lunedì 7 gennaio 2013

discarica Borgo Montello adesso tutti cavalcano il campanilismo

Tiene banco la scelta del ministro Clini di conferire i rifiuti romani nelle discariche del capoluogo Rifiuti e omissioni di colpe Gli ecologisti pontini puntano il dito sulla classe dirigente: dov’erano quando tutto accadeva? Adesso tutti cavalcano il campanilismo, si inventano ambientalisti e difensori del territorio UNA sequela incredibile di domande. E’ il modo che un gruppo di «ecologisti pontini » ha trovato per continuare a tenere i riflettori accesi sul caso rifiuti che in questi giorni è tornato prepotent emente alla ribalta. Tutto merito, si fa per dire, del ministro per l’ambiente Clini. Che la vigilia di Natale si è speso in una dichiarazione in cui, in soldoni, apriva al conferimento dei rifiuti della Capitale anche nelle discariche della provincia di Latina. Condanna ndole pr at ic am en te al collasso. Da quel giorno più o meno tutti si sono spesi a difesa degli interessi del territorio. Sindaci, assessori, consiglieri, onorevoli, il presidente del cons i g l i o provinciale Michele Forte. Ma, secondo il gruppo di ecologisti, nessuno si è fatto carico di spiegare le cose come stanno realmente e, soprattutto, nessuno si è assunto le proprie responsabilità. Secondo loro, infatti, «leggendo le cronache di questi giorni i politici della provincia o hanno perso la memoria o sono distratti. Il presidente del consiglio provinciale afferma che l’ente di via Costa non ha emesso alcun documento in favore dell’inceneritore. E i costosi ricorsi amministrativi (tutti persi) a Tar e Consiglio di Stato per realizzare un inceneritore che l’ha fatto la Portinaia a loro insaputa? - ironizzano - E il bando di qualche anno fa, poi ritirato, per la realizzazione di un maxi inceneritore l’ha scritto e pubblicato la signora delle pulizie?». Insomma, il tenore è quello di chi, ironizzando, chiama tutti alle proprie responsabilità. «Adesso tutti cavalcano il campanilismo, si inventano ambientalisti e difensori del territorio. Viene da chiedersi dove dormivano quando si è trattato di difendere il territorio veramente e concretamente con le carte bollate, con le osservazioni, con il controllo dei documenti e dei progetti, degli scavi, la presenza agli incontri pubblici sulla trasparenza, alle istruttorie pubbliche per la perimetrazione dell’area - aggiungono gli ecologisti - Dove sonnecchiavano queste cellule dormienti e silenti quando la provincia di Latina (unico caso al mondo) sprecava decine di migliaia di euro dei cittadini anzichè in monitoraggi e in difesa della salute in inutili e perdenti ricorsi contro il piano della regione Lazio non per diminuire l’inquinamento e chiudere la discarica di Borgo Montello ma per aumentare le emissioni cancerogene, le nanoparticelle e la diossina de ll’inceneritore? Perchè questi cercatori di voti e poltrone non hanno presentato mozioni nei loro consigli comunali, chiesto ai loro rappresentanti soporiferi di aderire al referendum contro il piano regionale?» E ancora. «Perchè non si sono mobilitati contro la Polverini-Pdl- Udc-Destra che ha tolto vincoli e distanze a tutela della salute dei cittadini contro la discarica?». Domande alle quali nessuno ha ancora dato una risposta plausibile. Anche se, a leggere la chiusura della nota durissima inviata ieri alle redazioni, una risposta gli «ecologisti pontini» se la danno davvero. O almeno sembrano averla individuata. «Non è che tutto questo can can mediatico serve alle campagne elettorali oppure a spostare l’attenzione dalle loro inadempienze, dai loro errori? ». A buon intenditor.. V. S. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b29fc5da0befcd/pag05latina.pdf

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