giovedì 4 luglio 2013

La resa di Acqualatina: La spa ha chiesto aiuto al Comune per mantenere aperti gli sportelli al pubblico

Latina Oggi, Giovedì 4 Settembre 2013

La spa ha chiesto aiuto al Comune per mantenere aperti gli sportelli al pubblico
La resa di Acqualatina
Il gestore non riesce a pagare affitto, bollette e personale dipendente

DI MARCO DI LUCIANO

Acqualatina alza bandiera bianca e chiede aiuto al nemico di sempre, il Comune di Aprilia. Per tenere aperto l’uffi - cio in città la spa ha chiesto, durante il vertice delle scorse ore con il sindaco Antonio Terra, sostegno per la fornitura di un locale, il pagamento delle bollette e di mettere a disposizione il personale dipendente. Tutto a spese del Comune di Aprilia. «Un vero e proprio paradosso – ha commentato a caldo il primo cittadino di Aprilia – che vede una inversione di ruoli naturali che suscita fortissimi dubbi. La decisione di Acqualatina, infatti, scaturisce dalla grave quanto nota situazione economica della stessa società, che preoccupa tutti noi non solo per il venir meno del servizio pubblico ma anche per aspetti occupazionali ». L’occasione però è ghiotta per mandare messaggi alle forze di opposizione, in particolar modo nei confronti del consigliere Pd Tomassetti. «Con che coraggio - ammonisce Terra - si possano rilasciare dichiarazioni tanto faziose quanto infondate al solo scopo di gettare discredito nei confronti de ll’avversario politico. Faccia chiarezza chiedendo quale sia la posizione dei Sindaci della sua area politica nel contesto dell’Ato4 che, troppo spesso, al di là della facciata hanno assunto o avallato decisioni lontane dagli interessi della comunità che rappresentano. Se proprio loro non ci avessero isolato nelle Conferenze dei Sindaci, oggi le cose con Acqualatina starebbero in modo diverso». Gli obiettivi della maggioranza restano due: una gestione pubblica del servizio e la tutela dei cittadini che, sottolinea il primo cittadino, «oggi subiscono l’ennesima vessazione causata non già dall’atteggiamento poco dialogante del Sindaco ma, evidentemente, da una gestione male orientata della società Acqualatina, da sempre in balìa di quella filiera di governo che qui si chiama Pdl, sostenuta con atteggiamento disinvolto dal Pd anche nelle scelte ritorsive qual è quella di non investire sul territorio comunale perché ritenuto a torto altamente moroso». La vicenda avrà uno strascico istituzionale. Il sindaco porterà l’appello della società Acqualatina prima in Giunta e poi in Consiglio comunale.

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