Sì condizionato del commissario per il superamento dell'emergenza ambientale anche a Monti Ortaccio. L'associazione ambientalista insorge: "Non è stato in grado di fare il suo lavoro. Queste scelte ci faranno prendere in giro da tutta Europa, se non ci fosse da preoccuparsi seriamente ci sarebbe da ridere"
Con un altro provvedimento Sottile ha prorogato l’esercizio della discarica di Malagrotta al fine del conferimento del rifiuto intrattato per un periodo di 100 giorni e del rifiuto trattato per un periodo di 180 giorni. Nel maggio scorso la Commissione europea aveva ammonito l’Italia proprio per la discarica di Malagrotta. Lo scorso aprile era stato lo stesso ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a elencare i siti che avrebbero dovuto accogliere i rifiuti della Capitale.
“Ci risiamo, il commissario che deve chiudere Malagrotta ne proroga la vita con una nuova ordinanza e continua pure a permettere lo smaltimento di rifiuti urbani indifferenziati, in barba alla procedura di infrazione già aperta dalla Commissione europea proprio su questo. E come se non bastasse sceglie pure come sito alternativo quello di fronte a Malagrotta stessa” commenta Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, che chiede le dimissioni del commissario Sottile. “Queste scelte – prosegue Parlati – ci faranno prendere in giro da tutta Europa, se non ci fosse da preoccuparsi seriamente ci sarebbe da ridere”. ”Basta con la farsa del commissariamento rifiuti, l’ordinanza per l’ennesima e nuova proroga della discarica di Malagrotta è la prova che il percorso seguito non porterà da nessuna parte – aggiunge Parlati – E’ incredibile e assurdo procedere in questo modo, continuare a prorogare la discarica, realizzare nuovi inutili impianti con poteri straordinari, piuttosto che far gestire in modo ordinario, e dalle istituzioni elette dai cittadini, obiettivi, tempi e investimenti per la differenziata porta a porta, la prevenzione. La richiesta di Legambiente è che il prefetto Sottile si dimetta, perché “non è stato in grado di fare il proprio lavoro”.
Contro la decisione del commissario c’è anche il sindaco di Roma: “Dopo mesi di attesa il commissario Sottile sta compiendo un grave errore indicando Monti dell’Ortaccio come sito provvisorio per la discarica. Comprendo che il commissario ha dovuto operare in assenza di una decisione da parte dell’amministrazione guidata da Zingaretti, che avrebbe dovuto oggettivamente indicare i diversi siti in un ambito territoriale ottimale esteso a tutta la provincia di Roma, ma non è accettabile che la scelta ricada ancora una volta nell’area di Valle Galeria” dichiara Gianni Alemanno, che chiede al commissario di sospendere la decisione in attesa di acquisire i nuovi poteri che sono stati previsti nel Decreto sviluppo.
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