venerdì 21 dicembre 2012

“Io ci sto”, è il giorno di Ingroia, impegno politico nel quarto polo

IL MAGISTRATO A ROMA PER ANNUNCIARE L’IMPEGNO POLITICO NEL QUARTO POLO LE ADESIONI
Molti i personaggi
della società civile
che hanno deciso
di appoggiarlo,
da Gino Strada a Vauro
fino alla Guzzanti Sarà un one man show. Oggi è il giorno di
Antonio Ingroia, dell’illustrazione del
manifesto “Io ci sto” attraverso le parole del
primo firmatario.
La cavalcata elettorale del quarto polo parte
da Roma, teatro Capranica, tre giorni prima
di Natale. Il passo successivo è atteso per domani,
quando la platea di “Cambiare si può”,
altra anima della coalizione, acclamerà l’ex
procuratore di Palermo come salvatore delle
loro sorti e di quelle del Paese. Ingroia, che
arriverà questa mattina dal Guatemala, trascorrerà
la giornata incontrando le varie
componenti e cercherà di tirare le somme
entro le 17.30. Lì annuncerà il suo progetto,
senza mai usare frasi lideristiche e contrarie a
quello che chiedono i suoi alleati. Nessun
“mi candido” e nemmeno “scendo in campo”.
Può bastare “Io ci sto” e “sono con voi” a
rendere il senso del suo impegno. De Magistris,
l’altro promotore
del manifesto,
lo ascolterà seduto
in platea. Allo
studio c’è un discorso
articolato sulle
motivazioni che lo
spingono a tornare
dal Guatemala e dedicarsi
a una partecipazione
politica.
Giustizia e lavoro le
parole chiave. Poi, a
sipario chiuso, ci sarà
un’altra cena per ragionare sul carico di
responsabilità da assumersi. Ieri il suo collega
Henry John Woodcock ha criticato la
sovraesposizione politica dei magistrati: “Il
pm deve resistere alla tentazione del consenso
popolare. Chi cerca il consenso delle piazze
è meglio che cambi mestiere”. Mentre Silvio
Berlusconi ha liquidato l’ipotesi di un impegno
politico di Ingroia giudicandola “del
tutto ininfluente”. Non la pensano così molti
personaggi noti della società civile che hanno
firmato l’adesione al manifesto “Io ci sto”: da
Gino Strada a Massimiliano Bruno, da Max
Paiella a Sabina Guzzanti fino a Vauro. “Ci
sta” anche Tina Montinaro, vedova di Antonio,
caposcorta di Giovanni Falcone. Ad
ascoltare le parole dell’ex procuratore ci saranno
il leader Idv Antonio Di Pietro, quello
di Rifondazione Paolo Ferrero, quello del
PdCi Oliviero Diliberto e quello dei Verdi
Angelo Bonelli. Perché anche le speranze
della sinistra radicale passano per un quarto
polo, un po’ rosso e un po’ arancione.
C. Pe. Il fatto quotidiano 21 dicembre 2012

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