mercoledì 5 giugno 2013
smantellamento centrale nucleare Borgo Sabotino le solite promesse da marinaio sui posti di lavoro e coinvolgimento delle aziende locali
La critica dell’Ance nei confronti della Sogin: «Solo promesse»
Smantellamento della centrale,
dimenticate le imprese locali - Sono stati firmati
protocolli d’intesa
mai rispettati «MOLTE promesse ma scarso
coinvolgimento delle imprese
del territorio». E’ il commento
dell’Ance, l’associazione na-
zionale dei costruttori edili, in
relazione alla mancata applica-
zione degli accordi che erano
stati messi nero su bianco tra le
parti quando si è trattato di
pianificare le operazioni di de-
commissioning, lo smantella-
mento della centrale nucleare
di Borgo Sabotino. L’Ance fa
esplicito riferimento a dei pro-
tocolli d’intesa firmati ormai
da due anni con le organizza-
zioni imprenditoriali del terri-
torio finiti in una bolla di sapo-
ne.
«Le promesse mirabolanti circa le ricadute sull’economia
per la crescita quali-quantitati-
va dell’imprenditoria locale,
che sarebbe stata chiamata a
cimentarsi su standard e livelli
più elevati - una sorta trampo-
lino di lancio per il migliora-
mento delle performance
aziendali - si legge nella nota
dell’Ance - si sono dimostrate
di scarso contenuto. Sostan-
zialmente si sarebbe dovuta al-
zare l’asticella in modo che le
imprese pontine ne approfittas-
sero per crescere, anche fuori circa le ricadute sull’economia
per la crescita quali-quantitati-
va dell’imprenditoria locale,
che sarebbe stata chiamata a
cimentarsi su standard e livelli
più elevati - una sorta trampo-
lino di lancio per il migliora-
mento delle performance
aziendali - si legge nella nota
dell’Ance - si sono dimostrate
di scarso contenuto. Sostan-
zialmente si sarebbe dovuta al-
zare l’asticella in modo che le
imprese pontine ne approfittas-
sero per crescere, anche fuori del territorio, accompagnate,
anzi tenute per mano, dalla So-
gin».
Evidentemente così non è sta-
to, anzi.
«Ci troviamo sostanzialmen-
te con un pugno di mosche - si
legge ancora nella nota
dell’Ance - pochissime azien-
de coinvolte, spesso in attività
d’importo e attività marginali,
anche perché se si sale di valore
l’appalto diventa appannaggio
della Consip e in questo caso
non basta essere accreditati So-
gin, ma occorre vincere l’ap -
palto della prima. Ora, al di la
del grande sforzo mediatico
che puntualmente viene com-
piuto con dispiegamento di ri-
sorse e mezzi davvero notevoli,
poco o nulla si costruisce nelle
realtà locali che rimangono tri-
butarie di pesanti servitù e vin-
coli e non usufruiscono del giu-
sto ristoro. La possiamo defini-
re l’ennesima presa in giro.
Sarebbe auspicabile - hanno
concluso - che almeno il siste-
ma politico locale si rendesse
conto dell’ulteriore predazio-
ne, ponendosi al fianco degli
imprenditori e non del più for-
te». Insomma, la servitù della
centrale nucleare, spenta ormai
da anni, continua a pesare trop-
po sulle spalle del territorio, di
chi ci vive, ma anche su quelle
imprese che, magari, hanno
puntato anche alle operazioni
di decommissiong della centra-
le per tentare un rilancio. Latina Oggi 5 giugno 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento