martedì 8 gennaio 2013
Borgo Montello pattumiera per sempre in discarica?
Al commissario poteri straordinari. Autorizzazione a Indeco entro otto giorni
LA PATTUMIERA
Tre impianti per trattare i rifiuti di Roma, il giorno della sconfitta
PATTUMIERA per sempre. Il sindaco: ci opporremo
in ogni modo,
anche bloccando
l’ingresso al sito. Il
decreto del Ministro dell’Am -
biente illustrato ieri pomeriggio
ad enti locali e gestori di
discariche e impiantistica di
settore certamente non porterà
Roma sull’orlo della crisi ma,
in compenso, trasformerà il
nord pontino in un grande sito
di stoccaggio e trattamento
dell’immondizia della capitale.
Infatti il Ministro ieri pomeriggio
per prima cosa ha
puntualizzato che il commissario
straordinario avrà pieni
poteri per autorizzare gli impianti
di trattamento che dovranno
essere in numero tale
da esaurire tutta la domanda
per Roma e il Lazio. Ecco le
tappe: entro otto
giorni, come scritti
nel decreto, il
c o m m i s s a r i o
p r ovve d e r à ,
previa diffida
degli amministratori,
all’at -
tuazione delle
capacità residue
degli impianti
di pre trattamento
dei rifiuti,
prima che gli
stessi siano conferiti
in discarica.
Un iter più
che accelerato
nel quale
sono coinvolte
principalmente
le
province di
Frosinone e
Latina; in
particolare sul territorio pontino
opera l’impianto di tmb
della Rida di Aprilia, al momento
sottoutilizzato
e quindi
potrà accogliere
i rifiuti dell
acapitale fino
ad esaurimento.
Ma ciò che
cambia inesorabilmente
il
futuro di Latina
è il secondo
punto, ossia
l’au to ri zz az ione
immediata
per gli altri impianti
che sono
due, quelli di Ecoambiente e
Indeco. Ciò significa che nel
giro di un paio di anni saranno
attivi in provincia tre impianti
di pre trattamento, nel raggio
di circa 10 chilometri fra Latina
e Aprilia e la loro capacità
complessiva sarà sufficiente a
trattare i rifiuti di Roma ma poi
saranno necessarie aree vicine
(probabilmente la stessa di
Montello) per il materiale di
scarto. Dunque i rifiuti della
capitale saranno per sempre
portati a Latina e anche la
discarica non potrà che crescere
anziché chiudere. Diciamo
che ieri pomeriggio si è registrata
una sconfitta su tutti i
fronti, anche per il Comune di
Latina che cominciava sperare
di sottrarsi dopo decenni alla
servitù dei rifiuti di tutta la
provincia. Nel corso della riunione
il presidente dell’ammi -
nistrazione provinciale di Frosinone
si è opposto fermamente
a qualunque trasferimento
di immondizia da Roma, silenzio
invece da parte del presidente
Cusani che probabilmente
medita l’en ne si mo
(inutile) ricorso al Tar. D’altro
canto la Provincia di Latina si
era già un po’ rassegnata agli
impianti di trattamento, al
punto che appena un mese fa
aveva dato parere favorevole
all’iter di autorizzazione della
struttura proposta da Indeco
srl . Di fatto su questo territorio
ci sarà la disponibilità a
trattare 450mila tonnellate
l’anno presso Rida di Aprilia,
180mila tonnellate annue
presso l’impianto Ecoambiente
di Montello e 220 in quello
di Indeco sempre a Montello.
Sia il primo che gli altri due
devono conferire la parte residuale
in zona vicina, quindi
ancora a Montello. Se queste
strutture, che obbligatoriamente
saranno autorizzate entro
una settimana, non dovessero
«lavorare» anche i rifiuti
di Roma andrebbero in crisi
sia economica che strutturale e
sarebbero addirittura dannose
per l’ambiente. Amareggiato
il commento del sindaco Giovanni
Di Giorgi e dell’assesso -
re Fabrizio Cirilli: «... continueremo
la nostra azione di
contrasto a quanto deciso con
ogni mezzo, compreso l’even -
tuale blocco della discarica».
«Ho fatto notare - ha detto
Cirilli - che già la provincia di
Latina è in emergenza pretrattamento
perché se tutti i
Comuni si mettessero in regola
conferendo a Rida, come ha
fatto Latina, quell’im p i a n t o
già non sarebbe sufficiente.
Circa la realizzazione del secondo
impianto Indeco non si
può non tenere conto delle
ultime scelte in materia urbanistica
fatte dal Comune per
quella zona della città».
Graziella Di Mambro http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b29fc5da0befc2/pag05latina.pdf
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