Latina Oggi, Giovedì 4 Settembre 2013
La spa ha chiesto aiuto al Comune per mantenere aperti gli sportelli
al pubblico
La resa di Acqualatina
Il gestore non riesce a pagare affitto, bollette e personale
dipendente
DI MARCO DI LUCIANO
Acqualatina alza bandiera bianca e chiede aiuto al nemico di sempre,
il Comune di Aprilia. Per tenere aperto l’uffi - cio in città la spa
ha chiesto, durante il vertice delle scorse ore con il sindaco
Antonio Terra, sostegno per la fornitura di un locale, il pagamento
delle bollette e di mettere a disposizione il personale dipendente.
Tutto a spese del Comune di Aprilia. «Un vero e proprio paradosso –
ha commentato a caldo il primo cittadino di Aprilia – che vede una
inversione di ruoli naturali che suscita fortissimi dubbi. La
decisione di Acqualatina, infatti, scaturisce dalla grave quanto
nota situazione economica della stessa società, che preoccupa tutti
noi non solo per il venir meno del servizio pubblico ma anche per
aspetti occupazionali ». L’occasione però è ghiotta per mandare
messaggi alle forze di opposizione, in particolar modo nei confronti
del consigliere Pd Tomassetti. «Con che coraggio - ammonisce Terra -
si possano rilasciare dichiarazioni tanto faziose quanto infondate
al solo scopo di gettare discredito nei confronti de ll’avversario
politico. Faccia chiarezza chiedendo quale sia la posizione dei
Sindaci della sua area politica nel contesto dell’Ato4 che, troppo
spesso, al di là della facciata hanno assunto o avallato decisioni
lontane dagli interessi della comunità che rappresentano. Se proprio
loro non ci avessero isolato nelle Conferenze dei Sindaci, oggi le
cose con Acqualatina starebbero in modo diverso». Gli obiettivi
della maggioranza restano due: una gestione pubblica del servizio e
la tutela dei cittadini che, sottolinea il primo cittadino, «oggi
subiscono l’ennesima vessazione causata non già dall’atteggiamento
poco dialogante del Sindaco ma, evidentemente, da una gestione male
orientata della società Acqualatina, da sempre in balìa di quella
filiera di governo che qui si chiama Pdl, sostenuta con
atteggiamento disinvolto dal Pd anche nelle scelte ritorsive qual è
quella di non investire sul territorio comunale perché ritenuto a
torto altamente moroso». La vicenda avrà uno strascico
istituzionale. Il sindaco porterà l’appello della società
Acqualatina prima in Giunta e poi in Consiglio comunale.
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