martedì 8 gennaio 2013

«Un lago di abusi» La denuncia dei Verdi sull’allevamento di cozze a Sperlonga

«Concessioni rilasciate in area protetta e gravata da diritti civici di pesca» sponde e ipotesi di danno erariale. È quanto denunciano in una nota il presidente dei Verdi Nando Bonessio e il portavoce del partito a Latina Antonio Libralato, che tornano sulla concessione rilasciata per la concessione di cozze nel bacino lacustre di Sperlonga di Lago Lungo.. Gli esponenti dei Verdi fanno un dettagliato resoconto di competenze ma anche di inadempienze. «La concessione è di competenza regionale e non comunale, ed è scaduta a luglio 2007 e non è stata più rinnovata». Bonessio e Libralato fanno anche sapere come qu ell ’autorizzazione «secondo l'assessorato Urbanistica regionale non poteva mai essere concessa perché il lago era già gravato da diritti civici di pesca a favore dei cittadini di Sperlonga». Non solo. La concessione sulla superficie acquea di Lago Lungo si è estesa «dagli iniziali 10.000 mq. a 15.000 mq» così come abusive risultano «le costruzioni realizzate sulla sponda asservite alla manipolazione delle cozze». Un danno danno erariale, proseguono, dal momento che «non avviene nemmeno il pagamento del canone della concessione». Di più, nei casi di occupazione abusiva dovrebbe applicarsi «il pagamento di una indennità di occupazione pari a tre volte il canone, che non risulta essere stata mai richiesta dalla Regione alla ditta abusiva». Un rompicapo su cui ora Bonessio e Libralato chiedono chiarezza. «Il sito è zona SIC (sito di interesse comunitario) e zona di tutela paesistica "integrale" prevista nel Piano Territoriale Paesistico (PTP). Pertanto le sponde non possono essere toccate. Invece il Comune di Sperlonga e la Provincia di Latina parlano di "riqualificazione" con un protocollo congiunto senza accennare minimamente al rispetto della normativa» si legge ancora nella nota. La Provincia anzi ha stanziato 14 mila 500 euro per «rimuovere i rifiuti abbandonati nel sito». Altra stoccata dei Verdi è rivolta allo sci nautico: «Anch'esso vietato dalla normativa regionale, statale ed europea» scrivono. «Non abbiamo notizie della rimozione delle palafitte dei cacciatori, come del ripristino della strada realizzata lungo le sponde del Lago di cui il dirigente comunale ordinava sospensione dei lavori e la rimozione con ripristino dei luoghi». Diego Roma http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b29fc5da0befc2/pag31fondi.pdf

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