giovedì 26 luglio 2012

Sabaudia una bomba ecologica scarichi abusivi a Bella Farnia

Sabaudia, il consorzio dovrà provvedere ad adeguare l’impianto di depurazione «Una bomba ecologica» L’ordinanza del Sindaco per porre fine agli scarichi abusivi a Bella Farnia IL problema degli scarichi nel consorzio Bella Farnia a Mare non è stato risolto. Quella che il consigliere Schintu aveva definito una «vera e propria bomba ecologica», è rimasta esattamente dov’è anzi, con l’aumento delle utenze all’interno del consorzio un tempo conosciuto come ex Somal, il problema diventa più serio. Un posto che ultimamente è stato al centro di sequestri e controlli a raffica, una zona non proprio tranquilla. E’co mu nq ue sulla scorta dei rischi sanitari e della tutela dell’ambiente che il Sindaco di Sabaudia Maurizio Lucci ha emesso un ’ordinanza finalizzata alla regolarizzazione dell’impianto di scarico reflui che ad oggi, vengono conferiti nel Fosso Topposela, almeno in teoria. Per un massimo però di 800 abitanti, questo è quanto regge l’impianto di depurazione. Si presume quindi che regolarizzare voglia dire aumentare la capienza dell’im - pianto, un’o rd in an za indirizzata all’a m m i n istratrice del consorzio sulla scorta dell sospensione da parte della Provincia dell’autorizzazione allo scarico arrivata dopo i campionamenti dell’Ar - pa. A maggio, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato avevano scoperto alle spalle del residence la presenza massiccia di scarichi abusivi nel canale Rio Martino. Sono passati circa due mesi dai controlli, ma la situazione non sembra essere di molto cambiata. Dall’o r d inanza si evince chiaramente l’urgenza del provvedimento per i rischi sanitari e legati all’igiene pubblica. Viene tuttavia da chiedersi quale sia effettivamente la situazione all’interno del consorzio Bella Farnia a mare e se gli amministratori siano in grado di censire, con contezza quante siano le utenze che usufruiscono dell’impianto di depurazione. Una situazione complessa come dimostrato anche dai recenti controlli per contrastare il fenomeno dell’immigra - zione clandestina come pure il favoreggiamento di tale reato che spesso ruota attorno alla questione dei subaffitti. Davanti l’ordinanza del Sindaco si aprono comunque due strade, difficile una via di mezzo. L’amministrazio - ne del consorzio può entro 60 giorni presentare un ricorso al Tar o in alternativa, dare esecuzione ai lavori come disposto dalla Provincia. In mezzo restano nel frattempo gli scarichi abusivi. Sversamenti continui in corsi d’acqua che non solo si trovano per alcuni tratti, all’inter - no del Parco Nazionale ma che, costeggiano anche le campagne. Non uno scherzo, quindi. M.S.G. Latina Oggi 26 luglio 2012

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