DOPO LE RIVELAZIONI DEI PENTITI CASALESI
Borgo Montello: via agli scavi
per trovare e rimuovere i fusti tossici
L'annuncio in Commissione sicurezza: in agosto lavori in discarica a Latina. Processo per inquinamento delle falde
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_luglio_18/latina-discarica-borgo-montello-2011061401805.shtml

PERICOLO RADIOATTIVO - Da Cester le dichiarazioni più pesanti, come ricorda Zaratti: «Dalle dichiarazioni rese in commissione dall’ex direttore della discarica sono emersi fatti inquietanti. Fino alla chiusura del sito "S zero" vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi». Ne aveva già parlato per primo Corriere.it nel giugno 2010 e lo scorso marzo il blog Pontinia ecologia e territorio aveva pubblicato una foto aerea che mostrava liquami accanto ai rifiuti, paventando il rischio si trattasse di percolato. «C’è poi lo studio dell’Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafia campane) che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l’inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino».

DANNI PERMANENTI - «Ma durante l’audizione è emersa anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati sversati in aree limitrofe al sito S zero - aggiunge Zaratti - considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti Italia autorizzati a smaltire rifiuti industriali». L'ex responsabile della discarica ha inoltre ribadito la pericolosità della situazione: «Se smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di nocivo poteva essere rilasciato nell’ambiente è stato ormai rilasciato».

SUL BANCO DEGLI ACCUSATI - Per l'inquinamento delle falde, dunque, sono sotto accusa sono Vincenzo Rondoni, Bruno Landi e Nicola Colucci, i primi due rispettivamente presidente del CdA e amministratore delegato di «Ecoambiente», il terzo imprenditore che insieme ai fratelli gestisce larga parte del ciclo dei rifiuti in Italia. Sull'eventuale rinvio a giudizio il gup deciderà nell'udienza fissata al prossimo 8 ottobre 2012, mentre Lagambiente a chiesto alla Regione di costituirsi parte civile nel processo.
PROBLEMA INDIFFERENZIATA - Aggiunge il presidente Zaratti: «Non c’è solo Malagrotta a ingoiare rifiuti indifferenziati. Anche nella discarica di Borgo Montello, un’area di circa 50 ettari ai confini tra Latina e Nettuno, la spazzatura continua ad essere interrata "tal quale", senza i necessari trattamenti previsti dalle leggi europee e italiane. Situazione analoga ad altri siti presenti nella regione». E’ un panorama inquietante quello descritto dal Commissario straordinario dell’Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa Lazio), durante l’audizione in Regione convocata per fare il punto sul tema dei rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello.
18 luglio 2012 | 12:44
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