La turbogas di Sora a Processo

Sono comparsi il direttore generale del ministero
dell’ambiente Mariano Grillo e il comandante della Polizia Locale
Pellegrini quest’ultimo convocato dal PM (accusa).
Il comandante Pellegrini si è subito (a ragione)
dichiarato all’oscuro dei fatti in quanto l’ispezione allo stabilimento
di Sora è stato svolto dal capitano Dei Cicchi e suoi agenti. Sconcerto
dunque, quando si è capito che il PM aveva sbagliato persona da
convocare. E mai possibile? Si, in questo processo si. Liberato il
maggiore, è toccato ad direttore Grillo già noto al sottoscritto per
aver ricevuto da lui due volte lo stesso documento (Parere 511/2010), il
primo di 4 pagine di 7 e il secondo 7 di 7 ma in ambedue i casi, con
diversi fogli privi delle firme e timbri dei tecnici appartenenti al
Comitato Ministeriale per la VIA/VAS. Timbri e firme invece presenti su
tutti i fogli degli altri 2 pareri (181/2008 e 325/2009) che il
ministero ci aveva fatto pervenire negli anni antecedenti. E’ mai
possibile? Si, in questo processo si.
Il Grillo esordisce dicendo di aver ricevuto da me
copia dell’esposto fatto (vero) e dice pure di avermi subito telefonato e
spiegato il fatto che secondo lui “non sussisteva” (falso). Ora,
trattandosi di causa penale, le dichiarazioni rese sono rilasciate sotto
giuramento. Citandomi e attribuendomi a sproposito delle comunicazioni
mai intercorse per telefono come invece lui asserisce, il direttore
Grillo verrà denunciato da me per calunnia. Può essere? Si, in questo
processo può essere. A parte la brutta figura del PM che ricordo non è
un magistrato ma un avvocato prestato a fare il PM in questo processo
(può essere? Si, in questo processo può essere) e che dimostra di aver
perso molto tempo alla lettura degli atti e documenti (?), il direttore
generale del ministero dell’ambiente su domanda dell’avvocato di parte
civile Avv. Roberto Donarelli che assiste l’associazione Verde Liri del
presidente dott. Alessandro Rosa, ha dichiarato che la potenza termica
dell’impianto turbogas è pari a 140 MW termici. Il direttore dichiara (sotto giuramento) che l’impianto in questione “ non è a se stante ma è di servizio alla produzione della carta”. Dunque,
non si tratta di “industria energetica” come dice la Regione Lazio ma
di “industria della carta” come dicono i fatti e l’evidenza. Il
direttore Grillo (ma chi ce lo ha fatto?) però, pur avendo dato lettura
della relazione giurata redatta dai 2 consulenti di parte Procura, non è
ha conoscenza del rapporto percentuale tra Potenza Termica e Potenza
Elettrica dell’impianto turbogas in questione, scordandosi completamente
che nel rapporto dei consulenti della Procura, detto rapporto è ben
indicato diverse volte. Può essere? Si, in questo processo può essere.
Come riportato nello stesso rapporto, a tale potenza termica
dell’impianto turbogas và sommata la potenza termica della terza caldaia modello Monego di 60 Mw termici, il che farebbe si che l’impianto totale a disposizione della Cartiera del Sole e della turbogas assommi a 200 Mega Watt termici.
Il dato percentuale di scambio tra potenza termica e potenza elettrica
dichiarato dalla stessa Burgo Group SpA, poi ripreso dai 2 consulenti di
Procura, è pari al 36,1%. Noi però sappiamo da studi
di tecnici specializzati riportati sulle riviste di settore e
dichiarazioni rilasciateci da ingegneri della stessa General Electric
produttore della turbogas, che il rendimento elettrico di questo
impianto arriva al 55%. ATTENZIONE perchè qui si rompono le uova per la frittata fatta dal direttore generale del ministero dell’ambiente che dichiara che “ in base al D.P.C.M. 377/88 per impianti con soglia superiore ai 50 MW elettrici, la competenza è dello Stato (ministero) e non della Regione Lazio”,
come riportano anche i 2 periti della Procura. Noi sappiamo anche che
il “diniego” alla V.I.A. della Regione Lazio è avvenuta in violazione di
tantissime leggi ambientali, non ultima una sentenza del Consiglio di Stato, (sez. VI, nr. 127 del 24/01/2005), massimo organo in materia di giustizia amministrativa che attribuisce al potere politico
(assessore regionale all’ambiente) la competenza in materia di V.I.A. o
di diniego alla V.I.A. mentre ai dirigenti/tecnici è dato compito di
applicazione e controllo delle direttive impartite dell’assessore. Lo
stesso avviene a livello di Comune. I tecnici fanno quello che
stabilisce il Sindaco e la Giunta, non quello che gli pare. Ecco la
frittata. Prendendo per buoni i soli 140 MW termici (e non 200) e
applicando il tasso di rendimento elettrico della turbogas dichiarato
dalla Burgo SpA e dai consulenti della Procura pari al 36,1% viene fuori
che la potenza elettrica della sola turbogas (senza la caldaia Monego
da 60 MW termici pure “in parallelo”) è pari al 50,54 Mega Watt ELETTRICI. Se la matematica non è una opinione, 50,54 è maggiore di 50 e dunque, la competenza risulta essere MINISTERIALE E NON REGIONALE.
A maggior ragione se si sommano i 60 MW termici della terza caldaia
(140 + 60 = 200 MW termici) e applicando sempre il tasso di rendimento
elettrico del 36,1% a 200 Mwt, si ottiene un rendimento elettrico pari a
72,2 MW elettrici.
Dunque tantissimo sopra i 50 MWe previsti per legge per l’assegnazione
della competenza al ministero. Attenzione, fino a qui ho riportato
esclusivamente le dichiarazioni rilasciate da quel fenomeno del
direttore generale del ministero dell’ambiente che ha avuto anche la
pazienza di attendere circa 40 minuti che l’udienza terminasse per
andarsi a prendere i saluti degli avvocati degli imputati. Può essere
che un teste confabuli con gli inquisiti? Che il Ministero “confabuli”
con la Regione Lazio? Si, in questo processo può essere. Fortuna ha
voluto che uscendo, abbia incrociato il direttore generale mentre se la
svignava in auto e al quale non ho potuto fare a meno di preannunciargli
la mia denuncia per diffamazione. Cosi se ne andato a fare in culo a
Roma, ma meno contento di come era arrivato a Sora (attento alla
strada…). Se poi andassimo a considerare il rendimento elettrico più
vicino alla realtà e cioè pari al 55% del potere termico… Lascio a voi
il calcolo della potenza elettrica effettiva dell’impianto turbogas
della Cartiera del Sole.
Quanto detto fin qui, basterebbe a far arrestare i 4
inquisiti, sbatterli a Regina Coeli e buttare le chiavi nel Tevere. Ma
oltre a questi, la Provincia di Frosinone e chi per essa dovrebbe
seguire lo stesso trattamento se non peggiore, responsabili di aver
concesso l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) sugli stessi
dati Burgo SpA qui visti, in quanto da noi “diffidati” nel procedere
così come poi hanno fatto. Dunque, hanno anche le aggravanti.
Ma l’avvocato Donarelli non ha ancora fatto le
domande più importanti ai testi e che io riepilogo qui per aiutarlo
nella causa, visto che ci parliamo poco:
-
Vero che secondo l’allegato A) del D.P.R. del 12 aprile 1996 (V.I.A.) le industrie cartarie con produzione giornaliera superiore alle 100 tonnellate al giorno rientrano tra le industrie per le quali la V.I.A. è obbligatoria ? (Si).
-
Vero che la Cartiera del Sole produce circa 780 tonnellate di carta al giorno (si, dati Burgo SpA) e che dunque rientra nell’allegato A) del DPR richiamato? (Si).
-
Vero che secondo l’allegato B) del D.P.R. citato “i progetti industriali i cui effetti ricadono anche parzialmente all’interno di aree naturali protette devono essere sottoposte alla V.I.A. obbligatoria (Ministeriale o Regionale) ? (Si).
-
Vero che i fumi e le polveri prodotte dalla turbogas della Cartiera del Sole ricadono all’interno del parco naturale regionale di Posta Fibreno e dei Monti Ernici e Simbruini (ZTS e SIC) ? (Si, vedasi la simulazione CALPUFF della Burgo SpA).
-
Vero che secondo l’allegato D), in base agli elementi in questo indicato, la procedura di V.I.A. per la Cartiera del Sole è obbligatoria ? (Si).
-
Vero che la Cartiera del Sole con la sua turbogas aumenta, rispetto agli impianti pre esistenti, i consumi del gas bruciato (+ 64,32%); la produzione di anidride carbonica (+77,37%); la produzione di ossidi di azoto (+ 70,2%); del monossido di carbonio (+ 224,56%)?
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Vero che, stante la Cartiera del Sole situata al centro di un complesso abitativo con densità di popolazione superiore a 300 abitanti a km quadrato, questi incrementi di inquinanti minacciano la salute della gente ? (Si).
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Vero che il depuratore in uso nella cartiera è adatto per i fanghi e non per i metalli pure prodotti dalla turbogas e dagli impianti pre esistenti? (Si).
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Vero che, la V.I.A. e l’A.I.A. impongono che non ci siano aumenti di inquinanti emessi dai nuovi impianti rispetto ai vecchi? (Si).
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Vero che la turbogas produce almeno 11,5 tonnellate di nano polveri che si disperdono su tutta Sora? (maggioranza PM2,5, vedi i dati del monitoraggio dell’aria svolto da ArpaLazio Frosinone dal 1 – 13 febbraio 2012 in piazza S. Restituta – Sora) (Si).
-
Vero che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e tutti gli studi medici dimostrano che le PM2,5 sono una causa predominante delle malattie cardio respiratorie e tumorali che colpiscono bambini e anziani ? (Si).
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Vero che la Burgo SpA fà un sacco di soldi al mese vendendo la corrente elettrica che produce con la turbogas? (Si).
-
Vero che ci vogliono particolari filtri anti particolato ultra fine (PM2,5) alla turbogas per salvaguardare la salute dei cittadini di Sora, Isola del Liri e limitrofi ? (Si).
Ci si
chiede quindi come mai la Burgo SpA sia stata esclusa dalla procedura di
V.I.A. che è a nostro giudizio assolutamente obbligatoria in questo
caso? http://www.ecoreteverde.lazio.it/?p=199
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