Era inevitabile che la bomba ecologica di Borgo
Montello arrivasse all’attenzione della Commissione
Europea, per l’insieme di inquinamento e di
fatti eclatanti dal punto di vista di atti criminali.
Mentre la Regione Lazio ha perso completamente
il controllo del ciclo dei rifiuti, la Provincia di
Latina non ha mai saputo cosa fare visto che è stata
commissariata per anni e ora va avanti solo a
ricorsi senza riuscire a coordinate nemmeno i
comuni. D’altronde la situazione è grave. Il fatto
che enti a tutti i livelli abbiano avuto 30 anni per
intervenire e fare chiarezza nella discarica di
Borgo Montello e nel traffico illecito di rifiuti in
tutta la provincia e non hanno fatto nulla è un
sintomo che oltre all’incapacità ammnistrativa
riconosciuta ci sono altri motivi. Auspichiamo che
dalla Comunità Europea possa arrivare non solo il
contributo in materia di verità (dopo 30 anni di
illeciti riconosciuti da tutti), di giustizia (dopo i
tanti morti per inquinamento), di risarcimento per
i cittadini (che hanno visto deprezzato i loro
immobili oltre ai familiari
colpiti da gravi
malattie per inquinamento)
e soprattutto di
bonifica. Considerato
che abbiamo letto dichiarazioni
di amministratori
e politici che
dicono non ci sarebbero
i soldi per portare
in apposita discarica i
fanghi tossici interrati,
solo dalla Comunità
Europea potranno arrivare
i fondi per la
doverosa e urgente
bonifica. Il tutto mentre
si susseguono audizioni
e con la dichiarazione
del ministro
dell’ambiente che
si dice preoccupato
per la normativa europea
che impone il trattamento
dei rifiuti prima del conferimento in
discarica o comunque prima dello smaltimento
definitivo. La tematica critica è il ciclo dei rifiuti
a monte. L’obbligo di conferire i rifiuti trattati in
discarica vige in tutta Italia e non si può spostare
i rifiuti in discarica altra provincia se nella tua
provincia non c’è l’impianto di trattamento rifiuti.
Intanto è stata spostata l’audizione in Regione del
sindaco di Latina, del vice sindaco e di alcune
associazioni (Libera, Legambiente, Forum Pontino).
La presentazione di un’interrogazione alla
Commissione Europea sulla discarica di Borgo
Montello, in provincia di Latina, è stata annunciata
dall’europarlamentare e capodelegazione Idv Niccolò
Rinaldi. «La gestione dei rifiuti nel Lazio -
scrive il parlamentare europeo - costituisce una
vera e propria emergenza, per la quale la Commissione
Europea lo scorso anno ha dato avvio alla
procedura d’infrazione con una lettera di messa in
mora per violazione della direttiva 1999/31/CE. La
discarica di Borgo Montello è la terza più grande
d’Italia, e come raccontato dall’articolo Una
bomba ecologica, pubblicato dal settimanale Il
Punto, poggia su falde acquifere ormai contaminate,
come rilevato da uno studio richiesto dalla
Procura di Latina e da un rapporto dell’Arpa
Lazio. Sembra inoltre - prosegue Rinaldi - che la
zona più antica contenga fusti tossici sin dagli anni
’80 frutto di traffici illeciti, e che le indagini di
ricerca avviate dalla Regione Lazio si siano
fermate per la mancata individuazione di un
eventuale sito in cui trattare i rifiuti speciali che
potrebbero essere rinvenuti». Rinaldi ha dunque
chiesto alla Commissione «se è a conoscenza dei
fatti sopra esposti, come intende intervenire al fine
di tutelate la salute delle persone e se intende
sollecitare lo Stato italiano a procedere alla bonifica
dell’area».
(lettera firmata) http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc5dc0beecc/pag13lettere.pdf
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