Latina – Coldiretti contro Acqualatina: “le bugie hanno le gambe corte”
Latina – Anche la Coldiretti
pontina, con in testa il presidente Carlo Crocetti, è intervenuta nella
nota vicenda riguardante il contenzioso tra Acqualatina ed i consorzi di
bonifica.
Il problema ruota, in realtà, tutto intorno all’art. 13 della Convenzione per la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’A.T.O. 4, firmata da Acqualatina quale presentatrice della offerta migliore tra quelle a suo tempo pervenute per la gestione della rete idrica pontina.
In quell’articolo si legge testualmente: “Il gestore corrisponderà il canone di concessione per i servizi ricevuti dalle opere di bonifica, nell’ammontare determinato ai sensi delle seguenti convenzioni:
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica Agro Pontino, allegata alla voce F …
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, allegata alla voce G
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte S. Biagio, allegata alla voce H”.
Acqualatina, cioè, avrebbe dovuto pagare un canone annuale di concessione per i servizi ricevuti dalle opere di bonifica (stimato in poco più di un milione di euro), cosa che però non sarebbe mai avvenuta e che è stata stigmatizzata dallo stesso presidente della Provincia, Armando Cusani, come un “balzello voluto da Coldiretti per far alzare il prezzo delle bollette, mentre io non voglio che il prezzo aumenti”.
“Ma quale balzello – ribatte Crocetti – Acqualatina sa da sempre di dover versare questo importante tributo, essenziale per i Consorzi di Bonifica, che con la loro opera facilitano le cose alla stessa Acuqalatina ma che sono praticamente bloccati per mancanza di fondi. Cusani si legga le carte, vada anche semplicemente sul sito dell’Ato 4 li c’è scritto tutto”.
Il problema ruota, in realtà, tutto intorno all’art. 13 della Convenzione per la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’A.T.O. 4, firmata da Acqualatina quale presentatrice della offerta migliore tra quelle a suo tempo pervenute per la gestione della rete idrica pontina.
In quell’articolo si legge testualmente: “Il gestore corrisponderà il canone di concessione per i servizi ricevuti dalle opere di bonifica, nell’ammontare determinato ai sensi delle seguenti convenzioni:
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica Agro Pontino, allegata alla voce F …
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica di Pratica di Mare, allegata alla voce G
- Convenzione ATO4 - Consorzio di Bonifica di Fondi e Monte S. Biagio, allegata alla voce H”.
Acqualatina, cioè, avrebbe dovuto pagare un canone annuale di concessione per i servizi ricevuti dalle opere di bonifica (stimato in poco più di un milione di euro), cosa che però non sarebbe mai avvenuta e che è stata stigmatizzata dallo stesso presidente della Provincia, Armando Cusani, come un “balzello voluto da Coldiretti per far alzare il prezzo delle bollette, mentre io non voglio che il prezzo aumenti”.
“Ma quale balzello – ribatte Crocetti – Acqualatina sa da sempre di dover versare questo importante tributo, essenziale per i Consorzi di Bonifica, che con la loro opera facilitano le cose alla stessa Acuqalatina ma che sono praticamente bloccati per mancanza di fondi. Cusani si legga le carte, vada anche semplicemente sul sito dell’Ato 4 li c’è scritto tutto”.
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