sabato 17 novembre 2012

centrale nucleare Borgo Sabotino edificio turbine demolito a dicembre

A Sabotino per il bilancio dell’attività ieri Sogin ha esposto gli obiettivi della bonifica Centrale nucleare, via un altro pezzo Edificio turbine demolito entro dicembre In un mese sarà smantellata la struttura di 120mila metri cubi in cemento ENTRO la fine di dicembre sarà ultimata la demolizione dell’edificio turbine, una delle porzioni più consistenti della centrale nucleare di Borgo Sabotino. Un aggiornamento sui lavori di bonifica ed il crono programma dei prossimi interventi è stato prospettato ieri dai vertici della Sogin - la società di Stato deputata alla gestione dei siti nucleari - nel corso di un vertice al quale erano presenti anche il prefetto di Latina Antonio D’Acunto ed il sindaco Giovanni Di Giorgi, oltre ad una rappresentanza di politici ed associazioni di imprese e sindacati. Contemporaneamente ai lavori in corso per lo smaltimento dell’edificio turbine - una struttura in cemento armato lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24 con un volume di 120mila metri cubi - saranno realizzati gli impianti tecnologici per il deposito temporaneo D1, proseguono i lavori di realizzazione dell’im p i a n t o per l’estrazione e il condizionamento dei fanghi radioattivi, poi si procederà alla rimozione degli involucri metallici delle soffianti dell’edificio reattore, quindi sarà smantellata parte dell’edificio controllo e altri edifici minori. Saranno inoltre avviate le operazioni di svuotamento e bonifica della piscina che conteneva il combustibile irraggiato. La grafite che conteneva il combustibile per ora non si tocca, almeno fin quando non sarà realizzato il deposito nazionale. Tra i dati rappresentati da Giuseppe Nucci, amministratore delegato di Sogin, dopo è di 6,5 miliardi di euro. Complessivamente, il valore della bonifica dei siti laziali e campani è pari a 1,3 miliardi di euro, dei quali 704 per la sola centrale di Latina. Nei prossimi quattro anni Sogin realizzerà nei siti nucleari italiani lavori di bonifica per 508 milioni di euro, dei quali 178 milioni per gli impianti di Latina, Garigliano e Casaccia. A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. Continua spedita, quindi, l’attività di bonifica che riporterà il prato verde su buona parte dell’area occupata dalla prima centrale nucleare del Paese. Un pezzo di storia affidato nelle mani del primo cittadino Giovanni Di Giorgi che ieri ha ricevuto dall’Ad Nucci un pezzo decontaminato della turbina. A.R.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0beecd/pag08latina.pdf

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