martedì 13 novembre 2012

Lazio elezioni regionali: la Polverini (bontà sua) comunicherà la data entro venerdì

Regionali, Zingaretti: "Subito al voto" Polverini: "La data entro venerdì" Conferenza stampa del candidato del centrosinistra alla Pisana: "Nessun motivo per non votare. Il Tar smonta ogni obiezione della Polverini. E sull'arresto di Maruccio commenta: "Fatto molto grave, bisogna voltare pagina". L'ex governatrice: "A fine settimana sapremo quando si vota" http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/11/13/news/regionali_l_appello_di_zingaretti_indire_il_voto_no_al_ricorso-46538766/?ref=HREC1-1 Nel giorno dell'arresto dell'ex capogruppo Idv alla Pisana, Vincenzo Maruccio, accusato di peculato per l'illecita appropriazione di fondi destinati al partito. E a meno di 24 dalla sentenza del Tar del Lazio che ha disposto alla governatrice uscente, Renata Polverini, di indire entro cinque giorni le elezioni, oggi torna all'attacco il candidato del centrosinistra alla Regione e presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "La sentenza del Tar è risolutiva. Non esiste alcun motivo di carattere legislativo o giuridico per non indire le elezioni. Solo un interesse partitico sta portando il Lazio nell'imbarazzo. Mi sento di fare un appello al buon senso a tutte le forze politiche e le autorità locali: non trasciniamo oltre una questione delicatissima che riguarda il diritto delle persone", ha incalzato Zingaretti durante una conferenza stampa convocata nello Spazio informale di via dei Cerchi a Roma. "Intendo indire le elezioni entro questa settimana d'accordo col governo, ho il dovere di farlo. Entro venerdì sappiamo quando si vota". Ribatte a distanza la Polverini, ai microfoni di 'Un giorno da pecora' su Rai radio 2. "Avevo detto che, per quello che mi riguardava, eravamo pronti ad andare nel mese di gennaio, poi il governo mi ha chiesto se ero disponibile a fare coincidere le elezioni nel lazio con quelle delle altre due regioni (lombardia e molise, ndr) dove si vota- ha aggiunto la presidente uscente- ho dato la mia disponibilità per provare a fare coincidere nello stesso giorno le elezioni". L'affondo di Zingaretti. Il candidato Pd va all'attacco sulla volontà della Regione Lazio di presentare ricorso al Consiglio di Stato: "Chiedo che si rinunci a presentarlo perché agli occhi della maggioranza dei cittadini apparirebbe come un tentativo di furto del diritto di voto. Si può avere paura di tutto, ma non della partecipazione dei cittadini - ha continuato - Il rischio è che si accresca la frattura tra loro e le istituzioni e questo porta all'antipolitica". In ogni caso, se non venissero indette le elezioni entro cinque giorni, "il dispositivo del Tar prevede che la competenza passi al governo - ha aggiunto Zingaretti - Ma questa sarebbe un'umiliazione per tutto il territorio". Sull'ipotesi di election day, invece, Zingaretti ha replicato secco: "Non ho alcuna notizia in questo senso". E ancora. "La sentenza del Tar è fondamentale perché non solo intima una data e un percorso, ma risolve tutti i nodi di carattere giuridico che Polverini aveva avanzato come ostacolo al voto - ha detto - Si è infatti detto che non si indicevano le elezioni per evitare ricorsi, ma ora la sentenza supera tutti i nodi giuridici. E non è vero che è in contrapposizione con sentenze precedenti perché nel 2010 furono emesse dopo le elezioni. La sentenza chiarisce infatti che quella di due anni fa fu pronunciata post elezioni e non prima. E' una follia pensare di tenere la Regione ancora chiusa per mesi". Nicola Zingaretti, con il testo della sentenza Tar alla mano, ne ha citato lunghi brani e smontato una per una le obiezioni mosse nelle ultime settimane e nelle ultime ore dalla giunta. Per lui, quindi, la decisione del Tribunale amministrativo regionale di ieri risolve anche il problema della riduzione dei consiglieri, il tema delle Province e quello dell'election day. Il presidente della Provincia, sempre citando la sentenza, ha sottolineato come anche sulla questione delle nuove Province ''il Tar è stato risolutivo, perché questo è irrilevante ai fini delle elezioni''. Così come lo è, spiega ancora il dispositivo, il nodo sui risparmi di spesa, specie se paragonati, ha affermato, ai costi di una regione inattiva. ''Trovo infine - ha aggiunto Zingaretti - sgradevoli le battute di spirito sul panettone e sul Natale che ho sentito da parte di alcuni esponenti politici, perché la sentenza, nella sua parte conclusiva fissa la data entro il più breve termine tecnicamente compatibile''. Senza dimenticare che ''la sentenza è in totale sintonia con la Corte Costituzionale, con l'avvocatura dello Stato e con il governo che nel Cdm del 26 ottobre ha auspicato la data del voto entro 90 giorni dallo scioglimento del consiglio''. Zingaretti, insomma, ha un quadro preciso sul perché del voler rimandare il voto nella Regione Lazio. "Andrebbe chiesto a loro. Ovviamente, e non voglio interpretare i motivi di un atteggiamento sconsiderato. La mia prima percezione è la paura, la fuga dal giudizio che i cittadini liberamente danno in democrazia quando si vota. Una paura che non è giustificabile perché il costo di questa paura non può essere scaricato, sia in termini economici sia in termini di credibilità, sui cittadini". Inevitabile un riferimento alla notizia del giorno, ossia l'arresto dell'ex capogruppo Idv alla Pisana. "Le accuse e l'arresto di Maruccio sono un fatto molto grave. La Procura e la magistratura fanno bene ad indagare, vadano fino in fondo. Mi sento di ringraziare le procure che stanno ancora una volta dando un grande contributo e che andranno avanti nel loro percorso. Politicamente bisogna chiudere quell'esperienza, voltare pagina e aprire una nuova sfida perché questa storia riserva sorprese amare ogni giorno. Dobbiamo aprire una nuova pagina fondata su idee e valori e sul recupero del rapporto con i cittadini". Sull'ipotesi di un accordo a livello nazionale tra Pd e Udc per un candidato centrista a Roma, il presidente della Provincia ha risposto: "Io non ne sono a conoscenza, ed escludo che le alleanze e la scelta dei candidati possa avvenire sulla base degli incontri o delle telefonate. Le scelte le faremo qui tutti insieme". (13 novembre 2012) © Riproduzione riservata

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