domenica 2 giugno 2013

Tivoli il gioiello perduto di Villa Adriana perso tra aree chiuse, transenne e pericolo di crolli

C’era una volta Villa Adriana UN GIOIELLO PERDUTO FRA AREE CHIUSE, TRANSENNE, PERICOLI DI CROLLO di Nello Trocchia Il fatto quotidiano 2 giugno 2013 Il capolavoro dell’umanità è un crocevia di avvisi ‘pericolo di crollo’, aree interdette, lavori non finiti nonostante i cartelli indichino la data di consegna, ampiamente superata. Scrigno di storia lasciato al buon cuore dei visitatori, in qualche occasione incivili ospiti, con una vigilanza inesistente, 40 addetti in tutto, meno di una decina a turno. È questa la fotografia della villa dell’imperatore Adriano a Tivoli, a poco meno di 30 km da Roma. Un gioiello entrato dal 1999 nel patrimonio mondiale dell’Unesco, minacciato lo scorso anno addirittura dall’idea di una discarica nelle vicinanze, proposta poi cassata dall’allora governo Monti grazie alla tenacia dei comitati e a una mobilitazione internazionale. Il viaggio inizia all’ingresso della villa dove i servizi igienici sono inutilizzabili. “Stanno lì da qualche anno, ma non vengono mai completati” racconta una dipendente del bookshop. Manca l’attacco alla fogna comunale. Assente anche un punto di ristoro. La villa si estende lungo 120 ettari, sono 40 quelli visitabili. Si parte dal teatro Greco visibile solo dall’esterno. Chiusi anche i percorsi sotterranei, l’ingresso principale del teatro Marittimo e diverse aree della dimora dove l’imperatore Adriano trascorse i suoi giorni tra incanti di terme, statue e giardini. Sul Fatto Tv mostriamo l’assenza totale di controlli e l’accesso agevole nelle aree vietate. “La villa è enorme e noi siamo appena 40. Facciamo il possibile, siamo sottodimensionati rispetto alle reali necessità” racconta un vigilante. Dalla direzione della villa rassicurano che alcuni percorsi potrebbero essere riattivati appena i fondi, pochi, passeranno il vaglio dell’iter procedurale. All’interno dell’Antiquarium del Canopo è allestita una mostra dedicata alla scrittrice Marguerite Yourcenar che firmò il capolavoro letterario ‘Memorie di Adriano’, area dove è attivo un sistema di videosorveglianza così come il Pecile è mirabile ora senza il transennato. Segnali, ma restano diffusi i cartelli ‘scavi’ o ‘pericolo di crollo’ così come le aree chiuse e quelle incustodite. Nel parco archeologico sono in corso alcune opere di “restauro conservativo”. Il cartello dei lavori è implacabile: consegna prevista per il 14 aprile di quest’anno. In ritardo come il progetto di rilancio complessivo della villa, capolavoro dell’umanità.

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