Scritto da Michele Marangon
Fa discutere l'ordine del giorno del consiglio comunale che oggi
affronterà la discussione sulla «adozione di una norma di salvaguardia
delle aree agricole contermini siti di discarica ricadenti nel Prg del
Comune di Latina».
Da parte del gruppo degli ecologisti arriva il plauso per l'iniziativa.
Anzi il gruppo spiega che «tale variante dovrebbe consentire al
comune di Latina di indicare osservazioni e limitazione ai vari progetti
di ampliamento, rinnovo e nuovi impianti, ma dovrebbe anche risarcire
le popolazione dall'enorme danno ricevuto dall'inquinamento diffuso
nell'area». Non è invece ottimista il capogruppo del Pd Giorgio De
Marchis: «Un dibattito tutto da comprendere e da interpretare – commenta
De Marchis - visto che non si riesce a capire in che modo potremmo
salvaguardare la zona agricola che non è oggetto di variante
urbanistica. Se l'obiettivo è quello di valorizzare la vocazione
agricola oppure di impedire l'ampliamento della discarica, allora appare
con chiarezza che nessuna norma di salvaguardia varata da un Comune
potrà impedire l'ampliamento della discarica deciso a livello regionale.
Per l'ennesima volta il Comune di Latina offre la risposta sbagliata al
problema della gestione del ciclo dei rifiuti, privilegiando la via
della demagogia e del populismo a quella della soluzione reale e
concreta dei problemi».
«Questo approccio superficiale degli
amministratori di Latina è molto preoccupante – aggiunge De Marchis -
perché lascia intendere che non esiste alcun tipo di protezione politica
del territorio da parte di una classe dirigente che non ha ben chiaro
il quadro della problematica e soprattutto le decisioni reali da
assumere. Le direttrici lungo le quali bisogna muoversi sono chiare da
tempo – spiega De Marchis -, bisogna solo applicarle. Imponendo, in
primo luogo, l'adozione di politiche di raccolta differenziata a tutti i
Comuni della provincia, compreso il Comune di Latina, che da anni è al
palo, fermo tra il 25 e il 30%. In secondo luogo avviando di concerto
con l'amministrazione provinciale, che fino a oggi ha sempre impedito
alcuni processi, la realizzazione degli impianti di trattamento per
l'indifferenziato e per l'umido.
A tutela della provincia di Latina i
piani rifiuti regionali predisposti dall'amministrazione Marrazzo e
confermati dalla Polverini non prevedono alcun impianto per la
termovalorizzazione e pensiamo che questa scelta debba essere confermata
anche dal nuovo governo regionale. In questa direzione ci impegneremo a
porre il tema al candidato presidente del centrosinistra Nicola
Zingaretti.
È chiaro, quindi, che non servono norme di salvaguardia –
conclude - o almeno non servono al fine della riduzione della
discarica. Per arrivare a chiudere il ciclo dei rifiuti e a eliminare la
discarica serve un cambio di mentalità associandolo alla realizzazione
di impianti per il trattamento dei rifiuti e all'incentivazione della
raccolta differenziata». www.dimmidipiu.it
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