sabato 28 luglio 2012

acqua, Legambiente in Italia 112 comuni fuorilegge

Arsenico e fluoruri oltre limiti legge, coinvolte 1 mln persone 27 luglio, 15:30 Acqua: Legambiente, in Italia 112 comuni 'fuorilegge' 


Acqua: Legambiente, in Italia 112 comuni 'fuorilegge' Acqua: Legambiente, in Italia 112 comuni 'fuorilegge'
Arsenico, boro e fluoruri oltre i limiti di legge nei rubinetti di un milione d Acqua: Legambiente, in Italia 112 comuni 'fuorilegge' Arsenico, boro e fluoruri oltre i limiti di legge nei rubinetti di un milione di italiani, che ricevono un'acqua potabile di scarsa qualita' e non sicura. Lo denuncia un dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva, secondo cui sono 112 i comuni italiani interessati da deroghe che servono a ''prendere tempo e ripristinare i valori al di sotto dei limiti consentiti''. A tracciare la mappa delle localita' 'fuorilegge' e' il dossier ''Acque in deroga'', che ricostruisce la questione delle deroghe negli ultimi nove anni. Dal 2003 al 2009 13 regioni hanno richiesto le deroghe, ma attualmente a superare i valori massimi consentiti sono soltanto il Lazio con 90 comuni coinvolti, la Toscana con 21 e la Campania con uno. In totale 112 amministrazioni, che dovranno mettersi in regola entro la fine del 2012 come previsto dal decreto legislativo n. 31 del 2001. ''Il problema - spiega Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente - e' che in Italia lo strumento della deroga, inizialmente previsto solo come misura transitoria per dare tempo alle autorita' competenti di realizzare gli interventi necessari, e' stato adottato con leggerezza''. In pratica, sostiene, si e' trasformato in ''un espediente per prendere tempo e alzare i limiti di legge rispetto ad alcune sostanze fuori parametro''.

Corte Ue condanna Italia su acque reflue

Confermata violazione norme Ue e procedura infrazione

23 luglio, 10:06

BRUXELLES - La Corte di giustizia europea ha stabilito oggi che l'Italia ha violato le norme Ue sulla raccolta, trattamento e scarico delle acque reflue urbane non rispettando i tempi stabiliti per la loro applicazione. I giudici comunitari hanno quindi dato ragione alla Commissione europea che nel 2009 ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per il mancato rispetto delle norme Ue in decine di comuni italiani con una popolazione uguale o superiore ai 15.000 abitanti.
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