Borgo Montello, ad agosto iniziano gli scavi nella discarica
17/07/2012, di Redazione (online).
All’indomani
dell’avvio degli scavi nell’invaso ‘S0′ della discarica di Borgo
Montello per chiarire se le masse metalliche rilevate dall’Agenzia
Regionale per la Protezione Ambientale (Arpa) siano riconducibili o meno
a fusti tossici smaltiti illegalmente, la commissione speciale
Sicurezza e lotta alla criminalità del Consiglio regionale ha svolto
un’audizione con tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella
vicenda.
I
lavori che consentiranno di scrivere la parola fine ai sospetti di
presenza di materiali dannosi per la salute, sin dagli anni ’90,
nell’area a ridosso di Latina, sono stati finanziati infatti con fondi
regionali. A partire dal prossimo 11 agosto, si procederà con gli scavi
veri e propri.
«La
nostra Commissione – ha spiegato in apertura di seduta il presidente
Filiberto Zaratti – ha sempre dedicato una particolare attenzione alla
provincia di Latina e ai fenomeni di criminalità ambientale. Nel sito
‘S0′, ovvero la parte più antica della discarica di Borgo Montello,
l’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (Enea) aveva
individuato nel 1998 alcune masse metalliche, segno della presenza di
fusti interrati. Tanti, tantissimi, secondo le testimonianze degli
abitanti del posto, supportate dal racconto del collaboratore di
giustizia Carmine Schiavone. Una presenza ribadita nel 2009
anche dall’Arpa. Io stesso, quando ricoprivo l’incarico di assessore
regionale, ho stanziato i fondi necessari a
svolgere gli scavi d’ispezione».
svolgere gli scavi d’ispezione».
Un impegno riconosciuto e apprezzato dal vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli, presente all’audizione anche in veste
di assessore comunale all’Ambiente: «È proprio con Zaratti che abbiamo iniziato a condividere questo percorso anni fa, quando nelle vesti di assessore regionale è stato l’unico a suffragare la nostra battaglia sull’individuazione dei fusti, riaperta grazie al ritrovamento del primissimo studio condotto dall’Enea, prima ancora che dall’Arpa. Ora il cantiere è ufficialmente insediato, anche se nutriamo ancora qualche preoccupazione dovuta al fatto che l’erogazione del finanziamento regionale non è ancora andata a buon fine, circostanza che potrebbe creare intoppi rispetto all’iter dell’intera operazione».
di assessore comunale all’Ambiente: «È proprio con Zaratti che abbiamo iniziato a condividere questo percorso anni fa, quando nelle vesti di assessore regionale è stato l’unico a suffragare la nostra battaglia sull’individuazione dei fusti, riaperta grazie al ritrovamento del primissimo studio condotto dall’Enea, prima ancora che dall’Arpa. Ora il cantiere è ufficialmente insediato, anche se nutriamo ancora qualche preoccupazione dovuta al fatto che l’erogazione del finanziamento regionale non è ancora andata a buon fine, circostanza che potrebbe creare intoppi rispetto all’iter dell’intera operazione».
Cirilli,
oltre a riepilogare tutte le tappe della vicenda relativa alle
discariche di Borgo Montello, ha ufficializzato l’insediamento di un
«Tavolo della trasparenza», istituto dal Comune di Latina e che
nei prossimi giorni sarà aperto a tutte le associazioni presenti sul
territorio. Alcune di esse – come Legambiente, Libera e Forum Pontino
dei Beni Comuni – hanno partecipato alla riunione odierna della
Commissione, avendo anche l’opportunità di confrontarsi con chi per anni
ha «governato» l’impianto, ovvero l’ex direttore tecnico Achille
Cester, secondo il quale: «se smaltimenti illeciti ci sono stati, i
danni sono oramai incancellabili, nel senso che a distanza di così tanti
anni quel che di nocivo poteva essere rilasciato nell’ambiente è stato
ormai rilasciato».
Cester
si è detto comunque favorevole al perseguimento della verità su quanto è
accaduto a Borgo Montello da quando, nel 1984, mentre la normativa
nazionale stabiliva l’obbligatorietà del corretto smaltimento dei
rifiuti industriali, gli interessi criminali fiutavano l’affare
dello smaltimento illecito degli stessi. Cester ha ricordato di aver
lasciato la direzione della discarica in aperto conflitto con la
proprietà. È inoltre opportuno ricordare che è in corso l’udienza
preliminare innanzi al Gup di Latina per un procedimento penale
sull’eventuale inquinamento delle falde acquifere causato dalla
discarica.
«Hanno presentato richiesta di costituzione di parte civile Legambiente, la Provincia di Latina ed altre
realtà associative. Mi auguro che anche la Regione Lazio si costituisca», ha dichiarato il presidente
Zaratti, impegnandosi in prima persona per verificare che lo stanziamento regionale a finanziamento dei
lavori di scavo appena iniziati giunga al più presto nella casse del Comune di Latina. Presenti anche il commissario straordinario e il vicecommissario dell’Arpa, che hanno ribadito che, a partire dal 2005, l’area di Borgo Montello è ufficialmente vittima di inquinamento ambientale. http://www. latina24ore.it/latina/45459/ borgo-montello-ad-agosto- iniziano-gli-scavi-nella- discarica
realtà associative. Mi auguro che anche la Regione Lazio si costituisca», ha dichiarato il presidente
Zaratti, impegnandosi in prima persona per verificare che lo stanziamento regionale a finanziamento dei
lavori di scavo appena iniziati giunga al più presto nella casse del Comune di Latina. Presenti anche il commissario straordinario e il vicecommissario dell’Arpa, che hanno ribadito che, a partire dal 2005, l’area di Borgo Montello è ufficialmente vittima di inquinamento ambientale. http://www.
Latina – Scavi a Montello: Regione e Comune concordi. Danni ambientali irreparabili
Latina – Si è svolta questa mattina, all'indomani dell'avvio dei lavori
propedeutici agli scavi nell'invaso 'S0' della discarica di Borgo
Montello, l’audizione all’interno della commissione speciale “Sicurezza e
lotta alla criminalità” del Consiglio regionale del Lazio, dei soggetti
coinvolti a vario titolo nella vicenda. I lavori, che consentiranno di
scrivere la parola “fine” ai sospetti di presenza di materiali dannosi
per la salute, sin dagli anni '90, nell'area della discarica pontina,
sono stati finanziati infatti con fondi regionali mentre i lavori di
preparazione del cantiere sono stati offerti dalla stessa ditta che
gestisce attualmente lo sversamento di materiale all’interno della
discarica. «La nostra Commissione - ha spiegato in apertura di seduta il
presidente Filiberto Zaratti - ha sempre dedicato una particolare
attenzione alla provincia di Latina e ai fenomeni di criminalità
ambientale. Nel sito 'S0', ovvero la parte più antica della discarica di
Borgo Montello, l'Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente
(Enea) aveva individuato nel 1998 alcune masse metalliche, segno della
presenza di fusti interrati, presenza surrogata da tantissime
testimonianze tra cui quelle eccellenti del collaboratore di giustizia
Carmine Schiavone. Una presenza ribadita nel 2009 anche dall'Arpa. Io
stesso, quando ricoprivo l'incarico di assessore regionale, ho stanziato
i fondi necessari a svolgere gli scavi d'ispezione».
Un impegno riconosciuto e apprezzato
dal vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli, presente all'audizione
anche in veste di assessore comunale all'Ambiente: «È proprio con
Zaratti che abbiamo iniziato a condividere questo percorso anni fa,
quando nelle vesti di assessore regionale è stato l'unico a suffragare
la nostra battaglia sull'individuazione dei fusti, riaperta grazie al
ritrovamento del primissimo studio condotto dall'Enea, prima ancora che
dall'Arpa. Ora il cantiere è ufficialmente insediato, anche se nutriamo
ancora qualche preoccupazione dovuta al fatto che l'erogazione del
finanziamento regionale non è ancora andata a buon fine, circostanza che
potrebbe creare intoppi rispetto all'iter dell'intera operazione».
Alla riunione odierna in commissione
erano inoltre presenti anche alcune associazioni ambientaliste ed
antimafia tra cui Legambiente, Libera e Forum Pontino dei Beni Comuni.
Impegnativa proprio la richiesta di Legambiente, che ha chiesto
ufficialmente alla Regione Lazio di costituirsi parte civile
nell'udienza preliminare del processo contro i veleni di Borgo Montello,
in corso innanzi al GUP di Latina, evenienza che ha visto il favore
dello stesso presidente di Commissione.
Gli scavi, quindi, ormai sono certi ma
il rammarico per non aver agito in fretta rimane, visto che, come
sottolineato dall’ex direttore tecnico dell’impianto Achille Cester “se
smaltimenti illeciti ci sono stati, i danni sono oramai incancellabili,
nel senso che a distanza di così tanti anni quel che di nocivo poteva
essere rilasciato nell'ambiente è stato ormai rilasciato».
Cester si è detto comunque favorevole
al perseguimento della verità su quanto è accaduto a Borgo Montello da
quando, nel 1984, mentre la normativa nazionale stabiliva
l'obbligatorietà del corretto smaltimento dei rifiuti industriali, gli
interessi criminali fiutavano l'affare dello smaltimento illecito degli
stessi e lui, in aperto contrasto con la proprietà dell’azienda per cui
lavorava lasciò l’incarico.
Commissione regionale Lotta alla Criminalità sui fusti tossici a Borgo Montello. Dichiarazioni choc. | ||||
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Achille
Cester: "Fino alla chiusura del sito S0 vi è stata una gestione
lassista e poco trasparente". Zaratti: "Un dovere far partire subito gli
scavi a Borgo Montello per dare certezze ai cittadini". | ||||
Fusti tossici a Borgo
Montello. "Far partire gli scavi è un atto che restituisce credibilità
alle istituzioni". E' quanto ha dichiarato questa mattina durante la
Commissione sicurezza e lotta alla criminalità, il presidente Filiberto
Zaratti che convocato la riunione di oggi proprio per fare il punto
della situazione sugli scavi presso la discarica di Borgo Montello. "Dalle
dichiarazioni rese in commissione dall'ex direttore della discarica,
Achille Cester, sono emersi fatti inquietanti - dice Zaratti - fino alla
chiusura del sito ‘S0' vi è stata infatti una gestione lassista e poco
trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici,
industriali, ma anche radioattivi. C'è poi lo studio dell'Arpa, del
dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure
antimafie campane) - ha spiegato ancora Zaratti - che ha evidenziato
con certezza la presenza di metalli pesanti e l'inquinamento delle falde
acquifere di Borgo Sabotino".
"C'è la volontà di
tutte le istituzioni (Regione Lazio, Comune di Latina, Arpa Lazio) di
andare fino in fondo nella vicenda mai chiarita che riguarda la
possibile presenza di fusti tossici nel sito ‘S0' della discarica di
Borgo Montello"."Dare il via agli scavi - dice Zaratti - è il primo atto che restituisce credibilità alle istituzioni e dà speranza ai cittadini affinché si faccia luce su una vicenda al centro di molti misteri. Basti ricordare le dichiarazioni di pentiti del Casalesi che hanno riferito con dovizia di particolari il business dello smaltimento di rifiuti nella provincia pontina". "Dalle dichiarazioni rese in commissione dall'ex direttore della discarica, Achille Cester, sono emersi fatti inquietanti - dice Zaratti - fino alla chiusura del sito ‘S0' vi è stata infatti una gestione lassista e poco trasparente che potrebbe aver permesso di interrare rifiuti tossici, industriali, ma anche radioisotopi. C'è poi lo studio dell'Arpa, del dottor Marchetti (da sempre in prima linea come consulente delle procure antimafie campane) che ha evidenziato con certezza la presenza di metalli pesanti e l'inquinamento delle falde acquifere di Borgo Sabotino". "Ma durante l'audizione è emersa anche la possibilità che eventuali rifiuti tossici possano essere stati sversati in aree limitrofe al sito ‘S0' - aggiunge Zaratti - considerando che fino al 1994 la discarica è stata uno dei pochi siti Italia autorizzati a smaltire rifiuti industriali". "L'importante è iniziare tutte con tutte le verifiche e le opportune azioni di indagine sul sito - conclude Zaratti - E' inoltre mia intenzione continuare a monitorare l'andamento dei lavori. Apprezzo infine la volontà e l'impegno del vicesindaco di Latina Fabrizio Cirilli di istituire un osservatorio per la trasparenza sui lavori, aperto alle associazioni ambientaliste e alle comunità locali".
Le
rivelazioni choc fatte questa mattina in audizione regionale presso la
Commissione Lotta alla Crminialità hanno suscitato molti commenti. Nando
Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio, e Giorgio Libralato,
portavoce Verdi pontini, ribadiscono che le falde acquifere di Borgo
Montello risultano inquinate da ben sette anni. "Per il commissario
dell'Arpa inoltre, - spiegano i due ambientalisti - il conferimento dei
rifiuti solidi urbani nella discarica pontina, proseguirebbe senza alcun
trattamento preventivo, in violazione quindi di tutte le normative
italiane ed europee". Stamattina, in Regione, il vicesindaco di Latina,
Fabrizio Cirilli ha annunciato che ad agosto inizieranno gli scavi per
verificare la presenza dei fusti tossici nella vasca "Szero". A
settembre, invece, si terrà una nuova audizione in Regione, per
approfondire l'eventuale presenza di altri rifiuti tossici nelle altre
vasche
"Secondo il
commissario dell'agenzia regionale per l'Ambiente, le falde acquifere di
Borgo Montello risulterebbero inquinate già dal 2005 da metalli
pesanti, situazione per cui c'è un processo in atto per cui auspichiamo
che la Regione non receda dal costituirsi parte civile. Per il
commissario dell'Arpa inoltre, il conferimento dei rifiuti solidi urbani
tal quale nella discarica, proseguirebbe senza alcun trattamento
preventivo dei rifiuti, in violazione quindi di tutte le normative
italiane ed europee".
"Ma le rivelazioni shock non finiscono
qui, perché uno degli ex direttori della discarica di Borgo Montello ha
dichiarato di non poter escludere la presenza di materiale radioattivo, e
di fusti interrati provenienti dallo smaltimento illecito dei rifiuti
organizzato dalla camorra, così come raccontato agli inquirenti dal
pentito Carmine Schiavone, né - ha aggiunto Achille Cester -, si può
escludere la presenza delle navi dei veleni, che potrebbero essere in
parte sepolte a Borgo Montello.". "Il
vicesindaco di Latina, Fabrizio Cirilli ha annunciato che ad agosto
inizieranno gli scavi per verificare la presenza dei fusti tossici nella
vasca Szero. A settembre si terrà una nuova audizione in Regione, per
approfondire l'eventuale presenza di altri rifiuti tossici nelle altre
vasche".http://www.studio93.it/news/ |
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