sabato 11 maggio 2013

la truffa del biogas, scontro aperto sulle rive del Trasimeno

fonte: http://www.quiperugia.corrierenazionale.it/attualita/2013/05/11/news/43147-Biogas-scontro-pubblico-sulla-costruzione-dell-impianto-a-Castiglione

Scontro aperto tra il sindaco di Castiglione del Lago e il sindaco di Chiusi sulla questione biogas in località “le Coste”

Un momento dell'incontro
Castiglione del Lago (Pg) – In tanti hanno partecipato all’incontro pubblico “No al biogas vicino alle storiche Torri beccati questo e beccati quest'altro”, tenutosi venerdì scorso, a Villastrada, e organizzato dall’Associazione per la tutela e la difesa ambientale delle Coste.

L’incontro, che ha avuto come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni contro la realizzazione di un impianto biogas in località Pomelato – Villastrada, ha visto la partecipazione di tre importanti personaggi del settore ambientale: Giovanni Vantaggi, medico dell’ambiente ISDE - Italia; Roberto Pellegrino, Biologo Ambientalista e l’avvocato Urbano Barelli, che hanno illustrato ai presenti dati e motivazioni scientifiche a sostegno del “No” alla costruzione dell’impianto a biogas alle Torri “Beccati”.
“La cittadinanza è giustamente preoccupata dell’incidenza che un impianto a biogas causerebbe in questa zona e ha tutto il diritto ad essere informata sull’argomento. – queste le parole con cui ha esordito l’avvocato Urbano Barelli – La partecipazione pubblica è fondamentale, le scelte di un’Amministrazione devono essere condivise con la cittadinanza, perché il territorio appartiene ai cittadini. – rivolgendosi direttamente al sindaco Sergio Batino, Barelli ha inoltre sottolineato – Le Amministrazioni hanno l’obbligo di garantire la qualità e l’efficienza degli impianti che vanno a realizzare nel territorio e soprattutto devono accertarsi che tali impianti non abbiano ripercussioni sulla salute pubblica e ambientale”.


Ad illustrare le implicazioni che un impianto del genere ha sulla salute delle persone è stato il medico dell’ambiente ISDE – Italia, Giovanni Vantaggi. “Il problema fondamentale di un impianto a biogas è sicuramente legato al processo di combustione, che causa l’immissione di sostanze dannose che si immettono nell’aria arrivando a contaminare l’intero ciclo alimentare oltre che ha causare problemi seri alla nostra salute. Uno studio americano – ha sottolineato il medico – ha dimostrato come queste sostanze inquinanti incidano anche sullo sviluppo embrionale di un feto umano. Prelevando infatti il sangue dal cordone ombelicale dei neonati, si è accettato la presenza di circa 200 sostanze chimiche. Diossine, furani, PBC e metalli pesanti che incidono negativamente sul DNA umano. In Italia – ha continuato Vantaggi – c’è la più alta incidenza di tumori che nel resto del mondo, incidenza che purtroppo vede un aumento vertiginoso soprattutto nel primo anno di età di un essere umano”.

Non solo danni alla salute, ma anche all’ambiente che ci circonda. “Anche il biogas è una fonte rinnovabile – afferma Roberto Pellegrino -, ma per definizione una fonte rinnovabile dovrebbe essere quell’energia che si rigenera almeno alla stessa velocità in cui si consuma. Non mi sembra questo il caso del biogas. In Italia – afferma il biologo ambientalista – ci sono 1213 impianti che generano solo il 6,8% della potenza energetica. Forse in pochi sanno che ogni chilowatt/ora di biogas produce ogni anno da 1,5 a 2,5 milioni di euro. Soldi questi che arrivano da noi, perché li paghiamo attraverso le bollette. È importante far capire che non tutto ciò che è Bio è Buono”.
Dati e spiegazioni medico scientifiche che sono state poi seguite dagli interventi dei sindaci dei due comuni coinvolti nella faccenda: Sergio Batino, sindaco di Castiglione del Lago e Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi.
Il sindaco Batino non ha espresso chiaramente la sua opinione sull’argomento, ma si è limitato ad assicurare ai cittadini la massima chiarezza da parte dell’Amministrazione “Ci siamo impegnati a informarvi e a guidare l’istruttoria che ci porterà alla Conferenza di Servizi, alla quale invito tutti i cittadini, l’associazione a tutela delle Coste e tutta l’Amministrazione comunale di Chiusi a partecipare. – dichiara Sergio Batino - Il progetto dell’impianto è arrivato in Comune, ma ad oggi è ancora incompleto, appena sarà terminato sarà mia premura illustrarlo a tutti. Non prenderemo una decisione a riguardo prima di sentire l’opinione e i pareri di tutti” – Alla provocazione dell’avvocato Barelli di dare un suo giudizio favorevole o contrario alla realizzazione di un impianto a biogas, il sindaco però non ha risposto.

Ad urlare il suo “No” è stato invece il sindaco di Chiusi che ha rimarcato la sua contrarietà all’impianto, provocando anche l’Amministrazione castiglionese “La patata bollente ve la sto risolvendo io, dicendo no, potete dare tranquillamente la colpa a me. – ha dichiarato Stefano Scaramelli - In conferenza dei servizi porterò il mio parere negativo perché noi siamo contrari alla costruzione di questo impianto in una area non adatta ad ospitarlo. Si tratta di un un’oasi naturalistica con valenza paesaggistica, che vanta reperti e monumenti archeologici di un certo valore. Il nostro è un NO senza se e senza ma”. .
In più occasioni il sindaco di Chiusi aveva già dichiarato il suo parere negativo in merito, come alcuni giorni fa con una nota stampa: “Noi questa centrale sulle rive del lago non la vogliamo, se lo mettano bene in testa - scriveva il primo cittadino nella nota- sono completamente contrario al luogo dove l’impianto potrebbe essere costruito. Il Comune di Castiglione del Lago ha un territorio enorme con località interne lontane dagli occhi di cittadini e turisti e quindi può essere tranquillamente trovata un’altra collocazione. Se il sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino non ascolterà la nostra voce sono pronto anche ad andare con tanto di fascia e gonfalone a protestare sotto il palazzo comunale di Castiglione perché ritengo che costruire una centrale a ridosso di un’oasi naturalistica immersa in un paesaggio incontaminato come quello del lago di Chiusi sia un vero e proprio delitto, come primo cittadino farò di tutto per far si che questo attentato al nostro territorio non vada a buon fine.”

Protagonisti i cittadini con un dibattito aperto tra loro e l’Amministrazione. Tante domande, ma altrettanti i pareri assolutamente contrari degli abitanti sia di Castiglione del Lago che di Chiusi, seriamente preoccupati dalle implicazioni dannose che la costruzione di un impianto biogas comporterebbero in un area, come quella delle Torri “Beccati”, finora considerata un vero e proprio paradiso naturale.

L’incontro ha visto la partecipazione e la collaborazione del Coordinamento Regionale Energie Rinnovabili, Coordinamento Nazionale Terre Nostre e il Coordinamento Umbro Terre Nostre che sta organizzando per sabato 25 maggio 2013 alle ore 15 ad Assisi la “Prima marcia nazionale per l’aria, l’acqua, la terra e il cibo sani”. Un’importante occasione per ribadire il NO al biogas e alle biomasse, a cui parteciperanno tutti i comitati “NO BIOGAS” d’Italia per chiedere una drastica riduzione degli incentivi e una nuove leggi a riguardo. Tutti sono invitati a partecipare numerosi.

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