domenica 21 luglio 2013

“ILVA, IL RISANAMENTO DI CLINI NON FERMERÀ LA STRAGE DI TARANTO”

Il medico, ascoltato in commissione Ambiente, smonta i dati contenuti nell’autorizzazione ambientale del governo: “Questa legge non basta per la sicurezza dei cittadini. In 12 mila resteranno a rischio elevato di cancro” FUTURO NERO ”Anche se la bonifica andasse in porto la Puglia manterrà il primato europeo di emissioni di sostanze altamente pericolose per la salute di Sandra Amurri inviata a Taranto L’Aia è in grado, se attuata completamente e nel rispetto della tempistica indicata, di assicurare la ‘sosteni - bilità’, del processo produttivo dell'Ilva con l'ambiente”. È quanto ha detto il ministro Orlando, in audizione in commissione Ambiente alla Camera. Dopo pochi giorni la Commissione, presieduta da Ermete Realacci del Pd, su invito del M5S ha ascoltato il dottor Agostino Di Ciaula di Isde per l'Italia (International Society for Digital Eatth-Medici per l'ambiente) che con l'obiettività delle evidenze scientifiche ha dimostrato l'esatto contrario. Ma le sue parole sono rimbalzate sulle facce annoiate dei deputati: ”Ho fatto il mio dovere - racconta - ora nessuno potrà dire ‘non potevo sapere’” dice al Fatto . “Questo disegno di legge è da tutti i punti di vista insufficiente per ristabilire minime garanzie sanitarie della popolazione e il pieno rispetto degli articoli 32 e 41 della Costituzione. Per il governo, la prosecuzione dell’attività industriale è condizione preliminare e necessaria per assicurare l’effettiva realizzazione degli investimenti per il risanamento ambientale. Dal punto di vista medico è come se un paziente con cirrosi alcolica si facesse pagare le cure dal suo venditore di superalcolici, a condizione che continui a comprarli e consumarli. Ormai – prosegue – hanno perso il contatto con la realtà, rendendo la salute umana un bene negoziabile. La lettura del ‘rapporto sulla valutazione del danno sanitario’ redatto dall'Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente, ndr) Puglia che confronta i danni attuali con quelli che si avranno se e quando la famigerata Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr), tanto sbandierata da Clini, che dovrebbe conciliare ‘salute’ ed ‘esigenze produttive’, verrà applicata, è sconvolgente. Ed è sottostimata. Ora – spiega il medico – rischia di avere un tumore (solo per l’inalazione degli inquinanti) una popolazione di 22.500 tarantini, una volta attuata l’Aia, entro il 2016, almeno 12.000 persone continueranno a essere sottoposti a rischio elevato di tumore maligno a causa dell’inquinamento industriale prodotto dalI’Ilva”. Lei sta dicendo che nel rapporto dell’Arpa c’è scritto che nonostante i provvedimenti migliorativi dell'AIA saranno emessi ancora 69,2 Kg/anno di benzo( a) pirene? Esattamente. Concentrazione che consentirà alla Puglia di mantenere il primato nazionale, forse europeo, di emissioni della sostanza cancerogena. E c’è scritto anche che l’impian - to emetterà 1.273 Kg/anno di cadmio, 22 g/anno di diossine, 46 g/anno di Pcb, solo per citarne alcuni? Addirittura ci sarà un incremento di concentrazione al suolo dei Pcb, che, come le diossine e i metalli pesanti, a differenza degli inquinanti gassosi, sono sostanze tossiche persistenti nell’ambiente, in quanto non sono biodegradabili. Si accumulano (“vivono” oltre un secolo) nei terreni, nei prodotti agricoli, nelle carni, nel latte animale e umano e in ogni altro tessuto biologico. Aumenterà l'emissione in atmosfera del nichel, del cromo e del benzene, noti agenti cancerogeni. Il piombo resterà inalterato con buona pace dei tumori e dei disturbi cognitivi dei bambini. L'Aia concede all’Ilva, concentrazioni di diossina fino a 0,3 ng al m3, se si considera che ogni camino può produrre sino a 500.000 m3 all'ora di fumi, si può affermare che ogni ora, da ogni camino dell’Ilva, saranno emessi da 10.000 a 150.000 ng di diossine. Una concentrazione assai pericolosa. ma è una prospettiva drammatia... Questa è solo una parte della verità gli inquinanti sono cancerogeni anche e soprattutto per ingestione, perché entrano nella catena alimentare, vengono introdotti con il cibo. Per le donne passano la barriera placentare e vengono trasmessi al feto, entrano nel latte materno e vengono “somministrati” ai neonati. E il passaggio di inquinanti attraverso la placenta determina, come è ben noto, l’in - sorgenza sia di varie malattie non neoplastiche che di tumori per le due generazioni successive a quella della madre esposte durante la gravidanza. Dà l'idea di come si sia potuto ancora una volta, spudoratamente, sacrificare vite umane sull’altare del profitto privato e far passare questo scempio per un’opera - zione salvifica? Continuare, dunque, a sostenere che l’Aia risolverà i problemi è una menzogna, un insulto ai tanti malati e morti di tumore? Certamente. I tarantini continueranno ad ammalarsi e a morire con o senza Aia fino a quando non verrà chiusa l'area a caldo. Il dottor Di Ciaula, a conclusione, ripensa alla sua audizione alla Camera e dice: “Ho dimostrato ogni mia parola. Mi torna in mente Alexander Dubcek: ‘La democrazia non è solamente la possibilità e il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere’. Non si può continuare a mettere pezze alle falle aperte da miserabili mercenari, né si può chiedere ai tarantini di continuare a subire tutto questo. E al commissario Enrico Bondi – conclude il medico – vorrei dire che i tumori del polmone nei non fumatori hanno caratteristiche epidemiologiche e istologiche completamente diverse da quelli che insorgono nei fumatori”. Il fatto quotidiano 20 luglio 2013

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