domenica 11 novembre 2012

Sabaudia parco del Circeo un mare di plastica

Sabaudia, tra le onde anche bidoni e grosse boe Un mare di plastica, la passeggiata alternativa Frigoriferi «abbandonati» sull’a re n i l e LA spiaggia di Sabaudia è piena zeppa di plastica. Non c’è altro modo per descrivere quello che decine di persone si sono trovate davanti in questi giorni, quando, approfittando del sole e del caldo innaturale, hanno deciso di farsi una passeggiata. Sostenere che i rifiuti sulla sabbia siano la normale conseguenza delle mareggiate decisamente è una spiegazione che non regge. Perchè non stiamo parlando di grossi rami o al massimo di galleggianti o bastoncini di cotton fioc. No, sulla spiaggia di Sabaudia ci sono cisterne in plastica, barili di ogni genere compresi quelli per carburante ed anche frigoriferi. Qualcosa non va, troppe cose dopo i mesi estivi sono state probabilmente «lasciate» a pochi metri dalla riva del mare e non stiamo parlando di una performance artistica. Tu t t ’altro, si tratta semplicemente di rifiuti ingombranti, gli stessi che vengono abbandonati sulle Migliare. Difficile stabile se l’ipotesi peggiore sia quella che vengano trascinati in acqua con la prossima mareggiata o se rimangano esattamente dove sono. E per non sminuire nemmeno la presenza dei cotton fioc, che oltre ad inquinare finiscono spesso nello stomaco dei pesci fa bene ricordare che una scrupolosa signora proprietaria di un’atti - vità storica alla Bufalara da sola, lo scorso anno ne ha raccolte diverse migliaia. Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo del Partito Democratico Franco Brugnola che ha realizzato una sorta di piccolo dossier fotografico su quanto rinvenuto in spiaggia durante una semplice passeggiata. «Nel mese di gennaio dell’anno 2011 - commenta Brugnola - il Gruppo del Pd faceva notare con una interrogazione come a Sabaudia l'arenile, a parte l'estate, appaia in completo stato di abbandono e chiedevamo che fosse affrontato il problema della manutenzione e della ripulitura degli arenili, naturalmente d'intesa con l'Ente Parco del Circeo, assicurando il servizio per l'intero anno ed affidandolo a delle cooperative di Sabaudia in modo tale da incrementare anche l'occupazione locale. Purtroppo le mareggiate di questi ultimi giorni giorni, hanno lasciato sulla spiaggia di tutto. Una città che vuol dirsi turistica e che aspira a trarre una grossa parte del proprio reddito dal turismo non può permettersi uno scempio del genere». Tuttavia anche sulla duna e dall’altra parte della strada la situazione non è migliore. E’possibile trovare mucchi di vestiti, di cartone e di legno, insomma piccoli alloggi di fortuna ricavati tra la macchia mediterranea. Le dune di oggi, sono diverse da quelle descritte da Moravia e Pasolini, la storia che si racconta in questi giorni è infatti decisamente «sporca». M.S.G. http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4da0beecb/pag26_sabaudia.pdf

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