sabato 17 novembre 2012

Latina rifiuti l'emergenza voluta dal malaffare e dalla cattiva amministrazione

Cosa succede nel mondo della gestione dell’immondizia, corsa per «saltare» le multe Ue L’emergenza evitabile Discarica sempre più grande, a luglio un impianto capace di «limitare» i conferimenti L’emergenza rifiuti potrebbe esplodere proprio mentre la Regione Lazio va avanti a piccoli passi e in regime di sola gestione ordinaria. Oppure potrebbe prendere un’altra strada, almeno da luglio prossimo, quando entrerà a regime l’impianto privato autorizzato dalla Pisana al trattamento meccanico biologico, ossia quella selezione che il Settore Ambiente della Regione chiede a tutti i Comuni pontini dallo scorso mese di aprile. La situazione attuale, di stallo, viene in realtà tollerata in attesa che qualcosa sul fronte degli impianti di pretrattamento si sblocchi. Le due strutture delle società che gestiscono la discarica sono in via di costruzione ma comunque in ritardo. La Regione Lazio quest’anno si è sempre rifiutata di autorizzare per iscritto il c on fe ri me nt o a Montello in assenza di tr att amen to p r el i m i na r e m a s i v a ava n t i c omunque e la d i s c a r i c a continua a c r e s c e r e . Sembra un nodo inestricabile. Nel f r a t t e m p o procede anche l’amplia - m e n t o d e l l ’ u n i c o impianto di p r e t r a t t amento già in funzione, quello della Rida di Aprilia. Secondo il progetto sarà ultimato, appunto, a luglio del prossimo anno e da quel momento potrà trattare fino a 450mila tonnellate di rifiuti; se tutti i Comuni dovessero aderire all’ordi - ne della Regione di trattare i rifiuti solidi urbani prima di andare in discarica sui siti di Montello ci sarebbe una riduzione superiore al 75% dell’attuale carico, cioè 350mila tonnellate in meno. Forse potrebbe essere questa la salvezza dall’emergenza. Ma non dalle multe comunitarie cui tutta la regione Lazio si è esposta fino ad oggi proprio a causa della carenza di impiantistica. Per Provincia, Comuni e per la stessa Regione è una corsa ad evitare responsabilità sulle multe. Per esempio la Provincia fin dal 2010 ha formalmente invitato le amministrazioni comunali ad effettuare il pre trattamento nell’impianto autorizzato di Aprilia. E nel frattempo la stessa Provincia impugnava i progetti per la costruzione di un secondo impianto, quello di Ecoambiente. E questo non ha fatto che ritardare ulteriormente il riassetto della rete di impianti espressamente richiesta dall’Ue. L’ultimo sopralluogo alla struttura in costruzione fatta dall’U ffi c i o ambiente della Provincia e dall’Arpa è dello scorso maggio con parere favorevole ma anche in queste condizioni bisognerà aspettare altri otto mesi per cercare di evitare sia un altro ampliamento a Montello che sanzioni comunitarie. E il tutto mentre sullo sfondo c’è il «caso Roma» dove non si riesce a trovare una soluzione alternativa alla discarica in funzione. Una bomba ad orologeria così vicina a Montello da lasciare vivo il timore di un trasferimento temporaneo a Latina, a prescindere dalla costruzione di nuovi impianti.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0beecd/pag05latina.pdf

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