martedì 17 luglio 2012

discarica Borgo Montello, fusti tossici, rifiuti radioattivi, inquinamento ambientale

Borgo Montello, ad agosto iniziano gli scavi nella discarica

17/07/2012, di .
All’indomani dell’avvio degli scavi nell’invaso ‘S0′ della discarica di Borgo Montello per chiarire se le masse metalliche rilevate dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) siano riconducibili o meno a fusti tossici smaltiti illegalmente, la commissione speciale Sicurezza e lotta alla criminalità del Consiglio regionale ha svolto un’audizione con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda.
I lavori che consentiranno di scrivere la parola fine ai sospetti di presenza di materiali dannosi per la salute, sin dagli anni ’90, nell’area a ridosso di Latina, sono stati finanziati infatti con fondi regionali. A partire dal prossimo 11 agosto, si procederà con gli scavi veri e propri.
«La nostra Commissione – ha spiegato in apertura di seduta il presidente Filiberto Zaratti – ha sempre dedicato una particolare attenzione alla provincia di Latina e ai fenomeni di criminalità ambientale. Nel sito ‘S0′, ovvero la parte più antica della discarica di Borgo Montello, l’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (Enea) aveva individuato nel 1998 alcune masse metalliche, segno della presenza di fusti interrati. Tanti, tantissimi, secondo le testimonianze degli abitanti del posto, supportate dal racconto del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone. Una presenza ribadita nel 2009 anche dall’Arpa. Io stesso, quando ricoprivo l’incarico di assessore regionale, ho stanziato i fondi necessari a
svolgere gli scavi d’ispezione».
Un impegno riconosciuto e apprezzato dal vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli, presente all’audizione anche in veste
di assessore comunale all’Ambiente: «È proprio con Zaratti che abbiamo iniziato a condividere questo percorso anni fa, quando nelle vesti di assessore regionale è stato l’unico a suffragare la nostra battaglia sull’individuazione dei fusti, riaperta grazie al ritrovamento del primissimo studio condotto dall’Enea, prima ancora che dall’Arpa. Ora il cantiere è ufficialmente insediato, anche se nutriamo ancora qualche preoccupazione dovuta al fatto che l’erogazione del finanziamento regionale non è ancora andata a buon fine, circostanza che potrebbe creare intoppi rispetto all’iter dell’intera operazione».
Cirilli, oltre a riepilogare tutte le tappe della vicenda relativa alle discariche di Borgo Montello, ha ufficializzato l’insediamento di un «Tavolo della trasparenza», istituto dal Comune di Latina e che nei prossimi giorni sarà aperto a tutte le associazioni presenti sul territorio. Alcune di esse – come Legambiente, Libera e Forum Pontino dei Beni Comuni – hanno partecipato alla riunione odierna della Commissione, avendo anche l’opportunità di confrontarsi con chi per anni ha «governato» l’impianto, ovvero l’ex direttore tecnico Achille Cester, secondo il quale: «se smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di nocivo poteva essere rilasciato nell’ambiente è stato ormai rilasciato».
Cester si è detto comunque favorevole al perseguimento della verità su quanto è accaduto a Borgo Montello da quando, nel 1984, mentre la normativa nazionale stabiliva l’obbligatorietà del corretto smaltimento dei rifiuti industriali, gli interessi criminali fiutavano l’affare dello smaltimento illecito degli stessi. Cester ha ricordato di aver lasciato la direzione della discarica in aperto conflitto con la proprietà. È inoltre opportuno ricordare che è in corso l’udienza preliminare innanzi al Gup di Latina per un procedimento penale sull’eventuale inquinamento delle falde acquifere causato dalla discarica.
«Hanno presentato richiesta di costituzione di parte civile Legambiente, la Provincia di Latina ed altre
realtà associative. Mi auguro che anche la Regione Lazio si costituisca», ha dichiarato il presidente
Zaratti, impegnandosi in prima persona per verificare che lo stanziamento regionale a finanziamento dei
lavori di scavo appena iniziati giunga al più presto nella casse del Comune di Latina. Presenti anche il commissario straordinario e il vicecommissario dell’Arpa, che hanno ribadito che, a partire dal 2005, l’area di Borgo Montello è ufficialmente vittima di inquinamento ambientale. http://www.latina24ore.it/latina/45459/borgo-montello-ad-agosto-iniziano-gli-scavi-nella-discarica

Latina – Scavi a Montello: Regione e Comune concordi. Danni ambientali irreparabili

Latina – Scavi a Montello: Regione e Comune concordi. Danni ambientali irreparabili
Latina – Si è svolta questa mattina, all'indomani dell'avvio dei lavori propedeutici agli scavi nell'invaso 'S0' della discarica di Borgo Montello, l’audizione all’interno della commissione speciale “Sicurezza e lotta alla criminalità” del Consiglio regionale del Lazio, dei soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda. I lavori, che consentiranno di scrivere la parola “fine” ai sospetti di presenza di materiali dannosi per la salute, sin dagli anni '90, nell'area della discarica pontina, sono stati finanziati infatti con fondi regionali mentre i lavori di preparazione del cantiere sono stati offerti dalla stessa ditta che gestisce attualmente lo sversamento di materiale all’interno della discarica. «La nostra Commissione - ha spiegato in apertura di seduta il presidente Filiberto Zaratti - ha sempre dedicato una particolare attenzione alla provincia di Latina e ai fenomeni di criminalità ambientale. Nel sito 'S0', ovvero la parte più antica della discarica di Borgo Montello, l'Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente (Enea) aveva individuato nel 1998 alcune masse metalliche, segno della presenza di fusti interrati, presenza surrogata da tantissime testimonianze tra cui quelle eccellenti del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone. Una presenza ribadita nel 2009 anche dall'Arpa. Io stesso, quando ricoprivo l'incarico di assessore regionale, ho stanziato i fondi necessari a svolgere gli scavi d'ispezione».
Un impegno riconosciuto e apprezzato dal vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli, presente all'audizione anche in veste di assessore comunale all'Ambiente: «È proprio con Zaratti che abbiamo iniziato a condividere questo percorso anni fa, quando nelle vesti di assessore regionale è stato l'unico a suffragare la nostra battaglia sull'individuazione dei fusti, riaperta grazie al ritrovamento del primissimo studio condotto dall'Enea, prima ancora che dall'Arpa. Ora il cantiere è ufficialmente insediato, anche se nutriamo ancora qualche preoccupazione dovuta al fatto che l'erogazione del finanziamento regionale non è ancora andata a buon fine, circostanza che potrebbe creare intoppi rispetto all'iter dell'intera operazione».
Alla riunione odierna in commissione erano inoltre presenti anche alcune associazioni ambientaliste ed antimafia tra cui Legambiente, Libera e Forum Pontino dei Beni Comuni. Impegnativa proprio la richiesta di Legambiente, che ha chiesto ufficialmente alla Regione Lazio di costituirsi parte civile nell'udienza preliminare del processo contro i veleni di Borgo Montello, in corso innanzi al GUP di Latina, evenienza che ha visto il favore dello stesso presidente di Commissione.
Gli scavi, quindi, ormai sono certi ma il rammarico per non aver agito in fretta rimane, visto che, come sottolineato dall’ex direttore tecnico dell’impianto Achille Cester “se smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di nocivo poteva essere rilasciato nell'ambiente è stato ormai rilasciato».
Cester si è detto comunque favorevole al perseguimento della verità su quanto è accaduto a Borgo Montello da quando, nel 1984, mentre la normativa nazionale stabiliva l'obbligatorietà del corretto smaltimento dei rifiuti industriali, gli interessi criminali fiutavano l'affare dello smaltimento illecito degli stessi e lui, in aperto contrasto con la proprietà dell’azienda per cui lavorava lasciò l’incarico.

Commissione regionale Lotta alla Criminalità sui fusti tossici a Borgo Montello. Dichiarazioni choc.

17-07-2012stampa invia pdf

Achille Cester: "Fino alla chiusura del sito S0 vi è stata una gestione lassista e poco trasparente". Zaratti: "Un dovere far partire subito gli scavi a Borgo Montello per dare certezze ai cittadini".

Commissione regionale Lotta alla Criminalità sui fusti tossici a Borgo Montello. Dichiarazioni choc.
Fusti tossici a Borgo Montello. "Far partire gli scavi è un atto che restituisce credibilità alle istituzioni". E' quanto ha dichiarato questa mattina durante la Commissione sicurezza e lotta alla criminalità, il presidente Filiberto Zaratti che convocato la riunione di oggi proprio per fare il punto della situazione sugli scavi presso la discarica di Borgo Montello. "Dalle dichiarazioni rese in commissione dall'ex direttore della discarica, Achille Cester, sono emersi fatti inquietanti - dice Zaratti - fino alla chiusura del sito ‘S0' vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioattivi. C'è poi lo studio dell'Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafie campane) - ha spiegato ancora Zaratti - che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l'inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino".
"C'è la volontà di tutte le istituzioni (Regione Lazio, Comune di Latina, Arpa Lazio) di andare fino in fondo nella vicenda mai chiarita che riguarda la possibile presenza di fusti tossici nel sito ‘S0' della discarica di Borgo Montello".
"Dare il via agli scavi - dice Zaratti - è il primo atto che restituisce credibilità alle istituzioni e dà speranza ai cittadini affinché si faccia luce su una vicenda al centro di molti misteri. Basti ricordare le dichiarazioni di pentiti del Casalesi che hanno riferito con dovizia di particolari il business dello smaltimento di rifiuti nella provincia pontina".
"Dalle dichiarazioni rese in commissione dall'ex direttore della discarica, Achille Cester, sono emersi fatti inquietanti - dice Zaratti - fino alla chiusura del sito ‘S0' vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi. C'è poi lo studio dell'Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafie campane) che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l'inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino".
"Ma durante l'audizione è emersa anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati sversati in aree limitrofe al sito ‘S0' - aggiunge Zaratti - considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti Italia autorizzati a smaltire rifiuti industriali".
"L'importante è iniziare tutte con tutte le verifiche e le opportune azioni di indagine sul sito - conclude Zaratti - E' inoltre mia intenzione continuare a monitorare l'andamento dei lavori. Apprezzo infine la volontà e l'impegno del vicesindaco di Latina Fabrizio Cirilli di istituire un osservatorio per la trasparenza sui lavori, aperto alle associazioni ambientaliste e alle comunità locali".
Le rivelazioni choc fatte questa mattina in audizione regionale presso la Commissione Lotta alla Crminialità hanno suscitato molti commenti. Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio, e Giorgio Libralato, portavoce Verdi pontini, ribadiscono che le falde acquifere di Borgo Montello risultano inquinate da ben sette anni. "Per il commissario dell'Arpa inoltre, - spiegano i due ambientalisti - il conferimento dei rifiuti solidi urbani nella discarica pontina, proseguirebbe senza alcun trattamento preventivo, in violazione quindi di tutte le normative italiane ed europee". Stamattina, in Regione, il vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli ha annunciato che ad agosto inizieranno gli scavi per verificare la presenza dei fusti tossici nella vasca "Szero". A settembre, invece, si terrà una nuova audizione in Regione, per approfondire l'eventuale presenza di altri rifiuti tossici nelle altre vasche
"Secondo il commissario dell'agenzia regionale per l'Ambiente, le falde acquifere di Borgo Montello risulterebbero inquinate già dal 2005 da metalli pesanti, situazione per cui c'è un processo in atto per cui auspichiamo che la Regione non receda dal costituirsi parte civile. Per il commissario dell'Arpa inoltre, il conferimento dei rifiuti solidi urbani tal quale nella discarica, proseguirebbe senza alcun trattamento preventivo dei rifiuti, in violazione quindi di tutte le normative italiane ed europee".
"Ma le rivelazioni shock non finiscono qui, perché uno degli ex direttori della discarica di Borgo Montello ha dichiarato di non poter escludere la presenza di materiale radioattivo, e di fusti interrati provenienti dallo smaltimento illecito dei rifiuti organizzato dalla camorra, così come raccontato agli inquirenti dal pentito Carmine Schiavone, né - ha aggiunto Achille Cester -, si può escludere la presenza delle navi dei veleni, che potrebbero essere in parte sepolte a Borgo Montello.". "Il vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli ha annunciato che ad agosto inizieranno gli scavi per verificare la presenza dei fusti tossici nella vasca Szero. A settembre si terrà una nuova audizione in Regione, per approfondire l'eventuale presenza di altri rifiuti tossici nelle altre vasche".
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=54235&category=5


Nessun commento:

Posta un commento