mercoledì 15 maggio 2013

Ponza appalto rifiuti malato fin dall'inizio grazie alla commissione

De Tata, Ialongo e Vagliani hanno omesso le verifiche sui numeri
Quel sì a occhi chiusi
Appalto «malato» dall’inizio, grazie alla Commissione
Al lato il sostituto
procuratore
Giuseppe Miliano
e sotto il gip
Mara Mattioli
LA truffa sui rifiuti a Ponza
è cominciata subito,
all’indomani dell’aggiudi -
cazione della gara d’appal -
to. C’era un metodo concordato
tra Vincenzo De
Vizia, il suo capo area per
la provincia di Latina, Antonio
Baris e il capocantiere
sull’isola Antonio Avellino
che veniva portato avanti
«senza problemi, grazie
alla connivenza del sindaco
Porzio, dell’assessore Pesce
e del funzionario Fausto
Balzano. Il primo anno di
gestione c’è stato un bluff
di 2 milioni di euro.
La gara d’appalto per i rifiuti di Ponza
venne aggiudicata il 27 febbraio del 2009 e
il contratto è stato stipulato il 10 aprile
successivo. Sindaco e giunta comunale
hanno sottoscritto l’aggiudicazione della
gara senza rimettere gli atti alla Commissione
perché si accertasse la congruità
delle altre offerte, dichiarate anomale dalla
commissione medesima nella seduta del
29 gennaio 2009. Componenti della giunta
e consiglieri risultano indagati per questo
motivo e come loro i membri della commissione,
Pasqualino De Tata, Vincenzo
Ialongo e Tonina Vaglioni. Tutti e tre nella
stessa seduta del 29 gennaio 2009, «escludevano
illegittimamente due partecipanti
e concorrenti nella gara dei rifiuti solidi
urbani del Comune di Ponza»; si trattava
della Aimeri Ambiente srl e della Ecological
Service srl; dunque sempre quel giorno
e nella medesima seduta i commissari affidavano
punteggi non motivati sulle offerte
tecniche presentati dalle partecipanti,
non rilevando parimenti in relazione
all’offerta tecnica prodotta dalla De Vizia
Trasfer spa il macroscopico ed evidente
errore di dimensionamento della raccolta
differenziata che snaturava l’intero impianto
progettuale proposto, determinando
di fatto l’impossibilità di pervenire agli
obiettivi dichiarati di resa di tale raccolta»
Sempre De Tata, Ialongo e Vaglioni hanno
escluso illegittimamente «i restanti concorrenti...
favorendo di fatto la De Vizia a
cui veniva affidato in via provvisoria l’ap -
palto, omettendo nel contempo di svolgere
sulla relativa offerta la necessaria valutazione
di congruità anche in considerazione
delle contestate anomalie evidenziate e
messe a verbale, che se fatte risaltare
avrebbero messo in luce costi industriali
non sostenibili dall’i m p re s a » . http://latina-oggi.it/public/newspaper/read/hash/39effe34337b7630e893f3cc08ad7c10

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