Molto interessante com’era nelle anticipazioni del vice
sindaco Cirilli il tavolo della trasparenza di questa mattina sugli scavi nella
discarica di Borgo Montello nel comune di Latina, all’interno dell’invaso Szero,
per la ricerca dei fusti tossici. Anzitutto per la presenza del Prof. Marco
Marchetti dell’INGV (istituto nazionale geofisica e vulcanologia) che si è
presentato con orgoglio definendosi uno dei maggiori esperti in materia per
competenza, esperienza, passione dato che è un ambientalista che spesso
collabora con Legambiente e con le forze di Polizia e Magistratura. Ha spiegato
con una lezione magistrale quindi semplice e chiara come si fanno le indagini
per la ricerca di materiale ferroso per trovare masse metalliche interrate
riconducibili ai famosi fusti tossici. Ha confermato che dai suoi studi
precedenti le possibilità di trovare tali fusti erano molto basse nella vasca
Szero. Tutte confermate naturalmente le dichiarazioni dei verdi e degli
ambientalisti: non è stato effettuato lo scavo (per quantità, dimensioni in
pianta, profondità) come da progetto e ne ha spiegato i motivi. Anche se è
probabile che le masse metalliche scandagliate siano state tutte asportate (30 copertoni,
con la relativa armatura in ferro e il famoso muretto, una recinzione) nelle
zone di cui all’anomalia A e B, non si può escludere che al di sotto vi siano
altre masse metalliche (nell’anomalia A è difficile perché avrebbero raggiunto
il fondo della discarica) e lo si scoprirà solo dopo aver nuovamente riempito
le buche e rifatti i sondaggi. Solo oggi è arrivato il responso dell’istituto
privato di analisi del terreno che si tratta solo di rifiuti urbani e non
speciali. Gli enti ufficiali di controllo confermano, come l’analisi del
terreno che è quasi meglio di una normale discarica… insomma mancano solo le
primule e le violette. Tornando agli scavi rimane l’anomalia più grossa la C
che il super esperto Marchetti esclude trattarsi di fusti bensì di una
discarica con particolare concentramento di metalli (per esempio vasetti,
scatolette, pentole, ecc.). Molta
partecipazione, come la volta scorsa, rappresentate le varie aziende
interessate, diversi cittadini. Non sembrava ci fossero amministratori (tranne
Cirilli e Stefanelli) e soprattutto brillava l’assenza dell’opposizione vera o
presunta. Dal verbale della commissione comunale sulla trasparenza (http://www.giorgiodemarchis.it/wp-content/uploads/2012/09/verbale_commissione_trasparenza_fustitossici.pdf)
chi oggi era presente al tavolo si è reso conto la scarsa conoscenza degli
amministratori sull’argomento. Letteralmente preso in contropiede il prof.
Marchetti dalle dichiarazioni sui fusti tossici tritati come risulta dai
verbali. Comunque secondo il prof. Marchetti se i fusti sono stati
effettivamente tritati non si trova nulla di tutto ciò ne dagli scavi né tanto
meno dalle indagini dell’INGV… Quindi ancora una volta un esperto famoso e
preparato conferma che non c’è nessuna certezza. Ancora più interessante la
risposta dello stesso esperto sulla probabile presenza di fusti tossici nella
discarica. Intanto potrebbero stare ad una profondità elevata che non sarebbe
rilevata dai metodi di sondaggio, poi la probabilità dice che potrebbero stare
sotto altre masse metalliche per essere “nascoste” e ingannare la strumentazione. Poi i fusti
potrebbero stare dove in tanti dicono (invasi S2 e S3, B, ex Ecotecna…). Per
fare un confronto su quanto potrebbero costare questi sondaggi sugli altri
invasi il Professore ha dichiarato che quelli sull’invaso Szero sono costati
circa 3.500 €. Facendo un calcolo di massima con meno di 100 mila euro si
poteva fare (ma non è stato fatto né alcuno sembra interessato a farlo) un sondaggio
su tutta la discarica. Considerati che sono stati stanziati oltre 800 mila €
per tali operazioni che l’appalto non arriva a 500 mila c’è tutto il margine di
risparmio per effettuare tali sondaggi. Come mai nessuno ci ha pensato?
Singolare anche l’amnesia del vice sindaco che (presente all’audizione in
regione a luglio quando è stato affermato il particolare non certo di poco
conto) non ricordava del particolare dei fusti tritati, eppure risulta anche
dai verbali. Bisogna invece riconoscere
al vice sindaco che: 1) se gli scavi
sono in corso gran parte del merito è la sua per le ricerche, le informazioni,
l’allarmismo suscitato, l’aver ottenuto un importante e sostanziale finanziamento;
2) che lui ha riportato le istituzioni a occuparsi di Borgo Montello dopo che
se ne erano allontanate per 15 anni; di continuare con il tavolo tecnico
comunque vadano gli scavi per far luce su altri aspetti della discarica; 4)
aver promosso l’istruttoria pubblica di variante sulla discarica; 5) aver
promosso un confronto pubblico aperto a tutti anche se gli altri amministratori
erano impegnati altrove. Certo mentre scoppia il caso commissioni ed eventuale
spreco di denaro pubblico al comune di Latina, mentre l’ennesima vergogna dello
scandalo pdl della regione Lazio tra festini e ruberie varie sapere che nemmeno
un centesimo è arrivato dalla Regione (che doveva finanziare l’intera opera)
per questi scavi lascia libero ogni cittadino alla sue considerazioni.
Riportiamo il comunicato ufficiale dell’amministrazione che, guarda caso,
dimentica i fusti tritati, dimentica le certezze, i costi e le amnesie…http://www.icittadini.it/index.php/polis/1640-latina-montello-discarica-in-commissione
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