sabato 28 luglio 2012
Latina tavolo trasparenza ricerca fusti tossici discarica Borgo Montello
ISTITUITO IL TAVOLO IN COMUNE PER MONITORARE LA RICERCA DEI FUSTI TOSSICI NELLA «S0»
Scavi in discarica,
l’ora della trasparenza
Aperto il cantiere, ruspe in azione ad agosto
Fabrizio Cirilli: Saranno forniti
aggiornamenti
sui lavori
per fugare
ogni dubbio»
A POCHI giorni dall’apertura
dei cantieri nella discarica di
via Monfalcone ieri in Comune
è stato avviato il tavolo per
la trasparenza che seguirà
passo passo le operazioni di
scavo nell’invaso S0 e informerà
l’opinione pubblica sullo
stato d’ava n z a m e n t o
d el l ’i n te rve nt o
co mm iss io nat
o p r o p r i o
dall’am m i n istrazione
locale
per scoprire
se realmente in
quel luogo siano
stati sotterrati
fusti contenenti
rifiuti
tossici.
« A b b i a m o
voluto l’istitu -
zione di questo
tavolo - ha
spiegato ieri
l ’ a s s e s s o r e
all’a mb i e n t e
Fabrizio Cirilli
nel corso della
seduta inaugurale
- per fugare
ogni possibile
dubbio dei
cittadini nel corso e sul conto
delle operazioni di scavo. Ma
la cosa a cui tengo maggiormente
è la possibilità di informare
nel modo più completo
possibile tutti i cittadini e le
associazioni interessate che
possano così avviare un dibattito
sulla base di notizie certe.
Al di là del fatto che i fusti
tossici siano interrati o meno
nel vecchio invaso, oppure
che si trovino altrove, era giusto
che il Comune si adoperasse
per sciogliere i dubbi
lasciati aperti con gli studi di
Enea e Arpa».
Ieri al tavolo per la trasparenza,
oltre a Comune, Provincia,
Regione, Arpa, Asl, gestori
delle discariche Encoambiente
e Indeco, erano presenti
anche quei tecnici ai quali è
stato affidato il compito di
supervisionare i lavori. Sono
stati proprio questi ultimi a
fornire un aggiornamento sullo
stato d’ava n z a m e n t o
dell’i n t e r ve n t o .
Nei giorni scorsi l’impresa
ha iniziato con l’allestimento
del cantiere e di quegli spazi
propedeutici alle operazioni
di scavo. Nei pressi dell’inva -
so denomincato «S0» sono
state preparate infatti alcune
vasche a tenuta stagna che
serviranno per contenere i
materiali tirati fuori dalle ruspe.
Secondo una stima dei tecnici,
i lavori finanziati per
500mila euro circa dalla Regione
Lazio, dureranno almeno
quattro mesi. Ossia il tempo
necessario allo scavo, ma
soprattutto ai frequenti monitoraggi
di terra, aria e acqua
circostanti. Inizialmente saranno
gli scavatori a «bucare»
la discarica, ma in prossimità
delle masse metalliche sospette
si procederà manualmente
proprio per evitare
spiacevoli convenienti nel caso
in cui lì sotto dovessero
essere nascosti materiali particolarmente
inquinanti.
Gli scavi saranno eseguiti
nei tre punti individuati dagli
esperti dell’Enea, quelle zone
della discarica dove, secondo
l’Arpa, sarebbero state interrate
quantità considerevoli di
materiale ferroso.
Nel caso in cui venissero
trovati rifiuti tossici sarà attivata
una particolare procedura
per evitare possibili contaminazioni.
A lavori finiti le cavità
verranno riempite e impermeabilizzate.
L’impianto sarà
videosorvegliato e controllato
dalla polizia provinciale.
A.R.
Latina Oggi 28 luglio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento