sui terreni dell'azienda ecofer (che pero' ha smentito)
L'ipotesi di una cava già esistente. Il commissario Sottile: «Non
avrà nulla a che vedere con Malagrotta». L'annuncio in settimana ROMA - A meno di ripensamenti delle ultime ore, i rifiuti di Roma
finiranno (già trattati) in una discarica sull'Ardeatina. Il dopo
Malagrotta, dunque, pare deciso.
La decisione sembra presa anche se
non ci sono conferme ufficiali: il commissario straordinario per i
rifiuti, Goffredo Sottile, dice e ripete che, «ovunque sarà, si tratterà
di una discarica che non avrà niente a che vedere con Malagrotta.
Adesso i rifiuti arriveranno già trattati, quasi inertizzati, né
pericolosi né fonti di cattivo odore».
Neanche una parola sul sito, che in ogni caso verrà annunciato nei prossimi giorni (la
comunicazione ufficiale del ministero è attesa per le prossime ore)
dallo stesso Sottile e dal ministro competente. Eppure, anche in assenza
di conferme ufficiali, pare quasi certo che la nuova discarica di Roma
sorgerà in zona Ardeatina, e con ogni probabilità sui terreni
dell'azienda Ecofer, società del nord Italia che ha già smentito la
notizia. Ma, salvo sorprese, tra qualche giorno dovrebbe arrivare la
conferma: i rifiuti di Roma andranno sull'Ardeatina.Il fronte della protesta cresce: «Domani mattina andrò personalmente in Campidoglio da Marino, poi dal presidente del Lazio Nicola Zingaretti e infine da Goffredo Sottile - annuncia il presidente del Municipio, Andrea Santoro, Pd - e consegnerò loro un documento dei cittadini». Stesso colore politico degli amministratori di Roma e Regione, idee diverse: «Il punto è che siamo tenuti all'oscuro di tutto, i tecnici del Municipio non sono stati convocati dalla commissione di Sottile che, pure, ha chiamato quelli di Campidoglio e Pisana. Io ho scritto una lettera a Sottile, ma non ho mai avuto risposte. Quella strada è una mulattiera, anche dal punto di vista del traffico le ripercussioni saranno consistenti».
L'assessore all'Ambiente, Estella Marino, esclude qualunque ipotesi in merito alla scelta: «Perché il commissario Sottile non ha formalizzato la scelta. Eviterei quindi di alimentare polemiche basate su informazioni parziali e non confermate, inducendo confusione tra i cittadini». Che però sono già decisi a protestare: al di là dei comitati, è il parroco del santuario del Divino Amore, Pasquale Silla, a chiedere un ripensamento: «Il santuario è una realtà che appartiene a tutti, non solo ai credenti. È nel verde. I parrocchiani si stanno organizzando per una protesta rumorosa, io posso solo sperare che ci ascolti chi può aiutarci...». L'assessore Estella Marino chiarisce: «Ribadiamo come l'amministrazione abbia chiesto rigore scientifico nei criteri di scelta e di realizzazione del nuovo sito, per salvaguardare la popolazione e l'ambiente. Il dato certo è che la nuova zona prescelta non prenderà mai le sembianze di Malagrotta: i rifiuti saranno trattati prima del conferimento e la quantità sarà minore». Proteste anche a Guidonia: scavi in corso per la costruzione di un impianto di Tmb e, dicono i cittadini, «per un allargamento della discarica». Le proteste, come si vede, non aspettano gli annunci ufficiali.
28 luglio 2013 | 11:09
Alessandro Capponi http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_luglio_28/discarica_rivolta_municipio-2222372312789.shtml
Nessun commento:
Posta un commento