domenica 9 dicembre 2012
Comuni virtuosi Massarosa senza spreco, fotovoltaico e bonifiche, acqua gratis
Benvenuti nella città
dove lo spreco non c’è
MASSAROSA, VICINO LUCCA, È IL TRIONFO DELLA LOGICA:
FOTOVOLTAICO PER BONIFICARE LA DISCARICA DI MARMO
E SORGENTI CHE OFFRONO ACQUA MINERALE GRATIS A TUTTI
GUARDINGO
Così si chiama
il social network
tramite cui cittadini
e amministrazione
dialogano on line:
semplice, efficace.
di Antonello Caporale
Massarosa (Lucca)
L’esatto punto geografico
della virtù
in politica si troverebbe
tra il lago
di Porta, quello di Massaciuccoli
e le Alpi Apuane. Cresce, e
speriamo si dilati, nel comune
di Massarosa in provincia di
Lucca, ventimila abitanti divisi
in 16 frazioni, l'amministrazione
più virtuosa, più capace,
più efficiente, meno
spendacciona che esiste in Italia.
Insignita delle cinque stelle
dal circuito dei comuni che
fanno della virtù la ragione di
vita, Massarosa diviene così la
prima località politica di charme.
Più che sul merito del titolo
tributato da questo movimento,
impressiona la radice
del premio. Massarosa non
è una città memorabile, chi la
visita non va via tramortito
dalle opere d'arte o dalla condizione
urbanistica, dal paesaggio.
Non ha orizzonti imperdibili
da immortalare.
ALLE SPALLE di Viareggio, nel
continuo saliscendi tra collina
e pianura, il paese si presenta
come adagiato sui fianchi. Come
un donnone di Botero,
pingue di una condizione economica
fiorente che naturalmente la crisi ha intaccato, ma
che resiste alla depressione, alla
devastazione sociale. A
Massarosa hanno fatto tanto
con poco, hanno sperimentato
che grandi opere possono essere
realizzate con l'astuzia
dell'ingegno, e provato che più
del cemento armato serve l'intelligenza,
il buon uso delle risorse
naturali, la prossimità ai
bisogni del cittadino. Non è l'isola
di Utopia, ma insomma
chi abita lì ha la possibilità di
intervenire nel governo del
territorio, partecipare in qualche
modo all'amministrazione
comunale. Connessi via internet
gli abitanti hanno la possibilità
di dare e ricevere informazioni,
allerte meteo, problemi
da affrontare. La buca
nel manto stradale della via
comunale, piuttosto che il
marciapiede sbrecciato, la segnaletica
divelta, lo scolo delle
acque inagibile. Con un clic tu
segnali, e con un clic il comune
riceve la tua nota, la smista all'ufficio
competente e notifica
l'identità del dipendente pubblico
che sovrintende alla pratica.
Piove e c'è rischio di alluvione?
Con un clic il comune
ti mette in allerta, oppure ti
chiama a casa, se non sei connesso
a Guardingo (questo il
nome del tutor sociale), e spiega:
la strada vicino casa tua è
bloccata, occhio alla neve...
Sono sistemi informatici collaudati
e a pochissimo costo,
non rivoluzioni digitali, eppure
qui funziona e altrove no.
Perché? Il merito indiscutibile
degli amministratori di Massarosa
(per la cronaca di centrosinistra)
evidenzia l'ignavia
dei tanti che pur potendo non
fanno. Non ci sono talenti in
giro ma solo buone pratiche.
Secondo esempio: il sole è un
potente produttore di energia.
In Salento i campi fotovoltaici
sono stati impiantanti, nella
più spericolata e suicida deregulation,
nei vitigni e tra gli
ulivi; qui i pannelli sono invece
serviti a risanare aree pesantemente
inquinate. Massarosa
aveva le scorie del marmo.
Carrara è lì vicina e l'industria
di trasformazione lascia ricordi
indelebili. In una discarica è
nato il campo fotovoltaico, costruito
da una società in cui il
comune ha una sua partecipazione.
L'investimento, poche
centinaia di migliaia di euro,
ha permesso di ridare vita economica
a un sito perduto offrendo
all'ambiente un pericolo
in meno e alla comunità una
risorsa in più.
BUON SENSO, nulla di sorprendente.
Eppure il buon
senso manca, l'altrove è un nido
di opere insensate, di sprechi
inconcepibili e lo stato del
Paese è la testimonianza fertile
della devianza politica. Il premio
a Massarosa è premio alla
normalità. Le mense scolastiche
che quotidianamente producono
pasti in eccesso, che
quotidianamente vengono
mandati tra i rifiuti, lì servono
invece ad aiutare chi è indigente.
Nulla si spreca, e non c'è
fatica a non sprecare. Sono
una quarantina gli adulti che
mangiano grazie ai bimbi. Pochi?
E gli altri cosa fanno,
quanti amministratori hanno
cura della minestra pubblica
abbandonata nelle pentole?
Quanto è costata questa misura?
Pochi spiccioli. E poco è
stato necessario per far sì che
l'assistenza agli indigenti,
quella economica, fosse somministrata
secondo un criterio
più accettabile e verificabile
dalla collettività. In luogo di
soldi a pioggia, si sono prodotti
dei buoni lavoro, dei piccoli
voucher: il comune aiuta
l'indigente, ma l'indigente aiuta
la comunità con la sua opera
di volontariato: cura la pulizia
delle strade, svuota i cestini.
SONO ATTI minimi, ma di altissimo
civismo. Come il riutilizzo
delle sorgenti d'acqua.
Costruite tre cabine di distribuzione,
viene erogata gratis
l'acqua liscia e a cinque centesimi
a litro la gasata. Risparmio
notevole per le famiglie
notevole, decisiva riduzione di
plastica e dei rifiuti. Massarosa
finalmente dà testimonianza
che non c'è bisogno di eroi, né
di Napoleoni al municipio. Solo
di gente sperabilmente onesta
e con un po' di sale in zucca.
Purtroppo oggi questa sembra
una rivoluzione.
V- Continua Il fatto quotidiano 9 dicembre 2012
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