sabato 15 settembre 2012
regione Lazio scandalo pdl: uffici con doccia Polverini fa la furba
UFFICIO CON DOCCIA
POLVERINI FA LA FURBA
Sospeso il bando alla Regione Lazio
10 milioni
di euro per
nuove stanze
(con bagno)
destinate
ai consiglieri
re g i o n a l i
La presidente
chiede
di bloccare tutto
a pochi giorni
dal via: mossa
decisamente
t a rd i v a
di Chiara Paolin Il fatto quotidiano 16 settembre 2012
Le buste stanno tutte
chiuse al buio, in un cassetto.
E contengono una
specie di tesoro: l'appalto
da 10 milioni di euro per
costruire due nuovi edifici
destinati al Consiglio regionale
del Lazio, due palazzi di tre
piani (più interrato) piazzati
di fianco alla sede storica della
Pisana.
Il bando, pubblicato lo scorso
marzo, ha riscosso il giusto
entusiasmo: una dozzina di
imprese si sono fatte avanti
inviando la propria proposta
entro luglio, come prescritto.
Ognuna di loro ha dovuto
versare 170mila euro di fidejussione,
mica noccioline,
per poter partecipare alla gara.
Ma il 6 settembre è arrivata
la brutta notizia: bando
sospeso, tutto rimandato a
data da destinarsi. Come
mai?
Il caso Fiorito c'entra, eccome.
Anzi, è stata proprio la
faida interna al Pdl, travestita
da un'inedita lotta contro gli
sprechi, a generare i guai che
hanno travolto il prestante
presidente della Commissione
Bilancio. La governatrice
Renata Polverini ha iniziato la
sua campagna di prima estate
sparando ad alzo zero sulle
spese di Mario Abbruzzese,
Pdl (ex azzurro) e presidente
del Consiglio regionale. Era
stato proprio lui a spingere in
ogni modo l'edificazione bis
della Pisana, immaginando
più spazio e bellezza per i
consiglieri presenti e futuri.
INIZIALMENTE la Polverini
non s’era opposta allo slancio
creativo, nonostante ci
fosse chi urlava la propria insoddisfazione:
“Far parte di
una maggioranza non vuol dire
ingoiare qualsiasi cosa – diceva
a luglio Francesco Storace,
La Destra –. C’è in ballo
una cifra spropositata, tanto
più che dovremo tagliare il numero
dei seggi del Consiglio e
quello delle Commissioni
consiliari. A che serve l’ampliamento?”.
Nessuna risposta ufficiale della
Polverini. Silenzio, attesa.
Ma poi, mentre sulla stampa
fiorivano le notizie sui conti
dei gruppi consiliari infarciti
di ostriche e resort stellari,
quell'idea edificatoria è sembrata
davvero poco opportuna
alla governatrice, che ha virato
nettamente sul negativo
invitando pubblicamente Abbruzzese
a “sospendere o annullare
il bando”. Detto, sospeso.
“Diciamo che i nuovi palazzi
servivano a evitare una situazione
promiscua – spiega
Mauro Gentili, il geometra cui
la Regione ha affidato il progetto
–. Attualmente i gruppi
consiliari devono condividere
spazi comuni, invece con i
3mila metri di nuova cubatura
si potranno dare stanze più riservate
a ciascun consigliere,
con spazio di segreteria annessa”.
In effetti il bando specifica
che i progetti di realizzazione
dell'opera devono rispondere
a un piano di massima
già prestabilito: urgono
“48 uffici con bagno personale
e segreteria con numero 2
postazioni di lavoro”.
Ogni consigliere avrà perciò
diritto a uno spazio tutto suo,
alle scrivanie per i fidati collaboratori,
e naturalmente a
un bagno con tanto di doccia
e bidet per ogni eventualità
istituzionale.
Bello, perfino elegante come
principio. Ma quanto costerà
questa igienica privacy degli
eletti ai contribuenti laziali?
Per ora lo studio preliminare
approntato dai tecnici regionali
ha un costo preventivato
di 250mila euro. In più ci sono
gli scavi realizzati per verificare
l'assenza di reperti archeologici
sottoterra (tutto
ok, nulla osta dei Beni archeologici
ottenuto a tempi di record),
i lavori per l'abbattimento
della tensostruttura
nota come PalaCiocchetti che
ospita alcuni gruppi consiliari
(pare in realtà la si voglia trasformare
in un asilo nido) e
infine l'abbattimento di alcuni
alberi (4 pini, 9 ippocastani e
9 cipressi: benché filari vincolati,
le necessarie autorizzazioni
sono presto giunte).
Riassumendo: spesi quei
300mila euro per le opere preventive,
accantonati i 170mila
euro per ogni impresa partecipante
al bando, tutti erano
in attesa di aprire le famose
buste il 13 settembre, giorno
di scadenza ufficiale della gara.
Invece, il 6 settembre,
giunge lo scarno comunicato:
“Alla luce delle nuove disposizioni
economiche e finanziarie
stabilite con Legge dello
Stato (Spending Review), su
disposizione del Presidente
del Consiglio Regionale si comunica che le procedure di
gara sono sospese al fine di
verificare le disponibilità finanziarie
necessarie”.
Tradotto: per colpa di Monti,
niente doccia riservata per i
consiglieri laziali. Oppure,
politicamente parlando, ecco
la prosa laziale della Polverini
dedicata ad Abbruzzese: “Dubito
che l’opinione pubblica
comprenderebbe, nella difficile
congiuntura economica
che colpisce anche questa Regione,
le ragioni dell’ef fettiva
utilità della spesa per i nuovi
edifici del Consiglio”.
Insomma, per ora, tutto fermo.
Addio capitolato di ultima
generazione molto attento
a dettagli come il free cooling e
il comfort termo-igrometrico.
Addio 1.100 giorni entro cui
inaugurare trionfalmente altre
due colonne del potere regionale:
“Non so come andrà
a finire – ammette il geometra
della Regione –, tra i tagli ai trasferimenti e la storia di Fiorito,
è saltato tutto. Comunque
il bando è solo sospeso,
non annullato: le buste restano
chiuse ma si può anche decidere
di aprirle. Non ci vuole
niente”. Basta aspettare il momento
giusto. Intanto per domani
alle 16 è stata convocata
una seduta straordinaria del
Consiglio regionale. Unico
punto all’ordine del giorno:
“Comunicazioni urgenti della
presidente Renata Polverini”.
13mila euro
RETRIBUZIONE MENSILE NETTA
DI UN CONSIGLIERE REGIONALE
NEL LAZIO
1.015 euro
INDENNITÀ AGGIUNTIVA
PER FUNZIONI (ES. VICEPRESIDENZA
COMMISSIONE)
150mila euro
LA CIFRA MEDIA CHE OGNI CONSIGLIERE
RICEVE DAL GRUPPO
PER LA SUA ATTIVITÀ POLITICA
1.535 euro
STIPENDIO MENSILE
AG G I U N T I VO
PER OGNI CAPOGRUPPO
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