giovedì 27 dicembre 2012
destra sinistra cemento costruttori controllano stampa e voti
Destra, sinistra e cemento
I costruttori controllano stampa e voti
di Ferruccio Sansa
Su una cosa destra e sinistra
sono d’accordo: il cemento.
La parola “ambiente”
ha uno strapuntino nei programmi,
ma poi, alla prova
dei fatti, amministrazioni e
governi di qualsiasi colore –
eccetto Verdi, Cinque Stelle e
magari quel che resta dei comunisti
– votano “sì”. Costruire.
Che siano colossali
operazioni immobiliari, porticcioli,
autostrade, piste di
aeroporti o perfino rifugi di
montagna che ricordano basi
spaziali. Addio alle bandiere
rosse o azzurre, sui megaprogetti
sventolano quelle grigie
del partito del cemento.
Chiarificatrice la definizione
del sindaco di Sarzana (Pd),
Massimo Caleo, in pista per il
Parlamento: “Noi siamo per
la conservazione attiva”. Che
nel suo caso significa un porticciolo
da quasi mille posti
piu’ case, negozi, eccetera,
proprio alle foci del fiume
Magra che ogni anno provoca
alluvioni.
RESTA la domanda: che cosa
spinge chi governa a puntare
sull’industria del mattone?
Miopia, talvolta. In Veneto ci
sono interi paesi di case vuote.
In Italia c’è un record di
proprietari di abitazioni
mentre la popolazione continua
a calare (in alcune cittadine
delle nostre Alpi il 95%
delle case sono vuote) e acquista
sempre meno immobili (a
causa della crisi e delle tasse).
Difficile pensare che si vogliano
dare abitazioni ai bisognosi,
perchè in Italia solo il 4%
degli appartamenti nuovi sono
destinati all’edilizia convenzionata
(nel nord Europa
si arriva al 25%). Per costruire
quattro case popolari bisogna
realizzarne sei volte piu’ che
altrove.
IL CEMENTO come motore
dell’economia e del lavoro?
Falso. Questo settore offre occupazione
a breve termine –
legata alla realizzazione del
progetto – e di solito poco
qualificata. Ma il mattone rischia
anche di divorare la
principale industria del nostro
Paese: il turismo che produce
il 15% del Pil. Insomma,
preservare il paesaggio conviene
anche economicamente.
Ma allora perche’ l’Italia punta
sul cemento? Miopia, appunto.
O peggio: i grandi costruttori
hanno santi in paradiso,
anzi in Parlamento. Tra i
grandi imprenditori autostradali
ecco esponenti del
centrodestra. Al Nord tra i costruttori
invece dominano le
cooperative dette “rosse”. Insomma,
sostenere il cemento
conviene. Anche politicamente:
molti re del mattone
hanno le mani nell’editoria,
dai giornali locali ai colossi
nazionali. Sostenerli potrebbe
voler dire garantirsi l’ap -
poggio dell’informazione. il fatto quotidiano 27 dicembre 2012
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