Il Caimummia
di Marco Travaglio Il fatto quotidiano 13 dicembre 2012
Per essere una mummia, il Cainano è piuttosto
vispo, e soprattutto mobile. Ieri è
riuscito a candidare a premier, nell’ordine: se
stesso, Mario Monti e Angelino Alfano (quest’ultimo
addirittura “in pole position”). Con
qualche minuto in più a disposizione, avrebbe
anche aggiunto Flavio Briatore, Giovanni Rana,
l’avvocato Marra e Sara Tommasi, ma
purtroppo non c’è stato il tempo: lo farà, con
calma, nei prossimi giorni. La cornice della
memorabile performance era la cosiddetta
presentazione del libro di Vespa, ormai un
vero e proprio format a se stante, un monumento
al servilismo che fa apparire Porta a
Por ta un programma sbarazzino: l’insetto, nel
ruolo di spalla, coadiuvato dai noti anestesisti
Massimo Franco e Marcello Sorgi, porgeva
timide e tumide domande all’anziano capocomico,
tutto pittato, levigato e tirato a lucido
dai maestri ebanisti di Arcore, che lo fanno
ormai somigliare all’ultimo Michael Jackson,
con due occhietti a mandorla da cinese in
coma e un nuovo nasino con la punta all’insù
davvero civettuolo. Il Sorgi veniva aspramente
redarguito da Vespa per essersi permesso
un sommesso dissenso sul concetto di magistratura
uguale cancro: “Siamo qui per fare
domande, non per dissentire dalle risposte”.
A quelle parole il Cainano batteva una pacca
sulla spalla della spalla e gli strizzava l’occhio,
come a dire: “Ben scavato, vecchia talpa”. Anche
perché l’insetto aveva appena elogiato il
Cainano come un sincero “l i b e r a l d e m o c r atico”
di scuola einaudiana, mica come quel
duce di Grillo che fa scegliere i suoi candidati
dagli iscritti sul web. Rintracciare un filo di
logica nelle risposte della mummia sarebbe
impresa ardua. Non si è ben capito nemmeno
come si chiamerà il suo partito, visto che a un
certo punto ha ipotizzato di ribattezzarlo Forza
Italia, ma di lasciare sulle schede elettorali
la scritta “Popolo della Libertà”, tanto per rassicurare
gli elettori che si tratta sempre di chi
ha rovinato il Paese. Quanto a lui, che pure
sarebbe il premier ideale come dimostrano le
tre precedenti esperienze, è disposto a fare un
passo indietro se si candida Monti. Che lui,
non a caso, ha appena sfiduciato e accusato di
aver mandato in malora l’Italia, dunque lo
stima molto e “ho con lui un eccellente rapporto”,
anche se “è stato influenzato dalla sinistra”
e dunque gli sta diventando un po’
comunista: infatti non ha abolito le intercettazioni,
che sono “incostituzionali”. Per rendergli
più facile l’impresa di guidare il “r a ssemblement
dei moderati” alla vittoria, ha anche
aggiunto che Monti dovrà avere con sé
tutti, dal Pdl o come cazzo si chiama a Montezemolo-
Casini-Fini alla Lega Nord (incertezza,
per ora, solo sui moderati di Forza
Nuova). C’è, è vero, il piccolo dettaglio che la
Lega ha sempre votato contro il governo
Monti e lo considera un vampiro assetato di
sangue, tant’è che B. – lo dice lui stesso – s’è
appena accordato con Maroni per Alfano
premier. Praticamente, con chiunque parli fa
un accordo per un premier diverso. Ma queste
sono quisquilie, dai, l’importante è divertirsi
un altro po’. A questo punto, i casi sono
soltanto due: o B. è fuori come un balcone,
oppure si diverte a prendere tutti in giro. Più
probabile la seconda ipotesi, vista l’ampia e
consolidata disponibilità di politici e giornalisti
a farsi prendere in giro. Nelle prossime
ore vedremo se si è divertito anche Marcello
Dell’Utri, che ieri, a metà pomeriggio, aveva
annunciato la sua ricandidatura in quanto
perseguitato politico, e nel tardo pomeriggio
ha appreso dall’amica mummia che “mi spiace,
non possiamo permetterci di ricandidarlo”
anche se, beninteso, è un perseguitato politico.
Si attende ad horas una dichiarazione di
Dell’Utri per spiegare che gli spiace, ma il
Caimummia non può permettersi di non ricandidarlo.
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