lunedì 12 novembre 2012

le indagini sulla discarica di Bari: Lombardi, Marcegaglia, Cerroni

Autorizzazioni e ambiente: dai Lombardi alla Marcegaglia IL PARADOSSO è già nell’accusa: “Gestione di rifiuti non autorizzata”. È un paradosso perché Rocco e Paolo Lombardi, un’autorizzazione, ce l’hanno eccome. La gara per gestire il ciclo dei rifiuti, nei 21 comuni dell’area di Conversano, era stata vinta nel 2004 dal Consorzio laziale rifiuti, ovvero il gruppo di Manlio Cerroni, il magnate dei rifiuti che gestisce l’immensa discarica capitolina di Malagrotta. L’anno dopo il Tar Puglia annulla la gara: subentra il gruppo di Emma Marcegaglia, che si consorzia – appunto - con la Lombardi Energia. Una gara che ora è nel mirino dei finanzieri guidati dal colonnello Antonio Quintavalle: verificheranno anche il sistema di tariffe pagate dai comuni per smaltire i rifiuti e destinate al consorzio. È alla Lombardi che spetta costruire la discarica incriminata e la cronologia è devastante: l’impianto entra in esercizio nel febbraio 2012, a maggio viene firmato il contratto con la Regione Puglia, a ottobre arriva il sequestro. Un ex operaio della Lombardi, Domenico Lestingi, denuncia al pm di Bari Baldo Pisani le presunte irregolarità nella costruzione dell’impianto. Poi con una ruspa dissotterra, dalle campagne vicine, quintali di rifiuti. Il pm – che indaga con l’ausilio della Gdf e del Noe dei Carabinieri - sequestra impianto e terre vicine: accusa Rocco e Paolo Lombardi di “gestione dei rifiuti non autorizzata”. Poi – per non bloccare il ciclo dei rifiuti – consente l’uso di una delle discariche e decide di scavare: un’analisi tecnica stabilirà se le accuse di Lestingi sono fondate. La Lombardi – difesa dall’avvocato Michele Laforgia – controbatte con una relazione di parte. E non si tratta dell’unico fascicolo aperto sulla gestione dei rifiuti in Puglia: a Modugno l’inceneritore della Eco- energia (gruppo Marcegaglia) è sotto sequestro. Processo in corso dal 13 ottobre: tra le accuse – per un progettista, un direttore dei lavori, il rappresentante legale di Ecoenergia e un dirigente regionale – c’è quella di aver iniziato i lavori con una valutazione di impatto ambientale nulla. Antonio Massari Il fatto quotidiano 13 novembre 2012

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