Per questo motivo invitiamo i cittadini della provincia di Latina a partecipare alla consultazione on line promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico sulla strategia energitica per i prossimi anni:
Ci si può collegare al sito cliccando QUI (http://www.sviluppoeconomico. gov.it/index.php?option=com_ content&view=article&viewType= 1&id=2024513&idarea1=0& idarea2=0&idarea3=0&idarea4=0& andor=AND§ionid=4& andorcat=AND&partebassaType=0& idareaCalendario1=0&MvediT=1& showMenu=1&showCat=1& showArchiveNewsBotton=0& idmenu=3367) e poi sulla pagina raggiunta cliccando su "partecipa alla consultazione" in basso a destra.
Riteniamo che sia molto importante far sentire la nostra voce su un argomento decisivo per il futuro delle persone, delle economie e dei nostri paesaggi di terra e di mare.
GLI OBIETTIVI DIVERSI PERSEGUIBILI E LE
NOSTRE PRIORITA’ (http://www.nuovosensocivico. blogspot.it/2012/11/le- risposte-di-nuovo-senso- civico-al.html)
-Premessa
Il primo dato da cui partire è che l’Italia
ha una sovra-offerta di energia elettrica, dato ulteriormente accentuato
dall’attuale gravissima crisi economica di sistema.
Basta collegarsi sul sito dell’operatore Terna
per averne la conferma in tempo reale seguendo i grafici aggiornati ogni
quindici minuti: in Italia la potenza elettrica installata (ovvero la
potenza massima erogabile dalle centrali) è pressocchè doppia rispetto alla
richiesta.
Le autorevoli conferme a questo dato sono
molteplici e certamente non solo di parte.
E’ la stessa Confindustria ad affermare
che l’Italia “è un Paese che ha una sovracapacità ormai strutturale di
produzione elettrica di oltre il 30%” (fonte: QualEnergia.it - 20
luglio 2012).
Agostino Re Rebaudengo, Presidente dell’APER (Associazione
Produttori Energie Rinnovabili) dichiara: “L’Italia negli ultimi 10-15 anni
ha registrato ancora grandi investimenti in impianti tradizionali per la
produzione di energia. Il risultato, un po’ assurdo è che noi attualmente
abbiamo una capacità produttiva in grado di fornire il doppio dell’energia elettrica
che consumiamo. Gli impianti a gas e petrolio funzionano spesso al 40% delle
loro capacità. Devo dire che tuttora cerco di comprendere, e non ci riesco,
con quali criteri gli operatori continuano a investire in centrali alimentate a
metano.” (fonte: Sette Green/Corriere della Sera – 22 marzo 2012).La prima conclusione è quindi che, per quanto
riguarda l’energia elettrica, l’Italia non ha bisogno di ulteriori fonti di
approvvigionamento per il suo fabbisogno.
Se non vengono rispettate una serie di specifiche
condizioni che quasi mai si realizzano proprio a causa della redditività legata
agli incentivi statali sono
le principali cause che sconsigliano l’installazione di centrali a biomasse o
biogas.
-Primo obiettivo: il risparmio energetico,
la riduzione degli sprechi e la modifica degli stili di vita e di consumo.
-Secondo obiettivo: rimodulare il peso
delle varie componenti energetiche favorendo le fonti davvero pulite e
rinnovabili (fotovoltaico, solare, eolico, trattamento meccanico biologico a
freddo delle biomasse, idroelettrico, ecc.) che vanno valutate nelle forme di
installazione privilegiando quelle piccole e diffuse, realizzate alle migliori
condizioni tecnologiche e di sostenibilità sostituendole gradualmente a quelle
fossili tradizionali.
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