di SAVERIO FRAGASSIMODUGNO
- Nell’occhio del ciclone la centrale turbogas «Sorgenia». Nei giorni
scorsi, da Palazzo di città è partita la richiesta perché l’impianto di
produzione di energia elettrica a ciclo combinato acqua-gas metano,
venisse inserito nell’elenco dei siti a rischio, in rispetto alle
direttive «Seveso», per la presenza di materiale pericoloso.
Recentemente, invece, il sindaco Mimmo Gatti e l’assessore all’Ambiente,
Agostino Di Ciaula, hanno scritto ad Arpa Puglia (agenzia regionale per
la prevenzione e la protezione dell’ambiente) chiedendo di accertare se
vi sia, o meno, un potenziale rischio di contaminazione da sostanze
radioattive. Immediata la risposta di Arpa che ha chiesto ai responsabili della centrale un accesso all’impianto, per poter prelevare campioni di polvere, emesse dai camini, delle materie prime e di scarto del ciclo produttivo, onde verificare, appunto, l’eventuale esistenza di un rischio contaminazione. Ma da cosa nasce la richiesta del Comune di Modugno? «Recenti evidenze pubblicate in letteratura internazionale (febbraio 2012) – ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente, Agostino Di Ciaula - hanno segnalato la presenza di radionuclidi (in particolare 210Po e 210Pb) nei prodotti di combustione del gas naturale in impianti per la produzione di energia elettrica (centrali termoelettriche alimentate a metano)», esattamente come l’impianto modugnese. Da qui, insomma, l’allarme e la nota inviata agli organi di sorveglianza: «Per tale motivo, al fine di tutelare la salute pubblica e nel rispetto del principio di precauzione - ha aggiunto Di Ciaula – è stata inviata ad Arpa Puglia una richiesta motivata di verifica dello stato di possibile contaminazione da radionuclidi delle ceneri e dei fumi prodotti dalla centrale Sorgenia». E ancora: «Arpa – ha annunciato l’assessore Di Ciaula - ha risposto celermente e positivamente alla sollecitazione, chiedendo e ottenendo da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di inserire la centrale termoelettrica di Modugno fra i casi-studio di un gruppo di lavoro interagenziale nazionale (Norm, “Naturally Occurring Radioactive Materials”), che si sta occupando della problematica delle pratiche industriali che comportano l’impiego di materiali radioattivi presenti in natura. In conseguenza di questo, Arpa ha già chiesto a Sorgenia di consentire l’accesso alla centrale a personale tecnico, per prelevare campioni da esaminare». Nei prossimi giorni, su adesione di Sorgenia, così, saranno effettuati i prelievi dei campioni. «L’interesse mostrato da Arpa Puglia per tale questione, la fattiva e rapida collaborazione dell’agenzia regionale e l’inserimento della centrale Sorgenia nell’elenco degli impianti valutati dal gruppo “Norm” a livello nazionale – ha concluso Di Ciaula - sono sicuramente validissime garanzia di tutela per la salute dei residenti nei territori limitrofi alla centrale».http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=566774&IDCategoria=1 |
domenica 18 novembre 2012
Sorgenia di Modugno indagine dell'Arpa sul rischio delle polveri
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