lunedì 12 novembre 2012

L'Italia sott'acqua, vittime e danni: Lazio, Umbria, Friuli, Veneto, oggi piena Tevere e Arno

L’Italia ancora sott’acqua Vittime e danni per miliardi COLPITE TUTTE LE REGIONI DEL CENTRO, UN UOMO MUORE A VITERBO OGGI LA PIENA DI TEVERE E ARNO. I SINDACI: ALLARMI INASCOLTATI Il Fatto quotidiano 13 ottobre 2012 di Chiara Paolin La Maremma è un acquitrino. I fiumi straripano, l’autostrada è stata chiusa, l’energia elettrica va e viene. Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, dopo aver gestito l’emergenza di Massa Carrara per due giorni e due notti, ha lanciato l’sos: “Mandateci subito l’esercito”. E in effetti ieri non sono bastati uomini e volontari della Protezione civile per affrontare l’ondata di pioggia forte, in alcune zone fortissima, che ha travolto il nord e il centro Italia. I militari sono intervenuti soprattutto a Grosseto, area tra le più devastate dove si sono registrati feriti e vittime. Giovanni Serrati è morto nelle campagne di Capalbio: il corpo dell’uomo, un pensionato di 73 anni, è stato trovato dai carabinieri nel pomeriggio in un campo poco distante dall’auto sommersa. IN TUTTA la provincia di Grosseto sono state decine le persone salvate dagli elicotteri dei vigili del fuoco. Tra i recuperi effettuati quello di un bambino di un mese e di una donna incinta che ha partorito una bimba poco dopo esser stata trasportata all’ospedale Misericordia di Grosseto. Ma anche il nord della Toscana e la Liguria sono stati messi a dura prova. ''Poteva essere una catastrofe. L’ennesima, e annunciata” hanno scritto in una lettera congiunta i sindaci di Carrara, Angelo Zubbani, e Sarzana (La Spezia), Massimo Caleo, dopo il crollo di 50 metri del Muraglione, la fortificazione costruita dai tedeschi nel 1944 per segnare la Linea Gotica e che faceva da argine al torrente Parmignola straripato nella notte di domenica. L'esondazione del fiume, al confine tra i due Comuni, ha causato allagamenti a centinaia di case di Marina di Carrara e Marinella di Sarzana. E per oggi è attesa la piena dell’Arno, unità di crisi allertata a Firenze Situazione pesante anche in Veneto, soprattutto a Vicenza, e nel Friuli Venezia Giulia, con smottamenti e strade interrotte in più punti. Anche nelle Marche danni: il fiume Misa è uscito dal letto allagando la cittadina di Senigallia. Le linee ferroviarie tirreniche hanno subito interruzioni, sospensioni di treni, l’autostrada A1 tra Fabro e Valdichiana è stata chi usa al traffico. LAZIO Una marea alta due metri e la notte da passare a scuola LA PIENA DEL TEVERE è attesa per oggi a Roma, dove le banchine sul fiume sono state chiuse. Preoccupazione forte anche per la Valle dell’Aniene mentre si contano i danni nelle zone di Viterbo. Il fiume Fiora è esondato causando vasti allagamenti di strade e paesi: in diversi punti l’acqua ha raggiunto i due metri di altezza. Particolarmente colpita l’area di Montalto di Castro, dove 35 studenti dell'Istituto alberghiero e di altre scuole superiori che attendevano i pullman per raggiungere i paesi di residenza sono rimasti bloccati. Una parte, soprattutto i più giovani, sono stati alloggiati presso amici o conoscenti, un altro gruppo ha passato la notte nelle scuole medie di Montalto, dove la Protezione civile ha allestito una cinquantina di brande. Nella stessa scuola saranno ospitati anche altri sfollati che non hanno trovato posto nell’hotel requisito dal comune per gli sfollati di Marina di Montalto. Chiusa in più tratti l’Aurelia, viabilità in tilt, operazioni di soccorso lungo tutta la giornata di ieri e la nottata. Se oggi le precipitazioni dovessero continuare, sono previste vaste operazioni di evacuazione. UMBRIA “Una pioggia così non cadeva da almeno due secoli” ANTONIO CONCINA, sindaco di Orvieto, è sconvolto: “Da due secoli non vedevamo un’acqua così. Ci sono case allagate, scantinati distrutti. C’è gente che piange e si chiede come farà”. Il prefetto di Terni Vittorio Saladino ha attivato un’unità di crisi per la gestione delle emergenze causate dallo straripamento del fiume Paglia: oltre agli allagamenti l'interruzione della strada 71 Umbro-Casentinese, con la chiusura del ponte dell’Adunata che mette in comunicazione Orvieto con l’ospedale Santa Maria della Stella e gli edifici scolastici situati in località Ciconia. Chiuso anche il casello di Fabro lungo l’autostrada del Sole. - resta vietata la circolazione anche in via Angelo Costanzi (che conduce all’A1) e il ponte del'Adunata (quest’ultimo tranne che le emergenze). É stata chiusa la inoltre la strada Amerina dal casello dell’A1 fino al bivio di Tordimonte. La Regione chiederà lo stato di calamità naturale. VENETO E FRIULI “Bisogna verificare di chi è la responsabilità” PROPRIO ieri l’Ue ha stanziato 18 milioni di euro per l’alluvione del Veneto di un anno fa, ma Venezia e molti altri territori della regione sono finiti ancora una volta sott’a cqua. “Il Veneto è pronto a chiedere lo stato di calamità dopo il maltempo di questi giorni perchè è impensabile che il governo non dia un segno concreto di un aiuto a un territorio che paga le tasse e in misura molto superiore a quanto viene restituito” ha detto il governatore leghista Luca Zaia. Anche Antonio Cappellieri, procuratore di Vicenza, ha messo in evidenza il ripetersi di eventi dannosi in zona annunciando verifiche sulle responsabilità: ''Non intendiamo trascurare il fatto che Vicenza, a distanza di due anni, sia stata soggetta a pesanti inondazioni. Se ci sono state responsabilità, le troveremo”. A Padova si temeva per il fiume Bacchiglione, che ha minacciato di tracimare in più punti ma alla fine è rimasto nell’alveo. Il Friuli Venezia Giulia ha vissuto una giornata di paura con i principali corsi d’acqua gonfi: ancora sotto osservazione nella notte i fiumi Tagliamento, Livenza e Meduna.

Nessun commento:

Posta un commento