sabato 29 dicembre 2012

a proposito dell'approvazione della variante urbanistica di Borgo Montello e della discarica

E' stato imbarazzante a tratti leggere sui giornali o sentire alcuni interventi in consiglio comunale a Latina giovedì e venerdì a proposito della variante urbanistica per la perimestrazione della discarica di Borgo Montello. (nel video le parti finali e il momento della votazione http://verdiecologistipontini.blogspot.it/2012/12/borgo-montello-variante-discarica.html) Imbarazzante perchè i pochi spettatori alle sedute con molti assenti dell'assise comunale erano per la maggioranza cittadini di Borgo Montello che hanno presentato in 13 le osservazioni e le proposte alla stessa delibera. Anzi erano quasi di più i cittadini che non gli amministratori. Ma se gli amministratori, in particolari quelli del pd che hanno fatto affermazioni fuori luogo frutta della mancanza di conoscenza dei fatti e degli atti per loro stessa ammissione, conoscessero almeno in parte la storia della discarica, i problemi reali dei cittadini e dell'inquinamento anche solo leggendo i giornali eviterebbero tante brutte figure. I cittadini di Borgo Montello se lo aspettavano nessun esponente del pd e dell'opposizione al tavolo tecnico sulla trasparenza degli scavi il 20 settembre, nessun consigliere comunale o esponente politico dei partiti, fatta eccezione per i verdi ecologisti e civici, presenti all'istruttoria pubblica del 26 settembre che poi ha portato alla delibera di ieri. Anzi molti consiglieri hanno chiesto ai cittadini di Borgo Montello: "ma voi cosa chiedete e volete?" Ecco sarebbe bastato leggere gli atti pubblici o semplicementi cercarli sul web (al termine il comunicato seguente all'istruttoria pubblica). E questa ennesima dimostrazione di superficialità e ignoranza preoccupa ulteriormente i cittadini. Ma questo della delibera di variante urbanistica, come avevano scritto cittadini e verdi ecologisti e civici, era solo il primo passo verso giustizia, bonifica e rispetto della legge. Alla fine lo hanno capito pure i consiglieri comunali del pd. Certo tutti hanno dimostrato senso di responsabilità, sarebbe bastato che l'opposizione facesse cadere il numero legale viste le numerose assenze della maggioranza e di tutti coloro che hanno altro a cui pensare rispetto ai problemi del territorio. Certo la delibera è passata all'unanimità. Certo in consiglio comunale mancano rappresentanti non solo del mondo ambientalista ed ecologista e l'assenza era particolarmente evidente ieri e l'altroieri, certo mancano rappresentanti del territorio validi difensori di Borgo Montello, Bainsizza e Le Ferriere ma quella delibera di ieri deve essere l'inizio del percorso che porta alla civiltà, quindi alla differenziata almeno del 65%, del conferimento della restante parte a impianti di trattamento, ma anche ad un diverso approccio culturale, ambientale, sociale e anche economico compreso nella differenziata. E adesso i cittadini si aspettano una strenua opposizione a tutti i progetti e propositi su Borgo Montello di qualsiasi genere diversi dalla bonifica e dal mancato conferimento del tal quale, ma anche la riprese delle attività della ricerca dei fusti tossici, il pagamento delle tasse dovute in seguito alla variante urbanistica e catastale e sopratutto il risarcimento dei danni economici di svalutazione delle proprietà, senza contare quello non monetizzabile del dolore e della riduzione della qualità della vita sopportata anche a causa di cattivi amministratori. Coordinamento provinciale di Latina verdi ecologisti e civici

(Comunicato stampa)
Presentate le osservazioni alla perimetrazione della discarica di Borgo Montello da 13 cittadini e dalla federazione regionale del Lazio dei Verdi. Aderendo all’istruttoria pubblica del 26 settembre (assenti tanto per cambiare la forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione)  del Comune di Latina allo scopo di riempire un vuoto regolamentare, nell'area della discarica con uno strumento di pianificazione urbanistica ,che negli ultimi trent'anni ha portato la discarica ad allargarsi a suon di decreti firmati dalla Regione Lazio e sempre subiti passivamente dal Comune di Latina.
Si ratta secondo il Comune di Latina, la perimetrazione delle aree già adibite a discarica e la realizzazione di ristori per le popolazioni che vivono a ridosso della discarica, nonché la possibilità di usufruire, da parte di queste, di forme di compensazione per le proprietà che hanno subito una forte svalutazione.
Tale variante urbanistica, per il Comune di Latina, pone fine all'allargamento della discarica, prevedendo la compensazione per chi più degli altri ha subito il peso di questa servitù, il recupero e la riutilizzazione per fini pubblici delle aree all'interno delle quali sono ubicati gli impianti. Nelle osservazioni presentate lo scopo principale è di rendere residuale la discarica nel ciclo dei rifiuti, attuando la raccolta differenziata e gli impianti di trattamento degli stessi, dicendo basta al conferimento del tal quale. Il conferimento in discarica di Borgo Montello-Latina deve avvenire in conformità alla normativa UE sui rifiuti (direttiva 1999/31/CE del Consiglio del 26 aprile 1999 relativa alle discariche di rifiuti) come riportato nella nota della Commissione Europea del 31 maggio 2012, costituendo invece una seria minaccia alla salute umana e all'ambiente.
In seguito al mancato rispetto della normativa europea nelle discariche del Lazio, è arrivata la comunicazione di richiesta di informazioni per valutare l’apertura della procedura di infrazione verso la Regione Lazio e di conseguenza verso gli enti locali responsabili (provincia e comuni).Le indagini dell'ARPA  nel periodo d'indagine luglio 2005-luglio 2006 hanno rivelato un significativo inquinamento e contaminazione delle falda acquifera dell'intero corpo discarica. Il commissario straordinario ARPA Lazio dott. Carrubba ha confermato dinnanzi la Commissione Legalità della Regione Lazio il 17 luglio 2012. "Noi a Borgo Montello abbiamo l'inquinamento ambientale,e non lo diciamo adesso, l'Arpa lo dice dal 2005" e ancora " Borgo Montello quindi è un sito inquinato,su questo non ci piove". A questo punto le osservazioni tecniche e urbanistiche:
a)     Ogni nuovo progetto dovrà farsi carico del risanamento ambientale (aria, acqua, suolo, falde) dell’inquinamento accertato e dichiarato dall’ArpaLazio regionale; La variante urbanistica dovrà altresì fare riferimento alle norme regionali in materia di risanamento di aria, acqua e suolo;
b)    Ogni progetto dovrà essere preceduto dall’indagine epidemiologica e dall’analisi di indagini epidemiologiche in aree simili e degradate;
c)     Togliere dalla perimetrazione delle aree della discarica quelle che comprendono impianti non previsti dalla normativa europea e dal piano regionale dei rifiuti. Nel particolare che vengano tolti impianti di incenerimento rifiuti e di produzione di energia elettrica con biomasse.
d)    Che vengano inserite le norme per miglioramento ambientale e paesaggistico quali: posa a dimora di essenze di alto fusto per l’intero perimetro per almeno una fascia di m 30 verso tutti i confini; realizzazione di impianti di abbattimento degli odori; realizzazioni di stazioni fisse di monitoraggio delle emissioni in atmosfera, odori, di pozzi piezometrici per l’analisi continua dell’acqua;
e)     Che siano completate le opere di urbanizzazioni in tutte le aree e le strade per un raggio di almeno 2 km dai confini delle aree perimetrate dal comune di Latina con acquedotto pubblico e con fognatura pubblica;
f)      Che sia collegato alla perimetrazione urbanistica il piano del traffico consentito solo ai mezzi dei residenti, ai mezzi agricoli, di trasporto ai servizi dei residenti oltre a quelli a servizio della discarica con impianto di video sorveglianza sulle varie strade di accesso;
g)     Che anche per gli impianti non soggetti alla Direttiva Seveso sia redatto il piano di emergenza esterno, che la popolazione sia informata sui rischi sanitari, in materia di sicurezza sul lavoro con impatto all’esterno, che venga redatto il piano di evacuazione in caso di emissioni fuori norma anche odorigene;
h)    Che venga adottata la variante urbanistica per la presenza di impianto soggetti alla Direttiva Seveso con obbligo per tutti i nuovi impianti di dimostrare che non viene aumentato il livello di rischio;
i)       La variante urbanistica dovrà essere conforme al PTPR della Regione Lazio e lo dovrà recepire (vedere tavole “A sistemi ed ambiti paesaggio”, “B beni paesaggistici” e  “C beni dei patrimoni naturale e culturale”);
j)       Si chiede che il Sindaco di Latina emetta il parere ai sensi degli art. 216 e 217 del R.D. 27 luglio 1934 n. 1265 compreso nel testo unico delle leggi sanitarie.

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