Ancora respinta una richiesta di revoca del provvedimento sull'impianto. Il giudice: "La produzione dello stabilimento è tuttora altamente pericolosa". Per il magistrato i tempi di realizzazione della nuova Aia sono “incompatibili con le improcrastinabili esigenze di tutela della salute" di cittadini e lavoratori
I tempi di realizzazione della nuova Aia, insomma, sono “incompatibili con le improcrastinabili esigenze di tutela della salute della popolazione locale e dei lavoratori del Siderurgico” scrive il gip. Tutela che “non può essere sospesa senza incorrere in una inammissibile violazione dei principi costituzionali” (articoli 32 e 41). Come è possibile, sulla base di quanto emerso dalle indagini, “autorizzare comunque l’Ilva alle attuali condizioni e nell’attuale stato degli impianti in sequestro, a continuare da subito l’attività produttiva”, senza “prima pretendere” gli interventi di risanamento?
Il 6 dicembre prossimo invece, dinanzi al tribunale del riesame di Taranto, sarà discussa l’istanza di dissequestro del prodotto finito e semilavorato giacente sulle banchine dell’area portuale del siderurgico. Al prodotto sono stati apposti i sigilli il 26 novembre scorso, sempre nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale, poichè secondo l’accusa il prodotto giacente è stato ottenuto utilizzando gli impianti dell’area a caldo sotto sequestro senza facoltà d’uso del 26 luglio scorso.
L’Ilva questa sera ha inoltre annunciato oggi ai sindacati il ricorso alla cassa integrazione per 1.031 persone sino al 3 dicembre prossimo in conseguenza dei danni agli impianti provocati dal tornado che si è abbattuto sullo stabilimento siderurgico lo scorso mercoledì. I reparti interessati sono le acciaierie 1 e 2, i pontili a mare, la gestione rottami ferrosi piu’ altri impianti minori. Il numero maggiore di addetti è concentrato all’acciaieria 2 dove operano 550 unità. In queste aree si sta effettuando una verifica delle condizioni di sicurezza e di agibilità visto che il tornado ha sollevato le coperture dei capannoni e messo a rischio le stesse strutture. Il 3 dicembre le parti si reincontreranno per fare il punto della situazione ma i sindacati non escludono che già il 3 dicembre alcuni di questi impianti possano ripartire concludendo i lavori di ripristino e di messa in sicurezza. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/30/ilva-procura-di-taranto-respinge-listanza-di-dissequestro-dellarea-a-caldo/431991/
Nessun commento:
Posta un commento