domenica 27 gennaio 2013

arriva a Colleferro incenerimento rifiuti cementifici grazie a Clini no di verdi ed ecologisti con Ingroia

GRUPPO VERDI-RIVOLUZIONE CIVILE REGIONE LAZIO 
COMUNICATO STAMPA

RIFIUTI
BONESSIO (VERDI-RIVOLUZIONE CIVILE) ARRIVA A COLEFFERO L'INCENERIMENTO DEI RIFIUTI NEI CEMENTIFICI. NON LO VOGLIONO SIA L'EUROPA SIA I CITTADINI, MA SOLO CLINI

«Ci siamo. Ecco che arriva la soluzione alla questione rifiuti di Clini: l'incenerimento dei rifiuti nei cementifici. - afferma Nando Bonessio, presidente Verdi Lazio, Lista Rivoluzione Civile Ingroia, per Ruotolo Presidente - E Colleferro sarà il banco di prova, a scapito della salute dei cittadini per quanto riguarda la sperimentazione di questa pratica insensata. Non ci si può, infatti, nascondere dietro l'asettica sigla di Combustibili Solidi Secondari (CSS), ossia rifiuti speciali, per contrabbandare la realtà dei fatti: ossia siamo di fronte all'incenerimento puro e semplice. Da troppo tempo in Italia si gioca con le parole. Già abbiamo la termovalorizzazione che altro non è che il voler nascondere ciò che in tutto il resto del mondo chiamano incenerimento, e ora arriva anche questo splendido escamotage che oltretutto non trova riscontro nella legislazione europea. Come giustamente fanno notare le associazioni Rete per la Tutela della Valle del Sacco, Raggio Verde, Unione Giovani Indipendenti, Mamme Colleferro la proposta di regolamento del Ministero dell'Ambiente che consentirà ai cementifici di utilizzare i CSS in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali, senza sottoporsi ad alcuna procedura di autorizzazione particolare, introducendo il principio secondo cui l’utilizzazione per i cementifici di questo combustibile costituirebbe una “modifica non sostanziale”, è una modifica da assoggettare alla Via e alla Vas. Che si tratti di “modifica non sostanziale” è solo un’idea del ministro Clini che non si trova nella nuova direttiva 2010/75 dell’Unione Europea, sulle emissioni industriali che doveva essere adottata dagli stati membri entro il 7 gennaio 2013. A ciò si sono aggiunte anche le preoccupazioni dell'Ufficio Europeo dell’Ambiente che è preoccupato per la nuova legislazione italiana in materia di modifiche nei cementifici, facendo notare che il danno all’ambiente che può derivare dal fatto che queste attività industriali sono soggette a controlli più blandi rispetto agli inceneritori con particolare riferimento alle emissioni da metalli pesanti ed inquinanti organici. Insomma si vuole passare dal "non controllo" delle discariche come nel caso di Malagrotta, al non controllo dell'incenerimento. Cambiano i soggetti, ma il danno ai cittadini non cambia».
 

ROMA 27 gennaio 2012

UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti
 340 2734910
Sergio Ferraris
 347 3803887 
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO

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