Le analisi della Asl smentiscono la società di gestione che aveva dato per risolto il problema. Insorgono ecologisti e Pd, chiesto un consiglio comunale straordinario
di Marco Cusumano http://www.ilmessaggero.it/latina/arsenico_acqua_latina_asl/notizie/242524.shtml
Lo
sforamento dei limiti di arsenico nell’acqua provoca numerosi
interrogativi. Soprattutto perché la Asl ha di fatto smentito
Acqualatina: la società infatti aveva convocato una conferenza stampa
appositamente per comunicare la soluzione del problema arsenico.E
invece, pochi giorni dopo, le analisi della Asl hanno evidenziato il
superamento del limite previsto dalla legge a Borgo Santa Maria
(prelievo del 3 gennaio). Ad Aprilia lo sforamento si è verificato in
tre diversi prelievi effettuati il 28 dicembre, proprio nel giorno in
cui Acqualatina annunciava la soluzione del problema arsenico. «Nessuno
credeva che il problema fosse risolto - commentano i Verdi Ecologisti
Pontini - Il caso arsenico è scoppiato in provincia di Latina oltre due
anni fa per i comitati e per un cittadino che ne denunciava le mancate
analisi della Asl». Gli ambientalisti pongono domande precise: «Ogni
volta che veniva superato il limite di 10 microgrammi la Asl ha mandato
l’avviso ai Comuni? Hanno provveduto i sindaci alle ordinanze previste
dalla Asl in questo caso? E’ stata sospesa l’erogazione a bambini e
anziani? Le aziende del settore alimentare sono state informate? Hanno
provveduto secondo legge a trattare l'acqua, oppure hanno immesso sul
mercato prodotti alimentari non conformi?». Per adesso da Acqualatina
nessun intervento, forse oggi la società potrebbe dare un chiarimento.
«Dopo la conferenza stampa di Acqualatina ci eravamo illusi che la situazione fosse tornata sotto controllo» commentano i consiglieri comunali del Pd Giorgio De Marchis e Omar Sarubbo. «Troviamo inquietante l’immobilismo del sindaco di Latina – continuano – che non ha ritenuto opportuno emanare alcuna ordinanza di divieto del consumo di acqua. Ci auguriamo che il sindaco lo faccia al più presto altrimenti saremo costretti a tutelare la nostra popolazione informando il Prefetto e la Procura». Chiesto anche un Consiglio comunale straordinario con la presenza dei vertici di Acqualatina.
«Dopo la conferenza stampa di Acqualatina ci eravamo illusi che la situazione fosse tornata sotto controllo» commentano i consiglieri comunali del Pd Giorgio De Marchis e Omar Sarubbo. «Troviamo inquietante l’immobilismo del sindaco di Latina – continuano – che non ha ritenuto opportuno emanare alcuna ordinanza di divieto del consumo di acqua. Ci auguriamo che il sindaco lo faccia al più presto altrimenti saremo costretti a tutelare la nostra popolazione informando il Prefetto e la Procura». Chiesto anche un Consiglio comunale straordinario con la presenza dei vertici di Acqualatina.
Domenica 06 Gennaio 2013 - 20:36
Ultimo aggiornamento: Lunedì 07 Gennaio - 09:59
Ultimo aggiornamento: Lunedì 07 Gennaio - 09:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Nessun commento:
Posta un commento