mercoledì 15 maggio 2013
la versione degli indagati dello scandalo rifiuti di ponza
Uno dei punti cardine dell’inchiesta riguarda la commissione che assegnò la gara d’appalto
La versione degli indagati
Oggi le quattro persone arrestate sabato saranno sentite per rogatoria E’ una settimana decisiva per gli sviluppi
dell’indagine sui rifiuti a Ponza perché
dalle dichiarazioni che renderanno gli arrestati
(se decideranno di rispondere al
giudice) si potrà capire qualcosa di più sul
sistema De Vizia e su quello che è accaduto
sull’isola negli ultimi quattro anni. L’ap -
palto su cui sono ancora in corso le verifiche
è stato aggiudicato ad aprile 2009 e
secondo gli inquirenti in modo non lecito. I primi interrogatori
nell’ambito dell’inchiesta
relativa allo scandalo dei
rifiuti a Ponza si svolgeranno
questa mattina per rogatoria
al Tribunale di Avellino.
Domani dovrebbe essere
la volta di Antonio Baris,
difeso dall’avvocato Palombo
di Esperia, e Antonio
Avellino, difeso
dall’avvoc ato
Zecca di Salerno.
La versione dei
quattro principali
indagati, oltre a
Baris e Avellino ci
sono anche Vincenzo
e Nicola De
Vizia, sarà importante
per capire
qual è la strategia
difensiva in relazione
alle contestazioni
contenute
nelle cento pagine
dell’ordinanza del
gip, Mara Mattioli.
I cardini di questa
inchiesta sono
due: la mancata
applicazione da
parte della società
delle clausole
contrattuali come previsto
dalla gara d’appalto e
l’omissione dei controlli,
più un’appendice riferibile
a ll ’aggiudicazione stessa
del bando alla De Vizia
Tranfer. Tanto che risultano
indagati i membri della
commissione che scelse
questa società, nonostante
con l’offerta economica e
di servizi si fosse classificata
terza. Tra le lacune
vistose, per le quali la Finanza
ha presentato prove
già nel primo dossier inviato
alla Procura, c’è la raccolta
differenziata «finta».
Cui si aggiungono i costi
gonfiati per mezzi e personale.
Fra i macchinari inseriti
nell’offerta presentata
da De Vizia alla commissione
giudicatrice dell’ap -
palto c’erano una gru e un
press container che però
non sono mai arrivati
sull’isola di Ponza. Essendo
stati considerati necessari
al corretto espletamento
del servizio di raccolta e
trasporto, come mai nessuno
si è accorto di nulla e
non ci sono state mai contestazioni
per due anni? Da
aprile 2009 a novembre
2011 questi mezzi non sono
stati usati, nessuno li ha
visti sull’isola ma l’ammi -
nistrazione allora in carica
e i dipendenti addetti al
Settore Ambiente non hanno
notato incongruenze. Le
primissime eccezioni sulla
gru e il press container arrivano
quando la De Vizia
cita in giudizio il Comune
per avere il saldo delle fatture
relative al servizio di
igiene urbana a Ponza. In
quel momento la Guardia
di Finanza sta già indagando
su delega e ha raccolto le
prime prove. Si tratta di
foto che ritraggono i rifiuti
ingombranti depositati in
luoghi non previsti come
isola ecologica o comunque
come deposito temporaneo.
Per la raccolta degli
ingombranti la società aveva
chiesto, peraltro, la liquidazione
di una fattura
aggiuntiva non supportata
da incarico ad hoc.
Graziella Di Mambro http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/fd3b882fecb54979a3a45832054d6946
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