale e candidato alla camera) fanno parte integrante del progetto della lista di Antonio Ingroia noto magistrato antimafia, in alleanza con altri partiti come Italia dei Valori e Federazione della sinistra. Candidata in regione Lazio per la provincia di Latina è Antonietta Pagani (psicoanalista, ecologista di Sermoneta nei Verdi da otto anni e co-portavoce provinciale per Latina) in questi anni sempre presente nelle battaglie ecologiste (no nucleare, acqua pubblica) e per attenzione alla tutela della Salute Pubblica (arsenico nell'acqua potabile, polveri sottili e pm10 - inquinamento aria). Il comitato, che ha sede a Sermoneta, si prefigge di sostenere anche tutte le liste di Rivoluzione Civile e Sandro Ruotolo candidato presidente per la regione Lazio. Nella lista provinciale per Roma di Rivoluzione Civile alle regionali presente come capolista anche Ferdinando Bonessio portavoce dei Verdi-Lazio instancabile ecologista.

mercoledì 13 febbraio 2013

contro inceneritore Albano sostegno Bonessio (rivoluzione civile) iniziativa legale

VERDI REGIONE LAZIO COMUNICATO STAMPA RIFIUTI BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE): INCENERITORE ALBANO, SOSTEGNO A INIZIATIVA LEGALE COMITATI ABBANDONARE SUBITO FILIERA INCENERITORI-MEGA DISCARICHE Apprendiamo dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal ‘Movimento NO INC’ di Albano, che il loro legale, avv. Daniele Castri, ha depositato ieri, alla Procura della Repubblica di Roma, una denuncia penale nei confronti dei nuovi dirigenti dell’area rifiuti della Regione Lazio. Difatti sarebbero state riscontrate irregolarità riguardanti il contenuto della recente determina regionale B-00266 del 28.01.2013 che, di fatto, dà il via libera all’avvio del cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. Ad essere direttamente denunciati sarebbero i dirigenti del ‘Dipartimento Programmazione Economica e Sociale’ e della ‘Direzione Regionale Attività Produttive e Rifiuti’ della Regione Lazio, ai quali verrebbero contestate le ipotesi di reato: omissioni d’atti d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa. Lo dichiara Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile - Ingroia, per il Lazio. Daremo massimo sostegno all’iniziativa legale intrapresa dal ‘Movimento NO INC’, affinché sia accertata la regolarità dell’atto dirigenziale emesso. Comprendiamo anche l’apprensione che l'adozione di questi atti reca alla cittadinanza di Albano e dei Castelli Romani che, ripetutamente, hanno espresso totale contrarietà alla costruzione dell’inutile e nocivo inceneritore di Roncigliano. Certo è che solo un nuovo modello di sviluppo in cui il riuso e il riciclo siano le strategia adottate insieme alla riduzione e alla raccolta differenziata, saprà invertire scelte scellerate come l’incenerimento dei rifiuti, questo è il nostro impegno di sempre e lo è oggi più che mai in Rivoluzione civile per il Lazio. Un’occasione in più, dunque, per meditare sulle imminenti ed opportune scelte per il futuro governo regionale. ROMA 13 FEBBRAIO 2013 UFFICIO STAMPA Giulio Finotti 340 2734910 Sergio Ferraris 347 3803887 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

Bonessio (rivoluzione civile) sciagurata scelta Clini per rifiuti nei cementifici

VERDI REGIONE LAZIO COMUNICATO STAMPA RIFIUTI BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE) RIFIUTI NEI CEMENTIFICI, SCIAGURATA SCELTA DEL MINISTRO CLINI NONOSTANTE PARERE NEGATIVO COMMISSIONE CAMERA "Clini insiste ancora nel voler portare a tutti i costi i rifiuti nei forni dei cementifici. Ci sembra che ormai per il Ministro sia una questione personale a difesa della lobby degli inceneritoristi, più che una scelta tecnica ben ponderata". Lo dichiara Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. "Spostare lo smaltimento dei rifiuti dalle discariche agli inceneritori e ai cementifici significa non voler rispettare quanto previsto dalla direttiva 2008/98 sulla gerarchia dei rifiuti che ritiene il recupero energetico dei rifiuti tra i trattamenti peggiori, appena sopra allo smaltimento dei rifiuti in discarica". "Quello che il ministro del non-ambiente Clini ha in mente, è bene ribadirlo, consentirebbe ai cementifici di utilizzare i Combustibili Solidi Secondari per meglio dire i rifiuti speciali (rifiuti urbani più rifiuti industriali come quelli sintetici tessili ed i pneumatici usati), in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali. Il tutto senza che le strutture debbano essere sottoposte ad adeguamento tecnico e ad alcuna procedura autorizzativa particolare. Il Regolamento in questione vorrebbe introdurre il principio secondo cui l’utilizzazione per i cementifici di tale combustibile costituirebbe a “scatola chiusa” una “modifica non sostanziale”, anziché come avviene attualmente, una modifica da assoggettare ad una valutazione di impatto ambientale ed eventualmente a valutazione ambientale strategica". "Noi di Rivoluzione Civile - conclude il capolista Bonessio -, siamo fortemente convinti che si debbano invece invertire bruscamente le scelte intraprese che ci porterebbero verso un futuro nero per i nostri giovani, non solo i fumi emessi. Bisogna invece avviare subito un ciclo virtuoso della differenziata, che parta dalla riduzione dei rifiuti, con norme specifiche per le aziende, e passi per il riuso, e la nascita di cooperative di giovani che possano sviluppare una sana e sostenibile economia locale.". ROMA 13 FEBBRAIO 2013 UFFICIO STAMPA Giulio Finotti 340 2734910 Sergio Ferraris 347 3803887 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

Stop inquinamento elettromagnetico Bonessio (rivoluzione civile)

http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-Inquinamento-elettromagnetico.pdf PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 Occorre approvare in tempi rapidissimi una legge regionale (il Lazio è una delle poche regioni che ancora non ha legiferato in materia) per contrastare l’inquinamento elettromagnetico prodotto da impianti ad alta frequenza (antenne radio, televisive e per la telefonia mobile) e da bassa frequenza (elettrodotti, stazioni e sottostazioni di trasformazione, cabine elettriche). La proposta di legge si dovrà fondare sul Principio di Precauzione sancito dall’articolo 174 del Trattato che istituisce la Comunità Europea. Il principio di precauzione ha una precisa definizione comunitaria: esso comprende quelle specifiche circostanze in cui le prove scientifiche sono insufficienti o incerte e vi sono indicazioni, ricavate da una preliminare valutazione scientifica obiettiva, che esistono ragionevoli motivi di temere che gli effetti potenzialmente pericolosi sull’ambiente, la salute umana, animale o vegetale, possano essere incompatibili con il livello di protezione prescelto. Inoltre, dovrà recepire i criteri in tema d’installazioni d’impianti radioelettrici stabiliti dalla legge 22 febbraio 2001, n. 36 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, dal D.Lgs 259/2003 “Codice delle comunicazioni elettroniche”, dal D.Lgs 177/2005 “Testo unico della radiotelevisione”, nonché dal DPR 380/2001 “Testo unico dell’edilizia”. LA LEGGE REGIONALE DOVRÀ DISCIPLINARE: LE AREE SENSIBILI: La Regione, le province e i comuni, per garantire la corretta localizzazione urbanistico territoriale degli impianti radioelettrici (antenne) e di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione, con particolare riguardo ai luoghi destinati alla permanenza di minori, di anziani e alla degenza di persone affette da patologie, individueranno aree sensibili all’interno delle quali sono vietate nuove installazioni di antenne e delocalizzate le esistenti. I DIVIETI: Sarà vietato installare antenne su: su ospedali, case di cura e di riposo, edifici adibiti al culto, scuole ed asili nido, luoghi di detenzione e pena, parchi pubblici, parchi gioco, aree verdi attrezzate, impianti sportivi, oratori, orfanotrofi e strutture similari, ivi comprese le relative pertinenze, che ospitano soggetti minorenni; sugli edifici costruiti abusivamente e che non abbiano ancora ottenuto il titolo abilitativo edilizio in sanatoria, sui beni immobili di interesse artistico, storico, archeologico e etnoantropologico. Le antenne attualmente installate su queste tipologie di immobili dovranno essere rimosse. PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.2 I REGOLAMENTI COMUNALI PER L’INSTALLAZIONE DELLE ANTENNE DI TELEFONIA MOBILE: I comuni dovranno adottare un regolamento di localizzazione dei nuovi impianti di telefonia mobile, e per la delocalizzazione di quelli esistenti installati in area di divieto per tale fine viene apposita conferenza istruttoria alla quale partecipano, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), le aziende sanitarie locali competenti per territorio, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati ai sensi della legge 241/90. LE AUTORIZZAZIONI PER LE INSTALLAZIONI: Per installare nuove antenne sarà necessario: 1. Il verbale di assemblea condominiale di approvazione unanime; 2. Verificare le possibili interferenze relative agli apparati elettromedicali; 3. Verificare l’idoneità dello stesso edificio a sopportare l’aumento di carico; 4. Acquisire autorizzazioni, pareri, nulla osta, o altro atto di assenso comunque denominato, previsto dalla normativa vigente, anche per quanto attiene l’edificazione nelle zone classificate sismiche; 5. Effettuare la Valutazione di Impatto Ambientale per i grandi impianti; I comuni dovranno applicare i criteri del DPR 380/2001 (Permesso di costruire) in sede di autorizzazione per i grandi impianti; (Strutture che necessitano di fondazioni o che hanno altezza superiore a 12 metri, oppure strutture di sostegno installate su edifici che hanno altezza superiore alla metà dell’edificio stesso). Apporre su ciascun impianto radioelettrico di un cartello informativo, ben visibile alla popolazione per dimensioni e ubicazione, con l’indicazione dei dati caratteristici dell’impianto, e dei valori di esposizione. PERCORSI INTERRATI PER I NUOVI ELETTRODOTTI IL RISANAMENTO DEGLI ELETTRODOTTI: Saranno realizzati con percorso interrato i nuovi elettrodotti che hanno una distanza inferiore a cinquanta metri da ospedali, case di cura e di riposo, luoghi di detenzione e pena, edifici adibiti al culto, scuole, asili nido, impianti sportivi, oratori, orfanotrofi e strutture similari, ivi comprese le relative pertinenze, che ospitano soggetti minorenni, i vecchi elettrodotti non conformi alla normativa vigente dovranno essere risanati, i gestori a tal fine presentano un piano alla Provincia. VIETATO COSTRUIRE NUOVE CABINE ELETTRICHE ALL’INTERNO DI EDIFICI E DELOCALIZZAZIONE DELLE CABINE ELETTRICHE PRESENTI ALL’INTERNO DEGLI EDIFICI: Sarà vietata la realizzazione di nuove cabine elettriche all’interno di edifici con destinazioni d’uso residenziali, scolastiche e sanitarie, e dovranno essere trasferite le cabine presenti negli edifici, a tal fine i gestori presentano un piano alla Provincia; PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.3 CATASTO DELLE ANTENNE E DEGLI ELETTRODOTTI: Sarà finalmente istituito il catasto delle antenne e degli elettrodotti per censire tutti gli impianti esistenti nella regione. OSSERVATORIO REGIONALE E FONDO PER LA RICERCA E LA DIVULGAZIONE: Sarà istituito il fondo regionale per la ricerca e la divulgazione delle conoscenze scientifiche relative agli effetti derivanti dall’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, con particolare riguardo all’inquinamento elettromagnetico all’interno delle abitazioni. ACCESSO AI DATI AMBIENTALI: Sarà garantito l'accesso, a chiunque ne faccia richiesta, ai dati ambientali relativi all’esposizione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, nonché la più ampia diffusione dei medesimi dati.

aree naturali protette regione Lazio 2013 Bonessio (rivoluzione civile)

Aree naturali protette http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Aree-naturali-e-protette.pdf PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 Le Aree Naturali Protette costituite dai Parchi regionali, dalle Riserve naturali, dai Monumenti naturali, dalle Aree forestali regionali e dalle aree della Rete Natura 2000 (SIC o ZCS, e ZPS), insieme al nuovo Piano Regionale delle Aree Naturali Protette e la Rete Ecologica Regionale (da approvare quanto prima) devono costituire l’elemento strutturale portante per garantire una efficace conservazione della biodiversità della regione e rilanciare l’economie locali con progetti ed attività ecocompatibili. A tal fine, occorre: ·∙ rivedere ed aggiornare la legge regionale 29/1997 “Norme in materia di aree naturali protette” perseguendo, in particolare, i seguenti obiettivi: razionalizzare e rendere più funzionali gli Enti parco; riordinare le varie tipologie di area protetta; velocizzare l’approvazione dei Piani di Assetto, dei Regolamenti e dei Piani Pluriennali di sviluppo economico e sociale; potenziare il ruolo dell’ARP Agenzia Regionale per i Parchi; promuovere la conoscenza e la fruizione conservativa dei beni naturali, ambientali e paesaggistici per arricchire le opportunità di crescita civile e culturale della collettività; valorizzazione ed incentivare la sperimentazione delle attività produttive compatibili con l'esigenza di tutela dell'ambiente e che favoriscono nuove forme di occupazione, comprese le attività connesse alle fattorie sociali e didattiche; sviluppare e applicare metodi di gestione e di restauro ambientale allo scopo di favorire l'integrazione tra uomo ed ambiente anche mediante il recupero e la valorizzazione delle testimonianze antropologiche, archeologiche, storiche e architettoniche e delle attività agro-­‐silvo-­‐pastorali tradizionali; integrare l'azione di tutela della biodiversità con le funzioni regionali in materia di tutela e di monitoraggio dell'ambiente marino e costiero, nonché degli equilibri idraulici ed idrogeologici; promuovere attività di educazione, formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché favorire attività ricreative compatibili; promuovere il turismo sostenibile e le attività ad esso connesse. PER LA REGIONE LAZIO - 2013 pag.2 ·∙ Approvare una legge regionale per la conservazione della biodiversità (aree della Rete di Natura 2000) in attuazione della legge 14 febbraio 1994 n. 124 (Ratifica ed esecuzione della Convenzione sulla biodiversità, con annessi, fatta a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992), del d.p.r. 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna), della Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici. ·∙ Istituire una cabina di regia presso l’ARP Agenzia Regionale per i Parchi, per promuovere e facilitare l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali.

Bonessio (rivoluzione civile) energia programma per il Lazio

Energia http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Energia.pdf PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 Realizzare il Piano energetico regionale (P.E.R.), per la riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti dovute all’impiego dei combustibili fossili e per l’introduzione di energie rinnovabili, non finalizzate solo alla produzione di energia elettrica. Riduzione delle emissioni del 20% sostituzione di tutti gli impianti pubblici, illuminazione pubblica aumentando l’efficienza del 20%, la riduzione degli sprechi, con la realizzazione di impianti fotovoltaici su tutte le coperture, produzione di acqua calda sanitaria con solare termico. Individuazione di strumenti tecnici, normativi e finanziari per il passaggio ad un modello di produzione che preveda risparmio energetico. Risparmio energetico nei settore civile, dei trasporti, industriale, agricolo. Realizzazione di un piano di localizzazione delle rinnovabili condiviso con i cittadini che preveda una percentuale massima di fotovoltaico ed eolico per ogni comune al fine di evitare la concentrazione di grandi impianti. Introdurre una premialità aggiuntiva per quei comuni che destinano le royalties derivate dagli impianti ,per opere strutturali a uso dei cittadini. Semplificare le procedure amministrative per le rinnovabili in generale e per i sistemi Seu che non godono di incentivi statali in particolare. Autorizzare solo impianti a biomassa che utilizzino la filiera breve e non compromettano suolo a utilizzo agricolo-alimentare. Varare un piano d'azione per la generazione da rinnovabili per famiglie, Pmi e agricoltori basato sulla semplificazione amministrativa, sulla facilitazione d'installazione, sulla concessione di terreni demaniali inutilizzati, favorendo la condivisione e lo scambio energetico di prossimità. No alla revisione del Titolo V della Costituzione cosa che porterebbe le regioni e i territori a non avere voce in capitolo sull'energia.

trasporti mobilità grandi opere Bonessio (rivoluzione civile) programma elettorale lazio

Trasporti, mobilità e grandi opere http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Trasporti-mobilit%C3%A0-e-grandi-opere.pdf PROGRAMMA PER LA REGIONE LAZIO - 2013 Rilancio del TPL (trasporto pubblico locale) e unificazione del sistema intermodale (Gomma-­‐ Ferro) per la realizzazione dell’azienda unica regionale. Incremento di linee di ”trasporto collettivo su ferro”, per contrastare il perenne stato di saturazione delle grandi arterie sui cui circolano i mezzi di trasporto su gomma e revisione complessiva delle reti di trasporto. Ridefinizione delle politiche portuali ed aereoportuali, contrastando interventi di cementificazione speculativa (quarta pista a Fiumicino, proliferazione di porti ed aeroporti inutili e fuori da ogni programmazione organica). Interventi di Pianificazione regionale del trasporto merci. Incremento della rete ferroviaria a utilizzo dei pendolari con interventi strutturali e intergratii quali: trasformazione del treno Roma-­‐Ostia in una vera metropolitana, chiusura dell'anello ferroviario, raddoppio della linea Roma-­‐Viterbo e realizzazione di veri parcheggi di scambio, utilizzabili con i titolo di viaggio, in prossimità degli accessi al Tpl. Incremento della mobilità ciclabile attraverso la realizzazione di piste ciclabili, parcheggi per bici, introduzione del trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici e la creazione di sistemi di ricarica per bici elettriche. Realizzazione di una piattaforma per logistica merci nella città di Roma che utilizzi solo mezzi elettrici. É necessario fermare le grandi opere inutili legate alla mobilità su gomma e alla speculazione edilizia. Al posto della Roma-­‐Latina è necessario mettere in sicurezza la Pontina e realizzare contestualmente una linea di treni veloci regionali, sulla falsariga delle Rer parigine, che si raccordino con il Tpl urbano alla fermata della metropolitana Laurentina. Bisogna fermare il raddoppio del Gra tra la Roma-­‐Civitavecchia e la Roma-­‐Napoli poichè sarà solo un ulteriore "tubo" di passaggio per il trasporto su gomma, che andrà a ledere zone pregiate ed abitate aumentando l'inquinamento da PM10. Deve essere fermato il raddoppio dell'aeroporto Leonardo da Vinci perchè non è necessario ed è dannoso visto che il progetto andrebbe a ledere una zona protetta dove si effettuano coltivazioni agricole d'alta qualità. é possibile far fronte all'aumento del traffico passeggeri attraverso interventi non invasivi verso il territorio e con la razionalizzazione del traffico aereo.

Bonessio rivoluzione civile protezione degli animali programma elettorale Lazio

Scheda – Diritti degli animali http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-diritti-degli-animali.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Sostegno ad una visione del mondo “biocentrica”, in grado di riconoscere
diritti e dignità a tutte le creature presenti sul pianeta e di contrastare lo
specismo e le relative discriminazioni perpetrate ai danni di altre popolazioni
o specie, quali caccia, vivisezione, allevamenti di animali da pelliccia, circhi
con animali.
Nello specifico:
- Approvazione di un Testo unico sulla tutela degli animali e la prevenzione
del randagismo
Unificare ed aggiornare l’obsoleta legislazione regionale per la tutela degli
animali e la prevenzione del randagismo, in modo da fornire alla pubblica
amministrazione strumenti chiari e concreti di contrasto allo sfruttamento
illegale degli animali, strumenti in parte già introdotti con le recenti
innovazioni normative nazionali, ma mai recepiti dalla Regione Lazio;
- Tutela della fauna selvatica
Esercitare tutte le competenze e le facoltà atte a garantire una concreta tutela
della fauna selvatica e dei parchi naturali, anche per quanto concerne
l’attività venatoria, condividendo iniziative in collaborazione con le
associazioni animaliste ed ambientaliste;
- Tutela degli animali negli spettacoli
Rispondendo alla crescente sensibilità della popolazione, assicurare agli
animali una migliore tutela giuridica anche nell’uso che si fa di essi,
impegnando la Regione Lazio ad assumere posizioni atte a disincentivare
tutte quelle forme di sfruttamento degli animali, quali manifestazioni popolari
o itineranti, zoo, circhi e delfinari;
- Favorire l’utilizzo di metodi di ricerca alternativi alla vivisezione
Il caso Green Hill ha dimostrato come i cittadini italiani chiedano alla ricerca
italiana di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche ed alla sensibilità sociale.
In tale direzione la Regione Lazio dovrà incentivare l’utilizzo di metodi di
ricerca sostitutivi degli animali in università e istituti pubblici;PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
- Garanzia della possibilità di scelta vegetariana/vegana
Considerato il crescente numero di cittadini che optano per una scelta
alimentare vegetariana o vegana e la relativa importanza sociale, ambientale,
etica e salutistica, la Regione Lazio si impegna a garantire l’alternativa del
pasto vegetariano/vegano nelle mense sociali, negli ospedali ed in tutti i
ristori pubblici;
- Predisposizione di un’Area Tutela Animali Regionale
Con l’approvazione di un testo unico sulla tutela degli animali e la
prevenzione del randagismo, la Regione Lazio avvierà un profondo processo
di svecchiamento normativo e amministrativo. Sarà quindi indispensabile la
presenza di una figura politica delegata alla gestione dell’Area Tutela Animali,
ovvero di pochi uffici specializzati, idonei ad assorbire tutte le competenze in
materia di animali ed a coordinare il lavoro dei corrispettivi uffici comunali e
delle ASL veterinarie.

Nando Bonessio rivoluzione civile iniziative e appuntamenti

Giovedì 14 febbraio 2013
16:30 Convegno della Coldiretti per parlare delle prospettive della filiera vitivinicola del territorio presso le Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6, Frascati.
18:00 Incontro pubblico con tutti i candidati della Lista Ingroia del Lazio alla Camera, al Senato e alla Regione. via Palestro 24, Roma.


Venerdì 15 febbraio 2013
18:00 Incontro L’acqua del Lazio sarà di nuovo pubblica?” con il Forum dell’Acqua, p/o salone della Comunità cristiana di base di San Paolo – via Ostiense n. 152/B, Roma.

19:30 Incontro con gli animalisti del litorale presso il Centro Habitat Mediterraneo – Lipu, Ostia Lido, via dell’Idroscalo.


Sabato 16 febbraio 2013
12:30 -14:30 Appuntamento con i cittadini presso il Bio Bistrot, via del Casaletto 400, Roma.
15.00 Corteo/manifestazione contro speculazione edilizia Municipio XI, ex deposito Atac, via Alessandro Severo
18:00 Dibattito sui temi ambientali presso Hotel Adriano, largo Margherita Yourcenar 2, Villa Adriana Tivoli.
20:00 Festa di compleanno di Nando Bonessio, via dell’Arcadia 108, Roma.



 Lunedì 18 febbraio 2013
14:00 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20.30 “La mia rivoluzione ecologica” – Aperitivo Rivoluzionario-  di Francesco Alemanni. Partecipano Nando Bonessio e  Angelo Bonelli, Teatro centrale, via Celsa 6.
Martedì 19 febbraio 2013
11.00  Bonessio e Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da  definire)
16.00 Nando Bonessio in collaborazione  con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità”SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20.20 Invito proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via  dei romagnoli 515, Ostia Lido.

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martedì 12 febbraio 2013

proiezione gratuita Abraham Lincoln di Spielberg Roma rivoluzione civile

Ecologisti RetiCiviche Verdi Lazio 13 febbraio 6.29.35
CONDIVIDETE IL LINK DI QUESTA PAGINA/EVENTO SULLE VOSTRE BACHECHE, GRAZIE !!!Mercoledì 20 febbraio 2013
20.45

Cinema Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido

IL 19 E IL 20 FEBBRAIO PROIEZIONE DELL'ULTIMO FILM DI STEVEN SPIELBERG, SULLA VITA DI ABRAHAM LINCOLN.

Spettacolo gratuito per la presentazione della candidatura di Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio.

PER PRENOTAZIONI POSTI:

- Paolo: 3478521861
- Paolo S.: 3490928973
- Vittorio: 3391098959
- Valerio: 3426928394

Zingaretti lucra sui contributi da consigliere provinciale?

ZINGARETTI, L’ASSUNZIONE
E LA BAGARRE SUI CONTRIBUTI
I RADICALI: CONTRATTO COL PD IL GIORNO PRIMA DELLA CANDIDATURA
E“C ON TO ”SCARICATO SULLA PROVINCIA. LUI: FANGO ELETTORALEdi Sara Nicoli
IRadicali lo accusano
di essersi fatto aumentare
lo stipendio dal
partito per poter lucrare
i suoi contributi da consigliere
provinciale. Zingaretti
replica che sono tutte
falsità e che se davvero avesse
voluto “fare il furbo” allora
avrebbe potuto far valere lo
stipendio da parlamentare
europeo, non da funzionario
di partito. Una diatriba che
sembra questione di lana caprina,
ma che rischia di infiammare
la campagna elettorale
nel Lazio. Soprattutto
perchè è finita in carte bollate.
Si rivedranno, dunque,
in tribunale dopo il voto il
candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, e -
appunto - i Radicali. Questi
ultimi lo hanno accusato di
aver fatto pesare i suoi contributi
previdenziali sulla
Provincia di Roma grazie a
una assunzione 'sospetta' da
parte del partito, mentre il
primo rimanda tutte le accuse
al mittente denunciando la
''macchina del fango'' contro
di lui sotto forma di un esposto
presentato alla Procura di
Roma dal candidato governatore
radicale Giuseppe Rossodivita
per conto di Marco
Pannella.
ALL'ESPOSTO sono stati allegati
alcuni documenti relativi
alla posizione contributiva
di Zingaretti quando fu
eletto presidente della Provincia
di Roma, nel 2008. Il
sospetto è che, “poichè la legge
sugli enti locali prevede che
il consigliere possa richiedere
alla Provincia il rimborso”
per il mancato guadagno, alcuni
consiglieri “avessero
congegnato un meccanismo
truffaldino: si fossero fatti assumere
poco prima dell'elezione
da società compiacenti
che mai avrebbero pagato i loro
stipendi in caso dielezione”.
Nel caso di Zingaretti,
presidente dell’ente dal 16
febbraio, i Radicali puntano il
dito contro la sua assunzione,
il giorno prima, da parte del
Comitato Provvisorio Pd Lazio.
Stando a Rossodivita lo
stipendio concordato era “di
8mila euro”. La Provincia
avrebbe dunque pagato per
conto del datore di lavoro di
Zingaretti circa centomila euro
di contributi e tfr. Zingaretti
non ci sta: “La mia dichiarazione
dei redditi è sempre
stata on line. Non c’è nulla
di anormale nè di illegale, e la
questione è già stata chiarita
nel 2009”.
ECCO LA RICOSTRUZIONE di
Zingaretti: dal 1991 nella Sinistra
Giovanile, e poi nel
Pds, Ds e infine Pd, “sono
sempre stato dipendente del
partito”. Per cui l’iniziativa
dei Radicali, che oggi corrono
da soli, “è un osceno tentativo
di discredito di una persona
perbene in piena campagna
elettorale”. Di seguito è partito
l’annuncio di querela per
diffamazione. La controreplica
dei Radicali non si fa attendere:
non appena ci arriverà
la querela lo denunceremo
per calunnia. Ma intanto
la polemica si è accesa. “Sa -
rebbe corretto se restituisse i
100 mila euro” ha commentato
salace il senatore Pdl Andrea
Augello. Più feroce il
competitor diretto di Zingaretti
per la Regione, Francesco
Storace (che ieri faceva riferimento
a “cose che usciranno
fuori e dimostreranno
che tutta questa caratura morale
non c’è”'): “È una vicenda
imbarazzante e antipatica.
Vorrei evitare di cavalcarla,
ma lui sia chiaro. Voglio sperare
che non sia vero, certo
emerge che Zingaretti non ha
mai lavorato un giorno in vita
sua...”. il fatto quotidiano 13 febbraio 2013