appello in difesa della campagna di Maccarese contro polo rifiuti ed energia
Ci
rivolgiamo a voi per chiedervi un ulteriore impegno in sostegno della
lotta che da quasi sei mesi stiamo portando avanti qui a Fiumicino per
bloccare la realizzazione del progetto di trasformazione della campagna
di Maccarese nel nuovo polo industriale dei rifiuti e dell’energia della
Capitale.
Perché vi parliamo di polo industriale dei rifiuti e dell’energia?
Se avete seguito le ultime vicende saprete che qui a Maccarese esiste
già un impianto a Biogas di proprietà della Maccarese spa da 625 Kw in
funzione da un anno (ironia del destino è stato attivato quando noi
eravamo impegnati a difendere Pizzo del Prete) e che a fianco la stessa
società ne sta costruendo un altro da 1 Mw.
Saprete anche che
sempre a Maccarese è in funzione dal 2001 l’impianto di compostaggio dei
rifiuti mercatali di Roma con tutte le criticità connesse alla pessima
qualità del materiale in entrata e all’altrettanto pessima gestione
dell’AMA.
Oltre a questi tre impianti Maccarese, stando ai
piani dell’AMA e di altri soggetti privati, potrebbe ospitare nel
prossimo futuro almeno altri due impianti:un megadigestore che trattando
forsu (frazione organica rifiuti solidi urbani, il famoso umido) per
circa 108.000 t/a produrrebbe 24 Mw di energia e un impianto a biogas
più piccolo (1Mw) che tratterebbe circa 25/30.000 t/a di biomassa
vegetale.
Tutto, ovviamente, in Riserva del Litorale!
Nelle
ultime settimane abbiamo raccolto molto materiale (che vi abbiamo
inoltrato tramite mail) che dimostra non solo le serie problematiche
connesse al tipo di impianto (digestione anaerobica con trasformazione
energetica e digestato) ma anche la gravità della situazione di questo
comune sotto il profilo della qualità ambientale intesa come qualità
dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo.
I dati che
abbiamo reperito in rete ci offrono un’immagine di Fiumicino fortemente
compromessa tanto che in base al Piano di Risanamento della Qualità
dell’Aria approvato dalla Regione Lazio con deliberazione n. 66 del 10
dicembre 2009 il comune di Fiumicino, come anche quello di Cerveteri,
risulta ricadere nella Zona B ossia comune in cui per almeno un
inquinante si è accertato l’effettivo superamento o l’elevato rischio di
superamento del limite previsto dalla legge. Da colloqui avuti con
tecnici ambientali è emerso inoltre che non è solo l’aria avvelenata, lo
sono le falde, “ricche” fra le altre cose di colibatteri e di arsenico e
la terra “troppo ricca” di metalli e di azoto.
L’aeroporto
scarica sulle nostre teste ogni minuto polveri e gas tossici e disperde
nell’atmosfera le polveri e le nano particelle delle centrali
termoelettriche (si parla anche di possibile combustione di rifiuti)
realizzate all’interno del sedime aeroportuale, Malagrotta, Cupinoro e
Civitavecchia incombono tutt’intorno e, dulcis in fundo, ricordiamo
l’ipotizzato raddoppio aeroportuale che mangerebbe ulteriori 1.200
ettari di campagna con la fine dell’agricoltura.
Questo è quello che intendiamo per trasformazione di Maccarese in Polo Industriale dei Rifiuti e dell’energia.
A noi la situazione appare particolarmente allarmante e le imminenti
elezioni comunali e regionali non favoriscono il confronto con le
istituzioni. I Consiglieri, i partiti, diverse associazioni territoriali
e ambientaliste con aspirazioni di governo, stanno già in campagna
elettorale e la loro attenzione al problema è soltanto funzionale alla
possibile sperata elezione o rielezione.
A noi tutto questo non
interessa, il nostro Comitato non è mai entrato né vuole entrare in
certi meccanismi, noi vogliamo bloccare queste centrali e salvare la
Riserva, sicuramente quantomeno porre le condizioni perché oggi non si
creino con facili e demagogiche promesse varchi per la futura
costruzione di nuovi impianti.
Sono necessari il vostro
supporto ed aiuto: per il 17 novembre prossimo il comitato ha promosso
una seconda assemblea cittadina a Maccarese per parlare nuovamente di
biogas, di inquinamento, di salute ambientale. Abbiamo invitato tutti i
comitati ed associazioni territoriali, il sindaco, gli assessori, i
consiglieri comunali per illustrare ancora una volta le ragione dei
nostri no e per chiedere agli amministratori presenti di esprimere
chiaramente la propria posizione.
Dobbiamo essere in tanti, la
vostra presenza e partecipazione attiva sono indispensabili per
convincere i consiglieri a votare insieme, come fecero lo scorso 27
aprile, una delibera che dica No al biogas a Maccarese e in tutto il
comune. E' in gioco ancora una volta la nostra salute, il futuro dei
nostri figli e di questo territorio. Fino ad oggi siamo riusciti a
difendere Pizzo del Prete, dobbiamo impegnarci con la stessa forza per
difendere Maccarese. http://www.facebook.com/groups/NoallaTurbogasdiAprilia/permalink/10151111912661776/
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