mercoledì 10 luglio 2013
L’autostrada dei veleni da Rovigo a Vicenza fra i campi di granturco
TRA I 54 KM CHE COLLEGANO ROVIGO E VICENZA SAREBBERO STATI
SVERSATI RIFIUTI TOSSICI. APERTA UN’INCHIESTA, 27 INDAGATI L’INDAGINE
Nel fascicolo, tra i nomi
eccellenti, c’è il leghista
Attilio Schneck
I camion che colavano
il catrame provenivano
dalle vicine acciaierie di Paolo Tessadri Il fatto quotidiano 10 luglio 2013 Quell’autostrada è
una discarica. La
Valdastico Sud,
l’A31, potrebbe essere
un immenso deposito a
cielo aperto di scarti di fonderia,
altamente tossici. Questa è
l’ipotesi avanzata dal pm Rita
Ugolini della Direzione distrettuale
antimafia di Venezia, che
ha iscritto nel registro degli indagati
27 persone con l’accusa
di traffico illegale di rifiuti in
forma organizzata e falso ideologico.
Tra i nomi eccellenti Attilio
Schneck, leghista, ex presidente
dell’autostrada e ora alla
guida della A4 holding, la società
che controlla la stessa autostrada
Serenissima. Poi Flavio
Orlandi amministratore delegato
della Serenissima Costruzione,
società controllata
sempre dall’autostrada, Valeria
Caltana, amministratore delegato
dell’impresa Mestrinaro
spa, Antonio Beltrame, amministratore
delegato delle Acciaierie
Beltrame di Vicenza. E
il plurindagato Pierluca Localtelli,
finito in altre inchieste
analoghe in Lombardia. I rifiuti
di fonderia sarebbero stati sepolti
durante i lavori di costruzione
della Valdastico, a sud di
Vicenza, fra il 2009 e il 2012.
Una striscia nera fra i campi di
granoturco con il cromo che si
sarebbe riversato nei canali di
irrigazione.
IL SOSPETTOche quel materiale
non fosse proprio innocuo era
sorto quando un cane si era fermato
a bere in uno dei numerosi
canali scavati accanto all'infrastruttura
in costruzione. Il cane
morì quasi all'istante, ucciso per
una sospetta perforazione dell'intestino.
Una fine, scrivevano
allora gli esperti, “dovuta all'elevato
livello di acidità dell'acqua
dei canali, a causa della contaminazione
per colpa dei rifiuti
di acciaieria”. Gli scarti di fonderia
sono infatti molto nocivi:
contengono dosi di metallo pesante
che se dispersi nei terreni
rischiano di inquinare la falda
acquifera, entrando nella catena
alimentare. Il sospetto è che di
quegli scarti ve ne siano tonnellate
sepolti un metro sotto la superficie
autostradale. Scorie che
potrebbero essere state disseminate
lungo molti tratti dei 54,3
chilometri della Valdastico Sud,
l’arteria che collega le province
di Vicenza e di Rovigo: un’opera
da oltre un miliardo di euro. Per
ora le analisi hanno riguardato
alcune porzioni autostradali, affidate
a due periti, Paolo Rabitti
e Gian Paolo Sommaruga. E i risultati
confermerebbero il seppellimento
di scarti di fonderia
non trattati. Ora il pm vuole vederci chiaro anche sull’intero
tronco autostradale Vicenza-
Rovigo e ha ordinato una
consulenza tecnica.
LA PENA per il reato di “traffico
illegale di rifiuti in forma organizzata”,
attraverso “un articolato
apparato organizzativo finalizzato
all’aggiramento delle
prescrizioni con conseguente
profitto per tutti i soggetti coinvolti”
va da uno a sei anni di carcere.
Quel traffico notturno di
camion, cominciato anni fa,
aveva insospettito molti cittadini:
“Di notte arrivavano anche
trenta camion e scaricavano il
materiale. Poi di giorno le ruspe
spianavano”, mentre le sostanze
tossiche sarebbero finite nel terreno,
fra i campi di granoturco.
E poi c’erano quelle targhe dei
camion: quasi tutte da Crotone
e Napoli, accanto ai mezzi della
Serenissima Costruzioni e della
Locatelli. Un cittadino si era
messo sulle tracce di quei camion
e aveva scoperto che la
maggior parte provenivano da
una grossa acciaieria di Vicenza,
la Beltrame spa, una delle più
grandi d'Italia. Le imprese di costruzioni
cercavano di correre ai
ripari e stendevano una coperta
di tessuto sintetico, ma la posavano
sopra le scorie e non sotto:
una misura più utile a nascondere
che a contenere il percolato.
A denunciare i fatti furono a
quel tempo Medicina Democratica
e l’Associazione italiana
esposti amianto. Dalle loro prime
analisi, quegli scarti “conte -
nevano metalli pesanti e sostanze
chimiche” altamente pericolose,
scrivevano nella loro denuncia
le due associazioni. Il sospetto
è che l’autostrada sia la
tomba di asfalto tossico della
Gomorra del Nord-Est.
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