lunedì 17 dicembre 2012

Ingroia si candida con la lista arancione? chiede aspettativa

INGROIA PRONTO A CANDIDARSI IL PM CHIEDE UN’ASPETTATIVA “PER MOTIVI ELETTORALI”. POI PRECISA: “NON HO ANCORA DECISO” “IO CI STO” Il 21 dicembre presenterà a Roma la sua lista Guiderà gli arancioni, con loro ci sarà anche Di Pietro Il fatto quotidiano 18 dicembre 2012 di Caterina Perniconi La notizia è stata annunciata dal Consiglio superiore della magistratura: “Antonio Ingroia, ex procuratore aggiunto di Palermo, ci ha inviato domanda di collocamento in aspettativa per motivi elettorali”. Dopo una battaglia da togato sulla trattativa Stato-mafia e una trasferta in Guatemala per conto dell’Onu, Ingroia tornerà in Italia e guiderà gli arancioni. “Io starò con voi” aveva detto a De Magistris mercoledì scorso e in meno di una settimana il tempo è diventato presente: “Io ci sto” dice adesso l’ex procuratore, frase che darà anche il nome alla sua lista. APPENA SORTO il sole in centro America, Ingroia ha precisato con il suo primo comunicato che la richiesta al Csm è solo cautelativa e non ha ancora deciso se candidarsi o meno in Parlamento. Ma è evidente che il tempo per una scelta definitiva stringe: “Venerdì 21 dicembre sarò a Roma per illustrare il manifesto ‘Io ci sto’ di cui, peraltro, sono il primo firmatario. Riscontro la voglia di partecipare che emerge da tanti settori della società civile e questo, di per sè, un bel segnale diffuso di libertà”. I dieci punti del manifesto saranno presentati insieme ai sindaci di Palermo, Leoluca Orlando, e di Napoli, De Magistris. “I promotori sono espressione della politica pulita che vuole costruire un’al - ternativa di governo al berlusconismo e alle scelte liberiste: economiche, sociali e culturali del governo Monti”, si legge in una nota del comitato. “Un’alternativa che si costruisce con una forza riformista che ha il coraggio di un proprio progetto per uscire dalla crisi e rilanciare l’Italia finalmente liberata dalle mafie e dalla corruzione e che ha come riferimento imprescindibile la Costituzione Repubblicana, a partire dall’ar - ticolo 1 secondo cui il lavoro deve essere al centro delle scelte economiche”. Poi il riferimento all’Unione europea che “deve diventare autonoma dai poteri finanziari con organismi istituzionali eletti dai popoli ed è fondamentale il cambiamento della Casta politica e burocratica italiana mentre lo sviluppo del mezzogiorno è l’unica scelta per unificare il Paese”. IN MOLTI SI DICONO già convinti e chiedono un impegno diretto dell’ex procuratore. “Venerdì sarò con Ingroia” dichiara Antonio Di Pietro, “l’Italia dei Valori si è sempre battuta in questi anni con una forte capacità di proposta e ritiene i dieci punti del manifesto un’importante piattaforma”. Anche i comunisti italiani di Oliviero Diliberto sono “pronti a partire: l’appello è molto importante. Va nella direzione della costruzione di una sinistra più larga, aperta ai movimenti e alla società civile”. “Il quarto polo sarà la vera novità delle prossime elezioni” secondo il leader di Rifondazione Paolo Ferrero. Presenti i Verdi di Angelo Bonelli e varie liste spontanee della società civile. Ancora non c’è un impegno diretto della Fiom e di Maurizio Landini, che però continuerà ad essere corteggiatissimo. Potrebbe essere lui la carta vincente per superare lo scoglio del quattro per cento e arrivare in Parlamento con la forza di proporre un’alleanza a Pd e Sel. Resta solo il nodo dell’aspet - tativa. Ingroia spiega: “L’Or - gano di autogoverno della magistratura potrà valutare la mia richiesta a ridosso delle festività di fine anno, e cioè nei giorni in cui le Camere saranno sciolte dal Capo dello Stato. Io comunque a Roma vado per aprire un confronto sul futuro dell’Italia”. Di fatto, quello del Csm è un provvedimento adottato in automatico, domani potrebbe esserci già il voto e il vicepresidente Michele Vietti dice conferma che “non c’è niente di eccezionale” e chiosa: “Non sono stupito”. Venerdì l’annuncio ufficiale al teatro Capranica.

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